Paolini a Bersani "Onorato del sostegno del PD" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Paolini a Bersani "Onorato del sostegno del PD"

23 mag 11 "La mia candidatura è a difesa dei cosentini, annunciata moltissimi mesi fa ed è nata con l'appoggio di 4 liste civiche che si ponevano nel solco della tradizione socialista liberale alla quale, poco per volta, si sono aggiunte altre forze che condividevano la nostra piattaforma valoriale e programmatica e che noi reputavamo dei degni compagni di viaggio. Perché noi siamo persone che agiscono in base alle proprie convinzioni e che non cambiano idea dal giorno alla notte, che non stringono accordi di potere, che vivono in maniera trasparente il loro impegno politico". E' un passaggio dell'intervento del candidato sindaco di Cosenza, Enzo Paolini, in occasione della manifestazione a cui ha preso parte il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. "E siccome siamo fatti così, ad esempio, io e Salvatore Perugini - prosegue Paolini - in queste settimane non ce le siamo mandate a dire. Io non sono stato tenero con Salvatore, ma Salvatore sa bene che la mia è sempre stata una critica di merito, una critica sul suo operato da Sindaco. Ma siamo state e restiamo persone vere, che agiscono in base alle proprie convinzioni. Ci siamo presentati ai cosentini ognuno forte dei propri argomenti. Non abbiamo trattato in stanze segrete, non ci siamo messi d'accordo, non abbiamo mediato in nome di un buon tornaconto personale. Abbiamo fatto politica, abbiamo fatto buona politica, quella di idee che si sottopongono al giudizio dei cittadini perché in politica è così che si fa. Ed è per questo che lo ringrazio, perché ha agito secondo le proprie convinzioni ed oggi è qui con noi e lo è perché come me ama la nostra città e sa bene che se la destra vincesse sarebbe una sciagura senza eguali. Grazie Salvatore e un grazie sentito a tutto il Partito Democratico. Lo dico non perché lo debba dire, ma perché lo penso davvero: siete un partito ad immagine di Pierluigi Bersani generoso e responsabile, che non agisce mai in nome di un piccolo tornaconto ma sempre in nome dell'interesse generale. Quello degli italiani, quello dei cosentini, quello delle altre città dove date tutto il vostro sostegno a candidati che non vengono dalle nostre fila. E' questo che vi rende un grande partito ed è per questo che sono onorato dall'avere oggi il vostro sostegno". "Saprò ricambiarlo nelle settimane e nei mesi a venire - sottolinea ancora Paolini - quando da Sindaco di Cosenza vi chiederò di essere al vostro fianco al fianco di Pier Luigi Bersani nell'avventura più grande: quella di chi guiderà l'Italia oltre Berlusconi oltre il berlusconismo in quella grande opera di ricostruzione del paese che solo una grande forza riformista e di popolo come siete voi può realizzare.- Saprò ricambiarlo nei mesi a venire quando da sindaco di Cosenza avrò bisogno di tutto il vostro sostegno per dar vita al mio progetto di governo, la costruzione della migliore Cosenza di sempre". "Non teme, questo Pd - sostiene ancora il candidato sindaco - la progressiva sottrazione di risorse e la continua penalizzazione della nostra città attuata con pervicacia e virulenza soprattutto sul fronte della sanità la Regione ha chiuso gli ospedali delle zone intorno a Cosenza da S. Giovanni in Fiore al Tirreno cosentino privato le popolazioni dei servizi di prima necessità, dai presidi diagnostici, ai centri nascita, ha bloccato il turn over dell'Annunziata, l'ospedale cittadino, ha sospeso gli investimenti in termini di dotazioni di personali tecnologiche e o organizzative, non consente la realizzazione del DEA, mortifica l'assistenza territoriale, taglia le risorse alle cliniche ed ai laboratori privati. Conseguenza: disservizi, disagi, liste d'attesa lunghissime, emigrazione sanitaria ritardi nei pagamenti degli stipendi dei dipendenti, in taluni casi chiusura delle attività. E quando qualcuno fa quello che fanno i cittadini per bene, cioé si rivolge ai giudici ed ai collegi arbitrali ed ottiene lodi e sentenze il solito trasversalismo d'accatto mette in piedi un gioco delle parti da quattro soldi ed impedisce l'esecuzione delle sentenze e dei lodi e quindi il pagamento dei dipendenti solo perché ciò renderebbe merito e remunerazione al lavoro degli avvocati - in questo caso al mio. Si badi non al lavoro, losco, imbroglione, subdolo, corruttore, o comunque illecito. No, solo al lavoro onesto e di pregio, rispetto al quale non si fa ciò che fanno, gli amministratori per bene, cioé l'appello. No. Si fa ciò che fanno i politicanti alle vongole: semplicemente non si paga sulla pelle di aziende e di lavoratori". "Faremo insieme una squadra di governo con il PD ed il PSI ed insieme - sostiene ancora Paolini - interpreteremo il programma sul quale ci siamo impegnati con i cosentini. Perché penso che bisogna rompere la separazione fra politica e società. Abbiamo bisogno di ricostruire il futuro dell'Italia e la missione dell'Italia nel futuro ed a tale scopo dobbiamo reperire tutte le energie morali ed intellettuali utili per la ricostruzione di una classe dirigente. Una vera, seria classe dirigente, che si occupi dei temi e delle questioni che riguardano le persone, gli uomini e le donne, gli anziani ed i bambini che da essere attendono risposte e soluzioni, attendono una guida. Noi saremo, insieme, il progetto 'dopo di noi' quello che darà assistenza ed amore a chi ha avuto poca fortuna e darà dignità all'istituzione che lo realizzerà. Per me la politica è l'invasione di campo, è l'intrusione di un protagonista inaspettato, fatto di tanta gente che dice 'no scusa, ora dico anche la mia opinione, parlo della mia vita'. Certo è una ingerenza del popolo nelle cose della politica. Ma io penso, che è tutto ciò di cui abbiamo bisogno".