Battiato affascina con il suo Telesio tridimensionale

07 mag 11 Battiato come Telesio. Innova e sconvolge raccogliendo alla prima mondiale che si e’ tenuta nel teatro Rendano della Cosenza del filosofo astronomo ben 10 minuti di standing ovation. Tutti in piedi al termine per un successo senza precedenti. Un pezzo di futuro a cui i cosentini hanno assistito in anteprima. Prima ancora che la storia consegnasse il nuovo modo di fare Opera e Teatro con ologrammi proiettati in figure tridimensionali. Immagini che appaiono e scompaiono allo stesso ritmo delle musiche di Battiato, Inconfondibili. Dissolvenze e apparizioni. Balli magici della stupenda danzatrice coreana Sen Hea Ha affiancata da due incantevoli danzatori in preziosissimi costumi orientali: Dipoyono Achmad e Pandu Perdana. Per la gioia degli occhi dell’attore americano William Dafoe (Platoon, Body of Evidence, Spider man, etc), protagonista del film in cantiere di Battiato su Handel, seduto comodamente nelle poltroncine rosse assieme all’interprete. Sullo sfondo appaiano oltre all’attore Giulio Brogi nelle vesti di Telesio diverse inquadrature del Duomo di Cosenza e del Colle Pancrazio sovrastato dal Castello Svevo. Ma e’ lo stesso Battiato in carne ed ossa che canta un dolcissimo preludio. Nel libretto curato da Manlio Sgalambro l’atmosfera e’ sospetsa tra la terra empirica e reale ed il cielo leggero e svolazzante, come dire tra la scienza e la filosofia. La traccia che il filosofo cosentino segue partendo dalla natura. Un fisico dei nostri giorni. Un attento osservatore delle stelle. Contestato nel cinquecento, ma restituito alla sua grandezza dall’opera del maestro siciliano che lo immortala nella musica con un opera da due atti di poco più di un ora. Una scommessa vinta ed una rivoluzione tecnologica avviata. Gli ologrammi che sostituiscono gli attori. Dietro, tanto lavoro. Quasi un film. Con riprese e montaggi e tanta ma tanta tecnologia messa in scena grazie alle attrezzature dello Studio Musion di Londra venute dall’isola britannica apposta a Cosenza. Uno spettacolo unico nel suo genere che anticipa, e di parecchio, i tempi. L’opera che nel futuro avra’ queste dimensioni questi luoghi non luoghi, animati da computer che affascinano la vista e si fanno godere senza appesantire la mente. Un teatro che va oltre il cinema. Un anticipo del futuro. Ed e’ toccato proprio a noi in prima mondiale assistere a questa grande rivoluzione artistica. D’altronde non c’è gusto se non si sperimenta e si cambia. Questa la filosofia di Battiato che nel suo grande e geniale repertorio annovera cambiamenti epocali. Anticipa la world music in tempi non sospetti ed ancora anticipa tutti con gli ologrammi sul palco. Poi la sua musica che s’insinua nei palchetti del Rendano tra sacro e profano: tastiere classiche con canti latini, quasi gregoriani del coro lirico del Rendano ribattezzato “Coro Bernardino Telesio” e le stupende cantate della serba Divna Ljubojevic e del sopranista Paolo Lopez. Nella buca l'orchestra Philarmonia Mediterranea diretta da Carlo Boccadoro. Sogno e realta’ s’incrociano con la storia legati dal gusto e dall’armonia. A far da voce narrante Juri Camisasca che appare anche lui nel suo bell’ologramma. Così come il Direttore artistico del Rendano, Antonello Antonante, nelle vesti di una abate. Battiato si e’ voluto proprio divertire mettendo a frutto la sua esperienza per musicare un libretto che racconta la filosofia di un cosentino tacciato di troppo materialismo dai metafisici aristotelici del tempo. Lui che dalla natura partiva per studiare gli accadimenti. Così Battiato presenta un’Opera che ora ha solo bisogno di essere portata in giro per il mondo. Nel ridotto del Rendano a fine rappresentazione, durante il rinfresco, l'assedio per gli autografi sul libretto. I complimenti di Sindaco, Prefetto e Procuratore generale. Il Maetsro Battiato stanco va via senz aprima averci confessato la sua soddisfazione. "Abbiamo provato fino alle otto, un ora prima dello spetatcolo, ma ne e' valsa la pena". Si replica sabato alle 21 e domenica alle 18

Battiato