Occhiuto "Primo maggio, ascoltare disoccupati e lavoratori" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Occhiuto "Primo maggio, ascoltare disoccupati e lavoratori"

30 apr 11 "Primo maggio: ascoltiamo lavoratori e disoccupati sotto il palco, non sopra. Credo che una riflessione sulla festività del Primo maggio sia in questo momento storico-sociale più che mai doverosa". Ad affermarlo, é il candidato a sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. "Lungi da me - prosegue Occhiuto - cadere in tentazioni retoriche che, purtroppo, sia l'argomento sia certi abili professionisti della parola spesso non ci risparmiano. L'impegno civile e politico nell'essermi candidato al servizio della mia città mi sta portando tutti i giorni, nel corso di questa campagna elettorale, ad evidenziare la totale attenzione del mio programma politico verso i diritti primari dei cittadini, e dunque in particolar modo verso il diritto al lavoro, da cui dipendono il benessere e la dignità di ogni essere umano". "Nella mia idea di una Cosenza sostenibile - aggiunge Occhiuto - un più agevolato accesso all'occupazione deriva proprio dallo sviluppo sociale di qualità, e dall'uso che si fa degli spazi. Oltre che dall'assoluto rifiuto delle vecchie logiche clientelari. L'opportunità di ingresso nel mondo del lavoro deve guardare solo ai meriti, ai talenti, alle professionalità, secondo selezioni assolutamente democratiche. In occasione della cadenza del Primo maggio, siamo abituati a riportare in luce la piaga del lavoro che non c'é, e del lavoro non regolarizzato. Bene, io ritengo che al di là delle celebrazioni e dei legittimi dibattiti a scadenza annuale, occorra pensare serie e lungimiranti politiche occupazionali, sempre". "Ho incontrato di recente - sostiene Occhiuto - il segretario generale della Cgil di Cosenza, Giovanni Donato, col quale, sul tema, non esistono distanze ideologiche. Ed ho inoltre incontrato una rappresentanza di disoccupati over 50 che altro non chiedono se non un'opportunità per far vivere le loro famiglie decorosamente. Il miglior modo per stargli vicini, io credo, è quello di ascoltarli, sotto il palco, non sopra, raccogliendone le istanze in previsione di una prossima amministrazione che possa soddisfarne, nei limiti delle competenze, le aspettative. Ciò che non farò mai è fare promesse irrealizzabili e strumentalizzare un problema così grave illudendo persone già di per sé provate. Pertanto, porgo il mio personale augurio ai lavoratori ed ai troppi disoccupati di una Cosenza che ha voglia di rinascere, con possibilità di lavoro e maggiore tutela per quello esistente".