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    Cardiochirurgia: Gangemi ascoltato in commissione comunale Welfare

     

     

    Cardiochirurgia: Commissario Gangemi ascoltato in commissione comunale Welfare

    24 nov 10 Lo stato dell’arte all’interno dell’Ospedale dell’Annunziata e le irrinunciabili questioni che lo riguardano, anche alla luce del Piano di riordino delle rete ospedaliera. Sono stati questi i temi all’attenzione della Commissione consiliare welfare, presieduta da Francesco Lanzone, riunitasi nella tarda mattinata di oggi a Palazzo dei Bruzi con all’ordine del giorno l’audizione del commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera Paolo Maria Gangemi. La seduta della Commissione, presente anche l’Assessore al welfare Cataldo Savastano, è stata aperta da un breve saluto del Presidente del Consiglio comunale Antonio Ciacco, che nel ringraziare il commissario Gangemi per la sua presenza, ha sottolineato “la necessità di rilanciare le questioni irrinunciabili che riguardano la sanità cosentina, fuori da ogni angusta visione campanilistica o, peggio ancora, municipalistica.” Ciacco ha ribadito “il sacrosanto diritto della città di Cosenza di avere l’Unità Operativa di Cardiochirurgia sulla quale vanno dette parole chiare, al posto delle promesse fumose fatte sinora”. Ciacco ha posto sul tappeto altre questioni ancora: il ritardo del progetto per la Pet a Cosenza, il mancato decollo del Centro di trapiantologia epatica, la paventata chiusura del polo di trapiantologia renale. “Pur essendo stato il consiglio comunale di Cosenza animato da un fervido e attivo protagonismo, in una visione di unanime condivisione, resta a tutt’oggi – ha detto ancora il Presidente Ciacco - il rammarico che ha riguardato le opzioni da noi declinate che non hanno incrociato occhi ed orecchie propriamente attenti. La piattaforma alla quale vogliamo lavorare – ha aggiunto Ciacco- è quella che guarda alla sanità come strumento attraverso il quale soddisfare in modo eccellente le molteplici domande dei nostri cittadini, disponendo peraltro di una classe medica e paramedica che a Cosenza non è seconda a nessuno, ma che va collocata nelle giuste condizioni per poter operare e dare il meglio”. Dopo Antonio Ciacco ha preso la parola il Presidente della commissione welfare Francesco Lanzone che ha sottoposto all’attenzione del commissario Gangemi la necessità di realizzare una interazione tra rete Ospedaliera, rete territoriale e rete emergenza-urgenza. “Il dialogo con l’Azienda ospedaliera – ha aggiunto Lanzone -deve essere animato da uno spirito essenziale di consapevolezza e di unione di intenti. Sull’istituzione di Cardiochirurgia a Cosenza piuttosto che a Reggio Calabria Lanzone è stato più che esplicito, sottolineando come la densità abitativa candidi la città di Cosenza ad avere cardiochirurgia, considerato che a Messina è presente un bacino d’utenza, con una cardiochirurgia di eccellenza, che coinvolge anche la città di Reggio Calabria. Lanzone, fuori da ogni forma di localismo, ha invitato Gangemi a spingere fortemente con la Regione Calabria e con il governatore Scopelliti perché Cardiochirurgia venga allocata a Cosenza. Altra preoccupazione esternata dal Presidente della commissione welfare, la paventata chiusura del Centro Trapianti. La parola è quindi passata al Commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza Paolo Maria Gangemi che ha subito sgomberato il campo dalle polemiche subite nei primi suoi tre mesi di attività dall’insediamento, avvenuto nel luglio di quest’anno. “Per dare risposte concrete ai cittadini – ha affermato – bisogna partire dallo stato dell’arte.” Gangemi ha evidenziato la presenza, nel presidio Ospedaliero dell’Annunziata, di uno stato di degrado e di abbandono con forti criticità che riguardano il personale e diverse carenze strutturali e tecnologiche. “Nonostante ciò – ha precisato Gangemi – non siamo stati con le mani in mano, ma molte azioni sono state poste in essere negli ultimi tre mesi, a partire dalla razionalizzazione della spesa che ha riguardato tutti i settori, incluso quello del personale, nel quale abbiamo tagliato la spesa per lo straordinario che era abnorme. “C’è da dire poi – ha aggiunto inoltre il commissario – che la quota parte destinata al presidio ospedaliero nel 2010 ha superato di 28 milioni di euro quella del 2009, passando da un finanziamento di 151 milioni di euro agli attuali 179 milioni. Contiamo di chiudere l’anno con un disavanzo massimo di dieci milioni di euro, a fronte del disavanzo del 2009 che era pari a 