Pdl Rende replica a Principe su sanita’ - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Pdl Rende replica a Principe su sanita’

10 ott 10 “Ci vuole una bella faccia tosta a parlare solo ora di “deficit strutturale” e pretendere “rigore”, “equilibrio” ed “efficienza” per la sanità calabrese. Principe, che vorrebbe ricostruirsi una sorta di verginità come se fosse un pivellino della politica regionale, dopo avere avuto ruoli di rilievo nella compagine di malgoverno che ha portato alla bancarotta il sistema sanitario calabrese, si prende pure il lusso di criticare quel piano di rientro che lui, Loiero e il centrosinistra avrebbero dovuto attuare già nel dicembre 2009, dopo averlo concordato col governo nazionale”. Lo afferma in una nota il Coordinamento Pdl di Rende. “A causa della mancata attuazione del piano, -e’ scritto- oggi la Calabria si ritrova con 800 milioni di euro in meno in cassa e un governo, quello attuale, costretto a compiere alcuni tagli dolorosi ma utili al risanamento finanziario e all’occupazione giovanile. Fa bene, allora, il presidente Scopelliti a chiedersi dove fossero Principe e compagni quando la sanità veniva svenduta da logiche perverse, in tutta la Calabria ma principalmente in provincia di Cosenza, dove si sono accumulate perdite che oggi rappresentano addirittura il 40% del disavanzo regionale. Dov’era Principe quando l’ospedale di Cosenza perdeva i posti di cardiochirurgia? Dov’era quando i direttori generali nominati da Loiero con l’avallo dello stesso Principe, chiudevano il laboratorio di analisi dell’Annunziata? Dov’era quando volevano scippare a Cosenza l’elisoccorso poi salvato grazie al provvidenziale intervento del senatore Gentile e dello stesso Scopelliti? Dov’era Principe quando primari eccellenti come la Riccipetitoni e Buffon venivano costretti a lasciare Cosenza? Invece di vigilare sullo sperpero di danaro pubblico ad opera dei loro direttori generali, Principe, Loiero e compagni pensavano a litigare sull’ubicazione del nuovo ospedale, se doveva venire a Cosenza o a Rende, oppure utilizzavano le strutture sanitarie come segreterie politiche per fare campagna elettorale alla Provincia o per chiedere voti ai farmacisti alle elezioni regionali. Oggi è facile scaricare ogni responsabilità sull’ex governatore ma tutti ricordano gli striscioni con cui Principe tappezzava i palazzi in costruzione di Rende per chiedere il voto per sé e per Loiero. Disgustati da quella scellerata gestione della cosa pubblica, gli elettori, anche a Rende, hanno votato in massa per Scopelliti, il quale sta tenendo fede alla parola data, attuando, seppure con scelte impopolari, il piano di risanamento sottoscritto col governo, lavorando per una sanità qualificata e meno dispendiosa e vincendo le resistenze delle lobbies legate a filo doppio con la vecchia politica, quella politica interessata a mantenere lo “status quo” e che Principe incarna alla perfezione. Nelle aspettative dei cittadini di Cosenza, Rende e dell’area urbana cosentina non ci sono ospedali nuovi e di lusso, peraltro mai realizzati, ma luoghi di cura dignitosi, provvisti di attrezzature adeguate, con medici bravi e operatori sanitari all’altezza. La gente è stanca dei venditori di fumo, dei maestri di demagogia e degli istigatori delle proteste dei sindaci, e chiede riforme e competenze nuove, che solo Scopelliti e la sua squadra possono garantire, con l’attuazione di un modello amministrativo improntato alla trasparenza, al decoro e all’onestà che noi faremo di tutto per importare anche a Rende, inaugurando anche qui una la nuova stagione del cambiamento.