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    Terzo appuntamento con la musica di Chopin e Schuman al Rendano

     

     

    Terzo appuntamento con la musica di Chopin e Schuman al Rendano

    08 mag 10 È giunto al terzo appuntamento il ciclo di concerti “I grandi anniversari: Chopin e Schumann”, che il Conservatorio di Cosenza ha organizzato per celebrare il bicentenario della nascita di due fra i maggiori esponenti del Romanticismo musicale, nati entrambi nel 1810. Dopo due concerti dedicati entrambi interamente all’opera pianistica di Fryderyk Chopin, il prossimo programma si presenta variegato. Si ascolterà il pianoforte solista in due brani di Chopin, il delicato Notturno in do diesis opera postuma e la celebre Polacca op. 53 “Eroica”. L’interprete sarà Rodolfo Rubino, il quale sarà impegnato con Tatiana Malguina nelle Variazioni su un tema di Robert Schumann op.23 per pianoforte a quattro mani, composte nel 1861 da Johannes Brahms per omaggiare il suo maestro. Nel Quintetto in mi bemolle maggiore op. 44 Schumann affianca il pianoforte al quartetto d’archi. E realizza nel contempo un accostamento a quei tempi inedito - era il 1842- e una interessante composizione da camera, oggi fra le più eseguite ed apprezzate del periodo romantico. Il brano sarà eseguito da Lorenzo Parisi ed Eugenio Prete (violini), Giuseppe Pisciotta (viola), Costanza Persichella (violoncello) e Rodolfo Rubino (pianoforte). L’appuntamento è fissato al Teatro Rendano di Cosenza lunedì 10 maggio alle ore 20,30. L’ingresso è libero.

    Lorenzo Parisi -violino-

    Lorenzo Parisi allievo del M° Riccardo Brengola, si è diplomato in violino presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, proseguendo la propria formazione, dal 1989 al 1994, con Pavel Vernikov. In quegli anni, numerosissimi sono stati gli incontri con altri autorevoli maestri (Z. Giles, I. Gruber, A. Lieberman, S. Kimanen, B. Rigutto, A. Specchi, R. Rudin che gli hanno consentito di approfondire lo studio del violino e della musica da camera. Ampia e qualificata la carriera professionale in orchestra (Orchestra Rossini di Pesaro, Orchestra Romana Internazionale, Orchestra da Camera d Belluno, Orchestra Philharmonia Mediterranea, Orchestra da Camera di Bruxelles, ecc.). Fra tutte tutte le attività spicca quella svolta con CARME, con cui ha suonato in alcune delle sale più prestigiose d’Italia (Milano: Sala Puccini — Ferrara: Palazzo dei. Diamanti) e di Francia (Strasburgo: Palais de la Musique et des Congrès, Digione: Teatro Municipale). Vincitore nel 1991 di una borsa di studio della CEE ha collaborato da solista con musicisti di fama internazionale come F. Cusano, Jimanen e A. Bonucci; ed in orchestra con illustri direttori e strumentisti quali Muller, Franci, Canpori, Sasson Gardford, Pradella, Mayer, Rossi, Oppitz, Carmignola, ecc. Ha suonato a Milano, Roma, Venezia, Bologna, Bolzano, Pisa, Trento, Pesaro, Ferrara, Sassari ecc., ed all’estero in Spagna e Francia. Ha registrato per la RAI da solista e con orchestra. Suona un Antonio Sgarbi del 1909.

    Eugenio Prete -violino-

    Eugenio Prete, nato a Cosenza nel 1975, si è diplomato in violino presso l Conservatorio d Musica di Cosenza. Successivamente ha proseguito gli studi con i maestri Moench e Tortorelli. Nel 1997 ha frequentato il corso di alta specializzazione nella prolessione d’orchestra presso il Teatro “Alla Scala” organizzato dall’Associazione Orchestra Filarmonica della Scala e nell’anno successivo ha suonato nell’orchestra Accademia Filarmonica della Scala sotto la direzione dei maestri Muti, Temirlzanov, Sinopoli, Fasolis, Gelmettj, ricoprendo il ruolo di primo violino di fila. Ha collaborato dal 1997 al 2001 con l’orchestra “Philarmonia Mediterranea”durante le stagioni liriche e sinfoniche del Teatro “Rendano” di Cosenza. È laureato in filosofia e specializzato in musicoterapia.

