Belmone e Vecchione (Api) “Difendere i diritti dei 350 rom nel campo Vaglio Lise” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Belmone e Vecchione (Api) “Difendere i diritti dei 350 rom nel campo Vaglio Lise”

24 ott 10 “In ambito nazionale ed europeo si parla da più tempo di rom perseguitati, di sofferenze delle loro comunità, di persone deboli e povere, questo tema della difesa dei diritti umani e della dignità, è stato affrontato, presso il campo rom di Vaglio Lise a Cosenza da Alleanza per l’Italia, rappresentata dal commissario cittadino Stefano Vecchione e dal presidente della commissione trasporti del Comune di Cosenza Antonio Belmonte. L’A.P.I., che ha raccolto le istanze del rappresentante dei rumeni, il giovane Mario Rostas, che ha curato i rapporti tra i rom, le diverse associazioni assistenziali e le istituzioni, a seguito della visita al campo, affida alla sensibilità del sindaco di Cosenza Salvatore Perugini la richiesta di intervenire, con l’urgenza che il caso richiede, a difesa dei diritti umani e del rispetto della dignità delle 350 persone del campo rom, di cui 100 bambini che frequentano le scuole elementari e medie cosentine. L’A.P.I. accoglie la pastorale dell'arcivescovo dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, monsignore Salvatore Nunnari, intervenuto a sostegno dei rom di Vaglio Lise durante la festa della Madonna del Pilerio per chiedere di dare ai migranti una sistemazione degna di esseri umani. Il segretario Stefano Vecchione e il consigliere Antonio Belmonte rilanciano l’appello all’accoglienza della Chiesa cosentina, della «legittima diversità umana» per i rom romeni di Vaglio Lise che dovrebbero essere aiutati a superare le difficoltà e affidano al sindaco l’istanza di farsi carico di concertare con le autorità preposte, capofila il comune capoluogo, di trovare una ordinata sistemazione alla comunità. L’A.P.I. chiede di superare le precarie condizioni che caratterizzano l’accampamento costituitosi sulla riva sinistra del fiume Crati e di “risolvere le tante emergenze che questa gente si trova ad affrontare”, per come rappresentato nel corso dell’incontro con Mario Rostas, che ha ribadito la richiesta al sindaco di adoperarsi tempestivamente. Per Mario Rostas “le proposte per la soluzione di questi problemi non sono mancate, sia da parte della comunità rom che delle diverse associazioni che lavorano nel campo”, si tratta, per Vecchione e Belmonte, di individuare un sito dove poter ubicare un’area attrezzata per la sosta temporanea, evitando che si riformi un nuovo “campo nomadi” a Cosenza o nei comuni limitrofi. L’A.P.I. – in linea con le associazioni che sinora si sono occupate del problema rom - chiede di intervenire con la sistemazione dei rumeni in più aree della provincia, da collocare, con la loro condivisione, anche presso le tante case ormai abbandonate dei piccoli paesi cosentini – a piccoli gruppi con un numero limitato di famiglie, e di avviare nel contempo progetti di inserimento lavorativo, un insieme di azioni a favore dei rom di Vaglio Lise da finanziare con le risorse europee. Intanto, il segretario cittadino e il consigliere comunale dell’A.P.I. chiedono che la città capolugo si faccia carico di aprire un percorso nuovo con le altre istituzioni, con la partecipazione dei rappresentanti dei rom come Mario Rostas e delle associazioni assistenziali, per “ragionare serenamente, ma efficacemente, su come costruire forme di convivenza sociale per tutti più sostenibili e dignitose”. Nel mentre si elabora una soluzione di lungo periodo occore procedere, alla istallazione di un campo di sosta temporanea con tempi massimi di permanenza. Siamo certi che il sindaco Perugini affronterà le problematiche dei rom rumeni di Vaglio Lise con tutto l’impegno necessario per accogliere le istanze di 350 persone, di un “piccolo popolo senza patria”, pur essendo cittadini comunitari, che hanno scelto una modalità di vita e una cultura differente dalla nostra.