Processo alla cosca Cicero: confermate in appello le condanne - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Processo alla cosca Cicero: confermate in appello le condanne

20 mag 11 Conferma delle condanne di primo grado per sedici persone, una assoluzione e tre pene ridotte. E' questa la sentenza emessa dai giudici della Corte d'appello di Catanzaro per venti persone imputate nel processo contro presunti affiliati alla cosca dei Cicero di Cosenza. I giudici della Corte d'appello hanno assolto Raffaello Morabito, che in primo grado era stato condannato a un anno di reclusione. La riduzione di pena riguarda Roberto Porcaro condannato a 1 anno e 2 mesi e 20 giorni (1 anno e 3 mesi in primo grado); Francesco Brunetti, sei anni e 4 mesi (8 anni) e Giuseppe Tripodi, 8 mesi (10 mesi). Per gli altri imputati i giudici della Corte d'appello hanno confermato la sentenza di primo grado emessa il 19 novembre 2009 dal giudice dell'udienza preliminare distrettuale Abigail Mellace a pene variabili da 6 mesi a 8 anni di reclusione. Gli imputati furono coinvolti nell'operazione chiamata 'Anaconda' compiuta nel novembre 2008 dai Carabinieri di Cosenza. Furono fermate 32 persone di Cosenza, Mendicino e Castrolibero, ritenuti affiliati alla cosca Cicero. Le accuse nei confronti dei fermati erano di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni, usura, detenzione illegale di armi, spaccio di sostanze stupefacenti e riciclaggio. Nell'operazione furono individuati anche gli autori dell'omicidio di Angelo Cerminara, scomparso il 4 ottobre del 2006, ed il cui cadavere non è mai stato trovato. Si trattava di Domenico Cicero, 51 anni, ritenuto mandante del delitto; Vincenzo Candreva, 45 anni, e Riccardo Greco, 50 anni, suicidatosi nel carcere di Rebibbia. Il 7 maggio scorso i tre sono stati assolti per non aver commesso il fatto.