Poliziotto cosentino premiato a Lecce con il “Premio San Michele” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Poliziotto cosentino premiato a Lecce con il “Premio San Michele”

07 ott 10 Ogni anno la Polizia di Stato celebra, con una manifestazione itinerante, la ricorrenza di San Michele Arcangelo, proclamato Patrono e protettore della Polizia da Papa Pio XII nel 1949. Quest’anno la città prescelta è stata Lecce. Alle ore 21 al Teatro Politeama di Lecce, si è tenuta la cerimonia di consegna del “Premio San Michele Arcangelo”: l’importante riconoscimento, giunto alla sua seconda edizione e la cui assegnazione vuole essere un’attestazione di merito verso quei poliziotti che si sono particolarmente distinti per la loro azione, perché ispirati da quei valori positivi quali l’altruismo, la difesa dei più deboli, la tolleranza e la solidarietà, è stato conferito ai “poliziotti poeti” autori della raccolta “Parole d’anima indivisa” ed a Pippo Baudo per la sua lunga carriera ispirata ai modelli positivi propri della Polizia di Stato. Sul palco a ritirare il premio della raccolta di poesie "Parole d'anima indivisa", tra il gruppo di 27 colleghi con la stessa passione: la poesia, quella voce dell'anima attraverso la quale descrivono la vita, i sentimenti, il lavoro, vi era il Sovrintendente Capo della Polizia di Stato Antonio PISANO, in Servizio presso il Commissariato di Polizia di Rossano, autore di numerosi libri di poesie. A consegnare loro il premio è stato il Capo della Polizia Antonio Manganelli. Il ricavato della vendita del libro “Parole d’anima indivisa”, sarà devoluto all’UNICEF. La serata presentata da Fabrizio Frizzi e Paola Saluzzi, ripresa dalle telecamere di RAI-1 - è stata ricca di momenti di intrattenimento con artisti come Massimo Ranieri, Flavio Insinna, Vincenzo Salemme, Checco Zalone, i Radiodervish e il gruppo folcloristico salentino Arakne Mediterranea, che hanno prestato la loro immagine per diffondere meglio i sani valori che quotidianamente gli uomini e le donne della polizia di stato “mettono in campo”.