NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Le autonomie calabresi a Reggio Calabria il 25 settembre

     

     

    Le autonomie calabresi a Reggio Calabria il 25 settembre. Perugini e Maiolo: politica e informazione siano in prima linea

    20 set 10 Soltanto nell’ultimo anno sono stati oltre 80 nella regione gli attentati intimidatori a danno di amministratori locali di tutti i livelli istituzionali. Dal 2000 se ne contano 700. Basterebbe questo a spiegare perché anche Anci e LegAutonomie Calabria aderiscono alla manifestazione No ndrangheta di sabato 25 settembre a Reggio Calabria. Ma non sono gli unici motivi, come hanno detto questa mattina a Palazzo dei Bruzi i presidenti delle due associazioni, Salvatore Perugini e Mario Maiolo, che guardano soprattutto al futuro del territorio e delle sue popolazioni. Entrambi hanno avuto innanzitutto parole di elogio per il Quotidiano della Calabria ed il direttore Matteo Cosenza, per essersi fatti interpreti del diffuso senso di malessere della società calabrese e meridionale a causa del susseguirsi di episodi inquietanti che colpiscono imprenditori, magistrati, giornalisti, amministratori. Salvatore Perugini ha esordito informando di aver chiesto ed ottenuto che, per discutere di sicurezza, si svolga in Calabria una riunione dell’Anci nazionale, quale significativo segnale di attenzione per un territorio martoriato. “C’è nella nostra regione –ha proseguito Perugini - un clima di incertezza che nuoce ai calabresi. Gli atti intimidatori costituiscono un danno gravissimo, sia sostanziale che di immagine, per i nostri territori. Perciò è importante che la Calabria tutta scenda in piazza, per far comprendere che la regione è abitata ed amministrata da donne e uomini onesti. L’Anci ed i Comuni vanno a Reggio per testimoniare solidarietà e vicinanza verso chi ha subito atti intimidatori. Ma altrettanto importante è lanciare un messaggio che dica chiaramente che questi atti non ci spaventano, ma anzi ci stimolano ad andare avanti nel segno del bene comune.” “La coesione sociale – ha proseguito Salvatore Perugini- è oggi fortemente minacciata. Quanto più un territorio e uno Stato sono deboli, tanto più i fenomeni di intimidazione criminale aumentano. Deve perciò essere più deciso l’impegno corale a difendere valori assoluti come l’efficienza della pubblica amministrazione e la tutela della legalità. Tutti dobbiamo testimoniare con le nostre azioni l’impegno a relegare i fenomeni criminali in ambiti più facilmente controllabili e perseguibili.” Perugini ha concluso auspicando una condivisione ampia e senza riserve della manifestazione di Reggio, contro quella che ha chiamato “la sindrome del manifesto”. Di che si tratta? “Capita che ci siano manifestazioni di basso livello – ha spiegato- che però approviamo perché il nostro nome è sul manifesto; capita poi che altre iniziative molto valide le critichiamo o le ignoriamo solo perché non ne siamo protagonisti. E’ una mentalità che va cambiata”. Sulla stessa linea Mario Maiolo, secondo cui “la cultura della legalità ha bisogno di una politica forte e di una informazione attenta. Si parla di zone grigie nella nostra regione. Per sconfiggerle, un ruolo di primo piano ha l’informazione, che deve essere consapevole della forza che riveste un messaggio inviato ai cittadini. Dell’attenzione seguita all’omicidio Fortugno è purtroppo rimasto ben poco. Non deve accadere lo stesso per il 25 settembre di Reggio. L’informazione, tutta l’informazione deve partecipare e parlare della manifestazione.” E ancora: “C’è bisogno che l’argine della difesa della legalità sia decisamente alzato. La politica deve distinguere tra amministratori che vogliono fare il loro dovere ed altri che non hanno questi obiettivi. Per il dopo manifestazione è necessaria un’alleanza, a difesa degli interessi pubblici, con tutti i soggetti che partecipano in maniera convinta e coerente. Dopo il 25 il lavoro deve continuare. Auspico che l’informazione dimostri di aver fatto anch’essa un passo avanti rispetto agli obiettivi.” Infine, una sottolineatura sul ruolo dello Stato. “Come LegAutonomie riaffermiamo la volontà di richiamare l’attenzione dello Stato per una legislazione più efficace, che garantisca le autonomie locali da tentativi di sopraffare le finalità volte al benessere collettivo.”

     

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Area Urbana di Cosenza"

     

     

Elezioni 28/29 marzo

Elezioni

Regionali - Comunali - Ballottaggi- Affluenza

 

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore