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Ensemble di fiati al Conservatorio e a San Domenico il 22 ed il 23
Ensemble di fiati al Conservatorio e a San Domenico il 22 ed il 23 19 nov10 Prosegue l’intensa attività concertistica offerta alla città dal Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza. Gli appuntamenti per la prossima settimana sono due, entrambi frutto dei numerosi e prestigiosi rapporti di collaborazione che il Conservatorio cosentino intrattiene con istituzioni pubbliche e private italiane. Lunedì 22 novembre alle ore 18 nell’Aula Magna del “Giacomantonio” debutterà l’Ensemble di Fiati del Conservatorio di Cosenza. I giovani calabresi- ROBERTA PRESTA, GIUSEPPE IANNUZZI (flauti); IVAN DI BELLO ( oboe); ANDREA MAGNELLI, SIMONA PROCOPIO (clarinetti); MARCO BARDO, FULVIO SICILIANO (corni); ANDREA MAZZA, CARMINE ALGIERI (fagotti), tutti al di sotto di 25 anni- suoneranno insieme a un professionista affermato quale Domenico Sarcina, primo oboe del Teatro San Carlo di Napoli. In programma musiche di Mozart, Reinecke, Bizet. Successivamente, l’Ensemble si esibirà a Napoli (23/11), L’Aquila (24/11) e Reggio Calabria (26/11), sempre nell’ambito di RelAzioni “Music Live – I giovani x i giovani”, progetto promosso e organizzato dall’Ismez – Istituto Nazionale per lo Sviluppo Musicale nel Mezzogiorno- con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo, della Regione Abruzzo, in collaborazione con quattro Conservatori di Musica (Cosenza, L’Aquila, Napoli, Reggio Calabria) e l’Istituzione Sinfonica Abruzzese. Martedì 23 novembre alle ore 20 nella chiesa di S. Domenico a Cosenza si terrà il concerto intitolato “Il tempio della musica”. In programma esempi della produzione musicale legata all’Oratorio dei Girolamini di Napoli nel primo Seicento. “Laudi” e “frottole” saranno eseguite su copie di strumenti antichi (flauto dolce, viola da braccio e da gamba, liuto). Cantanti e strumentisti sono docenti e studenti dei Conservatori di Bari, Napoli e Cosenza. Il concerto- un progetto de “I Turchini di Antonio Florio” che si avvale della consulenza musicologica e delle trascrizioni di Marco Giuliani, delle revisioni di Antonio Florio, su coordinamento di Tommaso Rossi e Dinko Fabris- avrà la sua “prima” il 21 novembre a Napoli, nell’Oratorio dei Gerolamini, e sarà replicato il giorno seguente a Bari, nella Casa Piccinni. Come di consueto ai concerti del Conservatorio di Cosenza, l’ ingresso è libero. Lunedì 22 novembre l’Ensemble di Fiati del Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza aprirà il suo tour che lo vedrà esibirsi nei prossimi giorni a Napoli (23/11), L’Aquila (24/11) e Reggio Calabria (26/11) nell’ambito di RelAzioni “Music Live – I giovani x i giovani”, il progetto promosso e organizzato dall’ISMEZ – Istituto Nazionale per lo Sviluppo Musicale nel Mezzogiorno, Ente di Promozione Musicale, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo, della Regione Abruzzo, in collaborazione con quattro Conservatorio di Musica (Cosenza, L’Aquila, Napoli e Reggio Calabria) e l’Istituzione Sinfonica Abruzzese. Il territorio calabrese è caratterizzato da una forte tradizione bandistica, che ha alimentato presso i Conservatori il formarsi di classi di strumento a fiato. L’Ensemble di Fiati del Conservatorio Giacomantonio di Cosenza, che è stato guidato in questi mesi dal M° NICOLA GIULIANI, è costituito da giovani allievi al di sotto dei venticinque anni, e si esibirà in questi quattro concerti con il solista DOMENICO SARCINA I oboe del Teatro San Carlo di Napoli. Il repertorio scelto va dalla Serenata n. 12 in do minore, K 388 di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) all’Ottetto op. 216 di CARL Heinrich Reinecke (1824-1910). La prima composizione si presenta come lavoro di mirabile dialettica strumentale, in una tonalità – come quella del do minore – che conferisce all’intera opera un’impronta drammatica e appassionata. L’allegro impetuoso del I Movimento, la poesia pensosa dell’Andante, la polifonia del Minuetto e le variazioni finali, rendono la Serenata K 388 un lavoro atipico rispetto alle precedenti pagine salisburghesi scritte da Mozart, nonché innovativo nella sua espressività. Pagina rara e impegnativa quella dell’Ottetto opus 216, scritto nel 1892: un gioiello prezioso del genio di Karl Reinecke, primo revisore, nel 1860, delle Sonate di Beethoven per pianoforte, direttore d’orchestra e pianista ricercato, dalla sensibilità raffinata; ottimo interprete mozartiano. Regalò alla storia della musica ottime composizioni per piccoli ensemble strumentali, rivelando