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    Manifestazione dei Verdi per l’acqua pubblica e contro il nucleare

     

     

    Manifestazione dei Verdi per l’acqua pubblica e contro il nucleare

    08 apr 11 I Verdi - Cosenza per la Costituente Ecologista saranno impegnati, Sabato 9 Aprile p.v. in Piazza 11 Settembre - Cosenza ( dalle 9.00 alle 14.00),con l’allestimento di un apposito Gazebo dove celebrare un’ulteriore azione divulgativa,con la distribuzione di specifico materiale informativo, sia a sostegno delle Campagne referendarie (Contro il Nucleare e per la Tutela dell’Acqua,come bene pubblico),sia per la promozione delle Energie Rinnovabili. Non solo per il Nucleare,c’è da registrare il concorso organizzativo ed informativo da parte di Greenpeace –Gruppo Locale di Cosenza. Con l’occasione sarà reso pubblico il Programma dei Verdi per le prossime elezioni amministrative a Cosenza: “ La Città è un Organismo…Vivente ”! Proseguirà la raccolta di firme per la presentazione della lista dei Verdi al Comune di Cosenza.Alla Manifestazione prenderanno parte l’intero gruppo dirigente regionale e cittadino dei Verdi per la Costituente Ecologista, i candidati nella lista alle prossime comunali della Città Bruzia. Perché “NO!” al Nucleare…! Con le manifestazioni dimostrative s’intende evidenziare la necessità di un nuovo approccio alle problematiche del rifornimento energetico che non può limitarsi solo alla ricerca di parametri esclusivamente economicistici, ma che deve garantire soprattutto la salvaguardia e la tutela delle condizioni di vita degli uomini. La sostenibilità allo sviluppo deve essere assunta ormai da ogni impostazione che voglia guardare con fiducia e speranza all’avanzamento e allo sviluppo dei nostri paesi. La vicenda del Giappone non può essere considerata solo un incidente di percorso. A partire da essa sarebbe opportuno porre uno stop al nucleare, rimettendo in discussione il Piano Energetico Nazionale e investendo con decisione in direzione delle fonti rinnovabili”. La Calabria non può essere terra di siti per l’allocazione di impianti nucleari non per ragioni ideologiche, ma per le vocazioni e le condizioni di forte rischio sismico ed idrogeologico che caratterizzano il nostro territorio. Il problema di uno sviluppo sostenibile deve far prevalere sempre l’interesse più alto che è quello della salvaguardia della vita e della sua qualità. La nostra regione esporta il 70% dell’energia che produce. Questo non vuol dire rinchiudersi in atteggiamenti autarchici o autosufficienti, ma chiedere maggiori investimenti in direzione della ricerca, dell’innovazione e delle fonti rinnovabili e non in direzione di impianti che mettono a rischio il territorio e la qualità della vita di quanti in questo territorio vivono e operano”.

     

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