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    Paolini “Da vicenda Sorical si evince Comune Cosenza in pre-dissesto”

     

     

    Paolini “Da vicenda Sorical si evince Comune Cosenza in pre-dissesto”

    06 ott 10 “Dobbiamo ringraziare la Sorical ed il suo consigliere delegato se si è accontentata di un semplice fax per ritirare la minaccia di ridurre l’erogazione dell’acqua. In effetti più che di una minaccia si è trattato di una moral suagon, una inoffensiva sollecitazione a rispettare gli obblighi assunti e confermati in più occasioni”. Lo afferma in una nota Enzo Paolini candidato a Sindaco della Citta’ di Cosenza. “La Sorical - aggiunge- , per far comprendere all’opinione pubblica la severità della sua decisione, ha ricostruito dettagliatamente le fasi che hanno portato a un debito del Comune di ben 6 milioni di euro. Le inadempienze risalgono al 2008 e fino ad oggi si è andati avanti con false promesse ed impegni non rispettati. La SORICAL sostiene di aver effettuato rilevanti investimenti sulla linea dell’Abatemarco per garantire l’afflusso di acqua nei serbatoi di raccolta e di questi investimenti non avrebbe recuperato ancora nemmeno un euro. Impacciata è stata la risposta di Palazzo dei Bruzi, affidata all’assessore al Bilancio, Maria Lucente, che ha provato a giustificarsi con la mancanza momentanea di liquidità nelle casse comunali e garantendo il già disposto pagamento di una prima quota del debito. Si comprende lo stupore dei cosentini nell’apprendere in che stato versano le finanze comunali. Una realtà ben diversa, cioè da pre-dissesto, che il duo Perugini-Ambrogio cerca di nascondere ai cosentini. Non ci sono i soldi per l’acqua, per le cooperative, per la Multiservizi, per la Città dei Ragazzi, per la Casa delle Culture, per il Rendano, per il Centro Storico, per i quartieri e via con l’elenco di un fallimento politico e amministrativo.- Da qui l’importanza, per chi ha cuore le sorti della città, di tenere alta la guardia su quel bando emanato in tutta fretta per la riscossione dei tributi.- Potrebbe nascondere l’insidia che, se accertata, stravolgerebbe sul nascere la campagna elettorale per eleggere il nuovo sindaco e la nuova amministrazione.- Potrebbe accadere che, espletato il bando, il duo Perugini-Ambrogio chieda alla società che si aggiudica l’appalto per la riscossione dei tributi, un’anticipazione sul volume degli incassi previsti con la quale estinguere gran parte dei debiti accumulati e da estinguere. Se questo dovesse accadere, il nuovo sindaco e la nuova amministrazione si troverebbero a dover governare la città con la cassa vuota, perché svuotata dal duo Perugini-Ambrogio prima di lasciare Palazzo dei Bruzi.- Sarebbe come dire che dopo averla male amministrata per 5 anni, Perugini e Ambrogio si accingono a lasciare la città, per i prossimi 5 anni, in un mare di problemi e di difficoltà. Mandarli a casa non basta, bisogna fermarli in tempo utile”.

     

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