una palese influenza dei maggiori compositori romantici tedeschi. L’ultimo brano proposto dall’Ensemble è Carmen, opera di Georges Bizet (1838-1875) composta tra il 1873 e il 1875, affascinante per ricchezza musicale e duttilità armonica, arrangiata per ensemble di fiati per questa occasione da Andrea Magnelli. La suite, dall’opera lirica in quattro atti su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, dalla novella omonima di Prosper Mérimée, riflette fedelmente la passione e la vitalità delle pagine musicali di Bizet, mettendo in rilievo le peculiarità artistiche del compositore francese: chiarezza e incisività. Le pagine di musica della Carmen Suite riescono mirabilmente a conquistare l’animo dell’ascoltatore più inesperto e in un tempo incantare il musicista maturo e l’intellettuale raffinato, attraverso un’equilibrata mescolanza tra rigore stilistico e carica emotiva. L’Ensemble di Fiati del Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza chiude l’ultima tappa del tour dei 16 concerti dell’edizione 2010 di “Music Live – I giovani x i giovani”, il progetto voluto dall’ISMEZ con l’obiettivo di mettere “in relazione” tra loro le istituzioni deputate alla formazione dei musicisti – i Conservatori di Musica, che rappresentano un’importante presenza musicale sul territorio e garantiscono agli studenti un percorso didattico completo – ai fini della loro promozione e circuitazione in una rassegna di concerti da realizzare nei territori in cui si trovano le reciproche sedi delle Istituzioni, in un ottica di reciproco scambio culturale. Il progetto, che si auspica di proseguire con una nuova edizione nel 2011, ha coinvolto, oltre al Conservatorio di Cosenza, quelli di Reggio Calabria, Napoli e L’Aquila. Ensemble di Fiati del Docente tutor dell’Ensemble Nicola Giuliani 22 novembre 2010, Cosenza, Auditorium del Conservatorio «Stanislao Giacomantonio», ore 18.00 Domenico Sarcina Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) Ensemble di Fiati Diplomato presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino col massimo dei voti, Domenico Sarcina ha vinto nel 1984 il concorso per primo oboe nell’Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli e nel 1988 il concorso per primo oboe nell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma. Nel 1986 si è aggiudicato il primo premio al Concorso internazionale di musica da camera di Caltanissetta. Ha suonato come primo oboe sotto la direzione di Claudio Abbado, Lorin Maazel, Riccardo Muti, Daniel Oren, Georges Prêtre, Giuseppe Sinopoli e Jeffrey Tate, collaborando anche con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma. All’attività orchestrale e solistica affianca l’insegnamento: è stato docente di oboe e musica d’insieme per fiati nei Conservatori di Campobasso, Foggia, Matera e Pescara, e ha insegnato ai corsi di formazione orchestrale di Lanciano. IL TEMPIO DELLA MUSICA 21 NOVEMBRE 2010 - ORE 17,30
L’Associazione “I Turchini di Antonio Florio” in collaborazione con l’Oratorio dei Girolamini di Napoli e con i Conservatori “San Pietro a Majella” di Napoli, “Niccolò Piccinni” di Bari e “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, presenta un progetto musicale incentrato sulla produzione musicale legata all’Oratorio dei Girolamini. Il Tempio della Musica Programma Vespasiano Roccia Poi che Vergin di te son fatto privo Maddalena Pappalardo*, soprano *Conservatorio “San Pietro a Majella”, Napoli Nel 1586 San Filippo Neri, che aveva già avviato a Roma la sua azione assistenziale nei confronti dei deboli e dei giovani in cui parte essenziale era rivestita dalla musica, inviò alcuni suoi fidati collaboratori a Napoli per crearvi la seconda Casa Filippina. Nacque l’Oratorio di Napoli, destinato a divenire uno dei centri più importanti non soltanto della azione assistenziale filippina, ma anche della rigogliosa produzione musicale della Napoli vicereale e poi borbonica. Nel 1615 per alcune divergenze la Casa napoletana volle distaccarsi da quella madre romana e i padri napoletani assunsero la denominazione di “Girolamini”, per sottolineare la loro devozione alla Casa originaria fondata da Filippo Neri nell’oratorio romano di San Girolamo della Carità. Nasceva così quello che Salvatore di Giacomo, autore nel 1918 del primo Catalogo dello straordinario archivio musicale superstite dei Girolamini (quasi 2000 manoscritti musicali dei più grandi autori della musica sacra napoletana tra Sei e Settecento, una collezione unica al mondo) chiamò “la Casa della Musica”.
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