Papasso (PSE) “Con l’Api incontro politico, non cambiamo identita’” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Papasso (PSE) “Con l’Api incontro politico, non cambiamo identita’”

09 gen 11 “Nell’estate scorsa abbiamo interloquito, con piacere, con gli amici dell’Api, con l’evidente scopo di gettare un sasso nello stagno, per far sì che la politica potesse riprendere il suo ruolo, anche a seguito del negativo risultato elettorale delle regionali. Abbiamo organizzato diverse iniziative per riprendere con i cittadini un discorso che purtroppo, si era interrotto con la consultazione regionale. Mai, proprio mai, abbiamo pensato di abbandonare le nostra identità e di iniziare, quindi, un percorso di politica strumentale, che lasciamo a quei registi che la utilizzano molto bene per questioni di supremazie personali”. Così in una nota il segretario del PSE di Cosenza, Gianni Papasso. “Essendo un partito di sinistra, di una sinistra laica, liberale e riformista, -spiega Papasso- abbiamo accettato, come d'altronde era nostro dovere fare, l’invito a partecipare all’incontro di centro sinistra che ci ha proposto il Partito Democratico. In quella e in successive altre circostanze abbiamo sostenuto che a Cosenza e in provincia era necessario cambiare registro e, quindi, varare un nuovo centro sinistra, con una chiara identità riformista, aperto a tutte quelle nuove forze che nel frattempo erano intervenute nel panorama politico italiano. Abbiamo sostenuto, soprattutto, che la politica doveva rinnovarsi ed emendarsi, aprirsi al mondo che cambia e iniziare una nuova sfida che potesse vedere protagonisti i giovani, il mondo delle professioni, le donne, le categorie imprenditoriali e tutto ciò che di positivo e di fresco c’è nella società. Abbiamo detto e ribadiamo, quindi, che le vecchie impostazioni dovevano essere archiviate per iniziare una nuova sfida, una nuova proposta, un nuovo progetto per nuovi e avanzati governi che possano dare migliori prospettive ai cittadini. Abbiamo anticipato di qualche mese ciò che oggi importanti dirigenti nazionali propongono: Un nuovo centro sinistra che si allea con le forze di centro per sbarrare la strada ad una destra dispotica ed ipocrita che, a parte i proclami, non riesce a dare risposte concrete all’emergenza che stiamo vivendo. Ci dispiace che gli amici dell’Api non abbiano compreso la nostra proposta, auspichiamo che possano ravvedersi e condividere con noi questi importanti obbiettivi. Per la parte che ci riguarda continueremo a muoverci su un binario chiaro con il solo fine di essere dalla parte dei cittadini e per costruire nuove e più vivili città, agli altri lasciamo il politichese e le politiche strumentali. A chi è esperto di psichiatria politica consigliamo il silenzio che è una grande virtù”.