Alla poetessa rendese Zelda Gradilone il premio internazionale Citta’ di Martinsicuro - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Alla poetessa rendese Zelda Gradilone il premio internazionale Citta’ di Martinsicuro

18 nov 10 “Costruzione d’Indentità” è il titolo della raccolta di poesie di Zelda Gradilone giovane autrice rendese, presentato sabato 13 novembre al Museo del Presente. La silloge poetica è risultata tra vincitori del Premio letterario Internazionale “Città di Martinsicuro”, in provincia di Teramo, ed è stata meritevole di pubblicazione: onere sostenuto dalla Casa Editrice “Leonida” di Reggio Calabria. L’evento ha visto la partecipazione del sindaco di Rende, Umberto Bernaudo, dell’Ass. alla Cultura Delly Fabiano, dell’On. Sandro Principe, Consigliere regionale e del Prof. Vincenzo Ferraro, Dirigente del Liceo Classico “G. da Fiore”. Ad intervenire anche il Direttore della Casa Editrice Leonida, Domenico Pòlito, che ha illustrato le attività della sua realtà editoriale ed i criteri di selezione attuati attraverso i premi letterari. Tra questi, appunto, il Premio Internazionale “Città di Martinsicuro”. La commozione è stato il filo conduttore dell’incontro: gran parte delle liriche prodotto dalla giovane poetessa, infatti, sono legate alle sue vicissitudini personali. Un arco di tempo molto vasto: quindici anni di sogni, paure, gioie e ferite. A mettere in luce i sentimenti più profondi della giovane poetessa ed il percorso identitario all’interno di queste liriche, la direttrice della collana di Poesia della Leonida Edizioni, che ha firmato la descrizione dell’opera. <Nella silloge - ha detto ancora Domenica Moscato - sono presenti anche alcune odi molto brevi, quasi ermetiche, delle istantanee che bloccano in pochissime parole un pensiero, un odore e un’immagine. Ed è sorprendente – conclude - come anche il lettore possa percepire esattamente quella stessa immagine, quello stesso odore, quella stessa sensazione, come se fosse compresente materialmente>. Le conclusioni sono state affidate all’Autrice Zelda Gradilone. Con una formazione in storia dell’arte ed un percorso in atto nello studio della psicologia clinica, Zelda Gradilone, ha parlato ampiamente della potenza evocativa e dell’effetto terapeutico della parola scritta, nonché del senso olistico della poesia. Citando alcuni suoi versi ha spiegato, con dovizia di espedienti tecnici, la funzione metrica a servizio dell’intento musicale che da sempre accompagna le sue forme espressive, essendo diplomata anche in canto. Ad allietare l’inizio e la chiusura dell’evento i suoi colleghi musicisti del Conservatorio: il pianista Andrea Bosa ed Erica Calcagno, che si è esibita al flauto.

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