Pupo “Principe dica verita’ su mancata demolizione ponte Surdo” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Pupo “Principe dica verita’ su mancata demolizione ponte Surdo”

10 mag 11 “Era il 10 novembre 2010 quando Bernaudo annunciava al mondo intero l’inizio dei lavori di demolizione del Ponte sul Surdo, manco fosse il ponte di Brooklyn. Sono trascorsi sei mesi esatti ma quella piccola lingua di asfalto che travalica il ruscello è ancora lì, a testimonianza della superficialità e delle affermazioni false di cui sono capaci lui e chi da sempre gestisce le sorti del nostro territorio”. Così in una dichiarazione Spartaco Pupo Consigliere comunale e capolista de La Primavera di Rende. “Si sono inventati di tutto –aggiunge Pupo- per illudere cittadini e comemrcianti della zona e fermarne la legittima protesta, ma non hanno mai detto la verità sul perché il ponte è crollato e sul perché i lavori di demolizione non sono mai partiti. E ancora più grave è che non hanno mai confermato o smentito l’indiscrezione per cui il cedimento sarebbe stato causato dai lavori di deviazione del letto del fiume da parte di qualche costruttore di un edificando centro commerciale della zona. Perché? Chi sono i costruttori di quel centro commerciale? Forse si tratta di imprenditori che fanno pure politica? È possibile che l’area sia stata posta sotto sequestro per un’inchiesta della Procura della Repubblica? I cittadini hanno il diritto di conoscere la verità magari dalla viva voce di Principe, che se non sbaglio qualche giorno dopo il cedimento del ponte riunì nella sala consiliare di Commenda i residenti della zona promettendo loro che nel giro di qualche mese tutto sarebbe tornato alla normalità. Sono passati due anni e quelle promesse da marinaio sono rimaste tali per due anni, e vengono rifatte in questi giorni nel disperato tentativo di racimolare qualche voticino di preferenza. Intanto i residenti di Via Verdi continuano a fare il giro del mondo per raggiungere le proprie abitazioni, i commercianti sono sull’orlo del fallimento, l’incrocio tra Via Resistenza e Via Cavour è perennemente intasato con gravi pericoli per pedoni e automobilisti e di un vigile neanche l’ombra. Da qui si misura la credibilità di questi amministratori tutto fumo e niente arrosto.