Campolongo e Saccomanno (Prc) ricordano il giovane dell’Unical recentemente scomparso - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Campolongo e Saccomanno (Prc) ricordano il giovane dell’Unical scomparso

23 apr 11 “Noi che ci riteniamo militanti, che diamo la vita per la costruzione di un mondo migliore ,di una causa cosi grande che tutto sembra quasi inutile dinanzi a questa missione, molte volte rischiamo di diventare freddi ricercatori del cambiamento, dimenticandoci l’umanità dilagante che dovrebbe ispirarci e animare la nostra funzione sociale”. Così in una nota Francesco Campolongo e Francesco Saccomanno del Prc di Cosenza “Gianluca Grillo, compagno ed amico –scrivono i due- , era sempre li a ricordarci, dietro la potenza devastante di quel sorriso cosi radioso, la forza dirompente dalla vita. Taciturno, giusto il tempo di carburare, poi travolgente, con quella vitalità cosi sincera da cui era impossibile non farti conquistare, ti trascinava in una dimensione fatta di irresistibile allegria che alleggeriva anche le assemblee più pesanti. Era questo Gianluca e non solo il compagno sempre presente ovunque ci fosse da combattere: in prima fila per difendere i beni comuni ed il territorio, l’università e, con determinazione, la Calabria tutta dalla mala-politica e dalla malavita organizzata. Ovunque ci fosse aria di ingiustizia avreste trovato Gianluca a combattere, sostenendo coi fatti la sua avversione all’indifferenza. Ci stringiamo intorno alla sua famiglia e ai suoi amici e fratelli. E’ un vuoto infinito quello che lascia, ci sentiamo orfani della sua bontà e della sua umanità. E’ difficile orientarsi in questo incubo cosi doloroso che ci ha coinvolti. E’ difficile districarsi tra il dolore infinito della sua perdita e lo spettacolo indecoroso di uno sciacallaggio mediatico che costruisce una verità fatta di menzogne spettacolari, buone per poter ottenere clamore ed utili per costruire fango e delegittimazione. E’ difficile osservare increduli ad una realtà capovolta in cui i tuoi amici e fratelli, distrutti dalla tua morte, gente incapace di esercitare qualsiasi tipo di violenza, vengono messi alla gogna con delle accuse incredibili che, ne siamo certi, le indagini non potranno che smentire. Eppure Gianlù anche oggi ci dai una lezione. E come se dinanzi a tutto questo fossimo in una delle tante assemblee a scontrarci senza trovare la quadra, a perderci tra la rabbia e il dolore, ma a un certo punto intervenissi tu dicendo quello che hai postato su facebook prima che te ne andassi: “Restiamo umani”. Hai ragione tu, ancora una volta, resteremo umani perché ce l’hai insegnato tu, perché dinanzi a questo spettacolo doloroso tu rimani un gigante di umanità. E saremo custodi della tua memoria, di quello che eri e che nessuno potrà mai infangare. Ciao compagno e amico, non ti dimenticheremo mai.