Pupo (Pdl) “Distretto sanitario di Rende il piu’ inguaiato della provincia” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Pupo (Pdl) “Distretto sanitario di Rende il piu’ inguaiato della provincia”

19 gen 11 “Il commissario De Rose sarà pure un “prefetto di ferro” ma a Rende nessuno se ne è ancora accorto, perché le cose al nostro distretto sanitario sono rimaste tali e quali quelle ereditate dalla gestione Loiero”. Lo afferma in una dichiarazione il Capogruppo del Pdl di Rende, Spartaco Pupo. “Il nostro distretto .spiega Pupo- è, al momento, il più inguaiato della provincia, perché coinvolto in un paio di inchieste giudiziarie che mirano a far luce su una serie di porcherie compiute, a quanto pare, alle spalle degli ignari cittadini. La file incivili dei cittadini ammassati e giustamente infuriati davanti agli sportelli per l’esenzione ticket è il segnale di una pessima gestione dei servizi. E allora ci chiediamo: perché De Rose ha nominato i nuovi capi distretto per tutti i centri della provincia, compreso quello di Cosenza, e non ha nominato solo quello di Rende? Perché altrove sono state tagliate le spese folli e a Rende si continuano a pagare canoni di fitto salatissimi come quello per il palazzone di Roges che ospita il distretto, con magazzini inagibili e privi di sale d’aspetto? Come mai De Rose non si è costituito parte civile nei processi, come aveva pubblicamente annunciato di voler fare? Quali forze oscure fanno cambiare idea a De Rose costringendolo ogni volta a rimangiarsi le parole con riguardo ai provvedimenti che gli competono circa la trasparente gestione della sanità rendese? Quali forze oscure, insomma, si oppongono al buon funzionamento della sanità rendese? Per la verità, De Rose le risposte le ha già ampiamente date partecipando a riunioni carbonare dove si preparano veline per la stampa tendenti a mistificare la realtà e tentando si salvare la faccia di qualche amministratore rendese irresponsabile. Abbia però il “nostro” De Rose la bontà di rispondere apertamente a questi assillanti interrogativi, se davvero vuole riacquistare un minimo di credibilità agli occhi dei cittadini onesti che reclamano trasparenza, legalità, etica pubblica, che poi sono i cavalli di battaglia del governatore Scopelliti.