51 milioni e mezzo.” Gangemi ha indicato un percorso virtuoso nel quale sono compresi l’aumento dell’offerta dei servizi, l’incremento del numero delle sedute operatorie, la diminuzione dei tempi di attesa, l’istituzione di dieci posti di ematologia, che saranno attivi da dicembre, e di 4 posti di terapia del dolore e l’incremento dei processi di informatizzazione, compreso il pronto soccorso. Gangemi ha poi indicato nel mese di giugno del 2011 la data di apertura del Dipartimento dell’emergenza. Il commissario ha rassicurato i componenti della commissione welfare anche rispetto alla paventata chiusura del Centro Trapianti. “Tutto è rimasto come prima. Il riconoscimento di Centro trapianti reni all’Annunziata non è in discussione. Tutto quello che funziona non verrà smantellato.” La seduta della commissione welfare ha fatto registrare anche l’intervento dell’Assessore Cataldo Savastano che ha auspicato, dopo aver ringraziato Gangemi, che la proficua discussione avviata possa continuare e concretizzarsi in un rapporto di reciproca collaborazione, nel pieno rispetto delle singole prerogative e funzioni. Nella discussione sono inoltre intervenuti i consiglieri (componenti di commissione) Sergio Bartoletti, Massimo Bozzo, Giuseppe Mazzuca, Francesco Cito e Carmine Vizza. Sergio Bartoletti ha posto l’accento sulla necessità di razionalizzare le risorse umane e di migliorare quelle tecnologiche e strutturali, per mettere fine alle continue migrazioni dei cittadini di Cosenza verso altri presidi sanitari regionali o anche fuori regione. “Occorre imboccare – ha detto – una strada che superi quelle deficienze oggettive che condizionano ancora il nostro territorio.” La diminuzione dei posti letto a dermatologia e le criticità logistiche ad ortopedia sono state al centro dell’intervento di Massimo Bozzo. “Dieci anni fa Cosenza – ha rilevato Bozzo – aveva 20 posti letto di dermatologia con un reparto considerato all’avanguardia nel Mezzogiorno. Oggi i posti sono ridotti a 6, con pazienti affetti da patologie della pelle ricoverati nel reparto di pneumologia. Ad ortopedia, invece, - ha proseguito Bozzo – persistono criticità che allungano oltre misura i tempi di attesa. Occorrerebbe immettere forze nuove nel reparto.” Giuseppe Mazzuca ha chiesto chiarimenti sul futuro del personale della “Pedus” che gestisce il servizio di pulizia dell’Ospedale e sul personale di inservientato che ha acquisito specifiche qualifiche, alla luce dei nuovi avvisi pubblici che stanno per essere banditi dall’azienda ospedaliera e che potrebbero mettere a rischio il loro posto di lavoro. Mazzuca ha giudicato inoltre tranquillizzante la presenza in commissione welfare del commissario Gangemi al quale ha offerto la piena collaborazione dell’intera commissione per le iniziative che si andranno ad intraprendere, nell’interesse esclusivo della salute dei cittadini. Sulle carenze di personale, medico ed ausiliario, sulla riduzione dei posti letto di dermatologia e sui servizi esternalizzati si è soffermato il consigliere Francesco Cito. Dell’ipotesi riguardante la costruzione del nuovo Ospedale a Cosenza ha parlato il consigliere Carmine Vizza che non ha mancato di manifestare il suo scetticismo al riguardo, ritenendo prioritario il rafforzamento e la ristrutturazione del presidio attuale dell’Annunziata. Per Vizza “fondamentale è l’integrazione tra Ospedale e territorio”, così come “importante è l’analisi dettagliata dei bisogni che serve a rinvenire le soluzioni più idonee”. “Nell’ambito della riconversione dell’Ospedale – ha aggiunto Vizza – c’è la necessità di prevedere strutture integrate in grado di decongestionare le numerosissime richieste che arrivano al pronto soccorso. Anche la medicina di base dovrebbe essere coinvolta in questo discorso”. Vizza ha, infine, avanzato la richiesta di una soluzione immediata per il CUP (Centro Unico di Prenotazione) che “così com’è non può più stare”. Il commissario Gangemi ha puntualmente dato risposte a tutti i componenti della commissione sulle questioni sollevate. In particolare, sul nuovo Ospedale è stato categorico: “non è previsto che si faccia un nuovo Ospedale a Cosenza.” Più possibilista sull’allocazione di Cardiochirurgia a Cosenza. “L’Ospedale di Cosenza – ha affermato Gangemi - è quello che in Calabria svolge il maggior numero di operazioni di cardiologia interventistica e questa è una ragione in più per avere cardiochirurgia. Spingerò in questa direzione e sottoporrò la questione all’attenzione del governatore Scopelliti.”

     

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