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    Processo a Padre Fedele, testimoniano gli ex ospiti "Una vendetta di Suor Tania"

     

     

    Processo a Padre Fedele, testimoniano gli ex ospiti "Una vendetta di Suor Tania"

    08 nov 10 "La vendetta e' un piatto servito freddo. E' una guerra già iniziata, ma che noi abbiamo già vinto". Questa frase sarebbe stata pronunciata da Suor Tania, la religiosa che avrebbe subito violenze da Padre Fedele Bisceglia, imputato per questo motivo, assieme al suo segretario Antonio Gaudio, nel processo che si sta tenendo nel Tribunale di Cosenza. La frase sarebbe stata riferita dalla cuoca dell'Oasi Fracescana. Sette i testimoni che sono stati ascoltati, questa mattina a lungo, per ben 6 ore, dalla corte presieduta dal giudice Antonia Gallo. Si tratta di ex ospiti dell'Oasi Francescana, la struttura di beneficenza fondata da Padre Fedele, e anche di collaboratori e medici volontari. Secondo quanto appreso, la suora oggi sarebbe stata dipinta dai testimoni come una persona piuttosto autoritaria e non come una donna incapace di difendersi. Padre Fedele, ex frate francescano ora sospeso a divinis, fu arrestato il 23 gennaio del 2006, accusato di aver abusato appunto della suora siciliana, che prestava servizio nell'Oasi Francescana. La prossima udienza del processo, che si sta celebrando a porte chiuse, si terrà il 17 novembre alle ore 11,00.

    Il frate, inoltre, avrebbe un alibi per il 4 aprile e per il 23 aprile del 2005, giorni in cui sarebbero avvenute le violenze sessuali ai danni di una suora di cui è accusato. A dirlo, in aula, sono stati due testimoni della difesa, ascoltati nel corso del processo che vede l’ex frate e il suo segretario Antonio Gaudio accusati di violenza sessuale ai danni di una suora. In particolare, nel corso del dibattimento, svoltosi a porte chiuse, è stata sentita una donna che collaborava con l'Oasi francescana, la struttura fondata da padre Fedele. La teste ha raccontato di aver ricordato, dopo aver letto un libro-intervista sul caso, che proprio il 23 aprile lei era stata all’Oasi nel pomeriggio e aveva incontrato il religioso. Un altro teste ha invece confermato che il 4 aprile del 2005 padre Fedele era a Laurignano, nel Cosentino, a celebrare una messa per il trigesimo di un parente. Sul banco dei testimoni anche una ragazza che lavora all’Oasi. La donna, all’epoca dei fatti cuoca nella struttura, ha riferito del buon andamento della struttura durante la presenza delle suore Francescane dei poveri ed in particolare grazie al contributo dato dalla religiosa, affermando di avere avuto con lei sempre un buon rapporto e di essere rimasta delusa perchè è andata via. La giovane, rispondendo alle domande dell’accusa e della difesa, ha detto di aver chiesto alle religiose perchè andassero via dalla struttura e di aver saputo dalla suora che accusa Gaudio e padre Fedele che non condividevano la gestione della struttura. Tutti i testi hanno affermato di non aver mai sentito nè avuto notizie di avance da parte di padre Fedele e Gaudio.

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