Minacce a dirigente Comune Cosenza, solidarieta' del Sindaco - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Minacce a dirigente Comune Cosenza, solidarieta' del Sindaco

12 mag 11 "Voglio sottolineare l'impegno, la competenza e l'abnegazione con cui l'avvocato Dattis quotidianamente svolge, insieme ai suoi collaboratori, il suo compito". Lo afferma, in una nota, il sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, in relazione alle minacce di cui un dirigente del Comune, Ugo Dattis, ha denunciato di essere stato oggetto, da parte del presidente della cooperativa Casa Nuova, Domenico Plateroti. Dattis ha denunciato le minacce subite ai carabinieri. Le minacce, secondo indiscrezioni, sono state rivolte da Plateroti in relazione alla mancata liquidazione dello stipendio di aprile ai componente della cooperativa Casa nuova. "I comportamenti arroganti e violenti, mai giustificabili - aggiunge Perugini - meritano una condanna ancora più decisa quando chi ne è destinatario lavora senza risparmiarsi al servizio della collettività". Solidarietà a Dattis è stata espressa anche dal Pd di Cosenza, secondo cui "le minacce di Plateroti sono una reazione all'impegno che l'Amministrazione comunale e la dirigenza amministrativa di Palazzo dei Bruzi hanno profuso in questi anni per mettere ordine e affermare regole e trasparenza nel rapporto tra il Comune e le cooperative sociali. Un riordino necessario non soltanto utile a regolarizzare l'aspetto contrattuale ma teso anche a rendere più efficace e produttivo l'utilizzo dei lavoratori soci delle cooperative per le attività di cura e manutenzione della città. Le minacce a Dattis - sostiene ancora il Pd - assumono, inoltre, un significato ancor più rilevante per il fatto che Plateroti si sarebbe fatto scudo della sua candidatura al Consiglio comunale a sostegno del candidato sindaco Enzo Paolini. E' fuor di dubbio che con tale atteggiamento Plateroti ha pensato di rappresentare chi non accetta il rigore e la responsabilità dell'attuale Amministrazione, confidando probabilmente nella promessa che un eventuale cambio alla guida di Palazzo dei Bruzi potrebbe essere cedevole verso quei settori minoritari che vorrebbero mantenere le cooperative in uno stato di precarietà permanente e in una condizione assistenziale e parassitaria"