    Giuseppe Pisciotta -viola-

    Giuseppe Pisciotta si è diplomato brillantemente in viola presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia nel 1994 e nel 2006 in violino presso il Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza. Perfezionatosi sotto la guida dei maestri A. Bartoletti, A. Vismara, J. Savafi e 11. Kraemer, ha partecipato ad importanti Festivals internazionali tra cui il XIV Festival dell’Abbaye d’Ambronay (Francia), festival S. Gazzelloni (FR), Pahni (RC) etc. Ricopre il ruolo di Prima viola nell’Orchestra Sinfonica la “Grecia”, con la quale nel 2002 ha effettuato una tournèe in Canada. Ha collaborato con i seguenti solisti: V. Mariozzi, E. Bronzi, F. Salime, M. Tortorelli, S. Formenti, A. Vismara, M. Larrieu, C. Gasdia, M. Ancillotti, 5. Cappellini, A. Bartoletti, M. Gatti, D. Rivera. Ha partecipato a registrazioni radiofoniche con il Gruppo “Le Concert de Nation” diretti da J. Savall per Radio France 2. Viola del quartetto Aura, del quintetto con chitarra Musica Insieme, del trio “I Birilli”, dell’Ensemble barocco l’Estro Armonico, svolge un’intensa attività cameristica suonando in numerosi teatri italiani e collaborando anche con importanti jazzisti come C. Santucci, G. Monari, G. Rosciglione, Y. Sannino. All’attività di strumentista affianca quella di direttore d’orchestra di gruppi da camera e sinfonici, tra cui l’ensemble “Pierrot Lunaire” di cui è fondatore e l’orchestra sinfonica di Kiev (Ucraina) collaborando con affermati solisti come: D. Rivera, M. Tortorelli, A. Ruggiero.

    Costanza Persichella -violoncello-

    Costanza Persichella, nata nel 1991, inizia lo studio del violoncello all’età di otto anni sotto la guida del M° Fausto Castiglione. Primo premio assoluto come solista in numerosi concorsi e rassegne nazionali ed internazionali, tra cui Euterpe di Corato (BA), Cetraro, Cerisano, AmaCalabria, MusicAtri di Teramo, Città di Paola, Mendelssohn Cup di Taurisano (LE), Ravenna 2000 “Benedetto XIII” di Gravina in Puglia (BA) e il “Vittorio Veneto” (TV). Vincitrice di diversi concorsi anche come componente di gruppi da camera. Si è esibita in occasione del “Premio Italiani nel mondo” trasmesso da Rai 1, a Roma nel Concerto del 23 settembre 2003, invitata dal violinista Uto Ughi, e nel mese di gennaio 2004 a Venezia ed a Roma, con i solisti della Cà d’oro diretti dal M° G. Zampieri. Ha partecipato in Piemonte al Festival della Via Francigena suonando con l’orchestra di Cellomania diretta da J. P. Latil. Si è esibita come solista alla Accademia “Chopin” di Godollo.Budapest (Ungheria), al primo workshop italiano degli strumenti ad arco a Pracatinat (TO) e alla 14^ Convention mondiale Suzuki (Torino) e ha collaborato con l’orchestra da camera della Campania per il “Festival internazionale di Pompei” realizzando un DVD. Diplomata in violoncello, attualmente studia con Luigi Piovano, 1° violoncello 0lita dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia d Roma, con il quale ha seguito diversi Corsi di Perfezionamento: Lanciano, Montesilvano, Roccaraso e nel 2008 a Montepulciano dove ha partecipato all’esecuzione integrale delle sei suites d J. S. Bach.

    Tatiana Malguina -pianoforte-

    Tatiana Malguina ha iniziato giovanissima lo studio del pianoforte. Nel 1989 ha terminato lodevolmente, nella classe della professoressa Galina Bolkhovitinova, il corso di piano del Liceo Musicale di Riazan. Nello stesso anno ha vinto il concorso per l’ammissione al conservatorio statale “L.V.Sobinov” di Saratov nella classe del Maestro Natan Benditsky (alunno di S. Nehaus), sotto la cui guida si laurerà brillantemente nel 1994. Su invito delle autorità di Riazan ha insegnato nella qualità di Konzertmaister nel liceo musicale della città e ha intrapreso una attività concertistica che l’ha portata ad esibirsi in vari centri musicali russi. Nel 1997, accettando l’invito per insegnare pianoforte nel conservatorio di Ponta Delgada ha intrapreso una serie di tournées di concerti in tutto l'arcipelago azzoriano (Museu Carlos Machado di Ponta Delgada, Palácio de Sant’Ana de Ponta Delgada, Teatro Municipal de Ribeira Grande, Casa da Cultura de Santa Cruz, ecc.), in Portogallo continentale (CCB, Teatro Gil Vincente di Coimbra, Biblioteca Joanina, CAE di Figueira da Foz, Palácio Foz di Lisbona, ecc.) e in Italia, ottenendo sempre lusinghieri successi di pubblico e di critica.Nel 2004 è stata invitata dalla "Casa da Cultura" di Coimbra a commemorare il celebre compositore portoghese Carlos Seixas con un concerto-conferenza e nel 2006 ha commemorato l'anniversario mozartiano con un concerto per i "Festivais de Outono" nell'antico Museo di "S. Joana" di Aveiro.È da rilevare la sua intensa collaborazione, in formazioni da camera, con il pianista Rodolfo Rubino, il violinista Grigory Spector e la flautista Alessandra Giura Longo.Ha insegnato nei conservatori di Ponta Delgada, Figueira da Foz, Coimbra, Aveiro e molti dei suoi alunni sono risultati vincitori di concorsi nazionali ed internazionali.

