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    Perugini: futuro in citta' unica

     

     

    Perugini: futuro in citta' unica

    03 mag 11 "Il ruolo delle organizzazioni esponenziali nel tempo sta cambiando. Non viene difesa, cioé, solo legittimamente la propria categoria. Oggi le organizzazioni, come Confindustria, hanno anche il compito di dialogare con le istituzioni. E questa è la strada che avete avviato brillantemente e sulla quale bisogna andare avanti". E' quanto ha sostenuto il sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini - come riporta un comunicato - nel corso dell'incontro promosso da Confindustria con i candidati a sindaco della città. "Nel rapporto con gli enti locali - ha proseguito - è impossibile non tenere conto di due questioni: la crisi economica del Paese; e il federalismo 'strisciante' che, se da un lato, comporta maggiore autonomia e responsabilità, dall'altro s'incrocia con una costante diminuzione di risorse. Pur partendo nel 2014 non abbiamo in merito, però, ancora punti normativi certi. Abbiamo davanti a noi un quadro che non ci fa ben sperare sul piano della ripresa dell'economia, né su quello del potenziamento finanziario nella vita degli enti locali. Dobbiamo, però, continuare a guardare avanti trovando le 'ricette'. Ovvero i grandi progetti e le risposte quotidiane". "Per me la prima grande ricetta è la Città Unica: la capacità - ha sostenuto ancora Perugini - di mettere insieme Cosenza, Rende e Castrolibero, cioé questi tre comuni che non sono più divisi tra di loro. In un tempo in cui le risorse diminuiscono e le domande di servizi aumentano è necessario ottimizzare i costi, anche valorizzando l'esistente. In questo senso è indispensabile la democrazia partecipata, la collaborazione dei cittadini. Questa Città Unica si presenterebbe così come centro competitivo anche sul piano dell'ottimizzazione dei servizi". "A proposito dell'edilizia - è scritto nel comunicato - poi il Sindaco ha detto: Cosenza ha bisogno di una riqualificazione urbana. Il nuovo piano strutturale comunale sarà approvato nel prossimo consiglio comunale, ma è già in itinere, anche se non eravamo tenuti a farlo perché la variante al nostro vecchio Piano regolatore era comunque compatibile con la normativa regionale. Da Sindaco in carica difendo e da candidato ripropongo questa nuova fase del piano strutturale. Insieme a questo si dovrà approvare il nuovo regolamento per la riqualificazione di quello che già esiste e per il miglioramento dei servizi partendo dagli assetti urbanistici. Questo strumento, insieme al piano strategico, riguarda il territorio che va dalle colline di Donnici fino all'Università di Arcavacata. Cosenza dal punto di vista della rete infrastrutturale è una delle città che sta meglio in proporzione al suo territorio rispetto a tutte le altre città del Mezzogiorno d'Italia, come ha testimoniato anche l'azienda che ha curato il Pon Sicurezza che è stato realizzato a Cosenza. Il futuro è quindi la partecipazione ma non i protocolli che sono scatole vuote. Serve concertazione tematica perché è in difficoltà tutto il sistema Paese. Nessuno da solo ce la fa, tutti insieme possiamo tentare di farcela. E sulla continuità amministrativa sfondate una porta aperta, perché con me è stata praticata".

     

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