BrunoBossio "reddito minimo e' atto di civilta'" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

BrunoBossio "reddito minimo e' atto di civilta'"

30 apr 11 "E'significativo che il Pd di Cosenza rivolga l'attenzione, in occasione della Festa del Primo Maggio, anche verso chi il lavoro non ce l'ha. Nei comuni dove é già stata presentata la proposta di legge regionale per il reddito minimo, alla data odierna sono state raccolte oltre 2000 firme". E' quanto afferma, in una dichiarazione, Enza Bruno Bossio della direzione nazionale del Pd. "L'obiettivo - prosegue Bruno Bossio - è quello di superare entro la fine del mese di giugno il tetto delle 5000 firme necessarie alla presentazione del disegno di legge d'iniziativa popolare. E' importante che nella giornata della Festa del lavoro, ad aprire ufficialmente nella città di Cosenza, la campagna di sottoscrizione di questa proposta di legge, sia il sindaco Salvatore Perugini. La giornata del Primo Maggio è tesa ad esaltare il principio fondativo della Carta costituzionale che nell'art. 1 statuisce che 'l'Italia è una repubblica fondata sul lavorò. Non è trascurabile, però, che la stessa Costituzione, all'art. 3, richiami anche 'il compito della Repubblica a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitano di fatto la liberta' e l'eguaglianza dei cittadinì". "Quello dell'eguaglianza e della libertà - sostiene ancora Bruno Bossio - è un diritto universale, ancor più in una realtà fortemente segnata dal tasso di disoccupazione e povertà sociale. Bisogna considerare, ormai, in maniera distinta il diritto al lavoro, dal diritto al reddito. Senza rinunciare ad una battaglia per la piena occupazione come obiettivo di trasformazione e innovazione della società, bisogna contestualmente battersi affinché ogni Stato garantisca un minimo di reddito per soddisfare bisogni primari. Non a caso lo stesso Parlamento europeo ha sancito come diritto universale il reddito minimo garantito per i cittadini senza lavoro, residenti negli Stati membri. La mobilitazione per sottoscrivere la proposta di legge regionale che riconosce ai disoccupati calabresi 500 euro mensili, è finalizzata a sperimentare in Calabria anche attraverso l'utilizzo dei Fondi europei, tale risoluzione comunitaria. Nulla di assistenziale; anzi, una misura per sottrarre le fasce più deboli al ricatto del bisogno sia di tipo clientelare che mafioso. Un atto di civiltà che possa contribuire a svuotare le sacche del precariato sociale, assistenziale e senza futuro"