    Rodolfo Rubino -pianoforte-

    Rodolfo Rubino ha iniziato lo studio del pianoforte con suo padre e si è diplomato in Pianoforte con il massimo dei voti e la lode presso il conservatorio "S. Pietro a Majella" di Napoli nella classe della Signora Anna Maria Pennella. Ha poi continuato il suo percorso di studi col Maestro Boris Bekhterev a Bologna. Successivamente, presso l’Accademia di Santa Cecilia di Roma ha conseguito, brillantemente, il diploma del Corso di Perfezionamento Triennale di Pianoforte, tenuto dal Maestro Sergio Perticaroli, del quale ha anche seguito i corsi di perfezionamento al Mozarteum di Salisburgo.Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e si è imposto in diversi concorsi pianistici nazionali ed internazionali (Medaglia d’oro della Regione Calabria, Premio Paulella -Napoli, Trofeo Ernesto Cop - Messina, AMA Calabria -Lamezia Terme, FIDAPA di Catanzaro, "Ennio Porrino"- Cagliari, "Pietro Napoli"- Livorno, Coppa Pianisti d’Italia - Osimo, "S. Rachmaninoff"- Morcone, Premio Europa - S.Marco di Castellabate, "Paolo Denza"-Capri, ecc.). E’ stato definito enfant prodige dalla stampa specializzata, in occasione della trasmissione di una puntata, che lo vedeva giovanissimo protagonista, dello storico programma televisivo di RAI 1 “Voglia di Musica” e ha suonato in tutte le più importanti città italiane e per alcune delle più importanti associazioni musicali. In campo europeo si è presentato al pubblico austriaco, francese, russo e portoghese. In Portogallo, paese in cui ha vissuto diversi anni, ha suonato nel CCB, nel Palácio Foz di Lisbona, nella Casa da Cultura di Coimbra, nella Biblioteca Joanina dell'Università di Coimbra, nel Teatro Gil Vincente di Coimbra, nel Centro Arte e Espectáculo di Figueira da Foz, nel Paço de Maiorca, nel Palacio de Sant'Ana di Ponta Delgada, nel Teatro Municipale di Angra do Eroismo, nella Cedar House de Aorta e in tutte le isole Azzorre). Nel 2002, ospite del Festivais dos Outonos de Aveiro dedicato a Franz Liszt, ha interpretato tutti i Dodici Studi Trascendentali del grande compositore magiaro in unica serata, ottenendo unanimi consensi di pubblico e di critica. Da qualche anno forma con Tatiana Malguina un duo pianistico molto apprezzato. Rodolfo Rubino ha registrato musiche di Chopin e di Liszt per la Rai Radiotelevisione italiana e per Radio Tre. Recentemente ha partecipato alla realizzazione del CD Musicisti Calabresi, prodotto dal Il Quotidiano della Calabria.Già docente di pianoforte e di musica da camera nei conservatori di Sassari, Ponta Delgada, Figueira da Foz, Coimbra ed Aveiro è, da tre anni, titolare della cattedra di Pianoforte Principale presso il Conservatorio "Stanislao Giacomantonio" di Cosenza.

    CONCERTO- Quintetto pf/ archi, 10 maggio 2010.
    Note di sala a cura di Daniela Piraino

     

    J. Brahms  Variazioni su un tema di R. Schumann op.23 per pianoforte a quattro mani
    Queste dieci Variazioni, composte nel 1861, risalgono allo stesso periodo in cui vedono la luce le Variazioni su tema di Händel op. 24, per pianoforte solo.
    Ispirata dal solenne contegno del tema di Robert Schumann, l'intenzione commemorativa di Brahms nei confronti dell’adorato maestro si esprime attraverso pagine di musica di rara bellezza.  Il tema-  una melodia sommessa, intima- è variato ed elaborato con tratti spesso commoventi per profondità e intensità.

    F. Chopin  Notturno in do diesis opera postuma
    Il Notturno in do minore composto nel 1837 non reca numero d’opera. Si caratterizza per l’estrema raffinatezza nell’esposizione della melodia, quasi riflesso del grande fascino che esercitava su Chopin il bel canto italiano, sempre molto apprezzato dal compositore polacco.
    I Notturni sono l’esemplare espressione della personalità e della sensibilità artistica di Chopin: da questi brani emerge la sua indole tipicamente romantica, il suo essere poetico, sognatore e al contempo impulsivo. Da John Field, compositore irlandese nato nell’ultimo ventennio del diciottesimo secolo, Chopin mutua l’idea generale del Notturno: una monodia nettamente cantabile ed ornata, modellata sull’arte dei grandi cantanti italiani, dal carattere dolce, talvolta dolente, accompagnata da ampi arpeggi. La differenza nel comporre è immediatamente evidente rispetto a Field: la fioritura è gestita non già a mò di ornamento, ma diventa parte della melodia, s’immedesima in essa ed è continuamente variata.

    F. Chopin  Polacca op. 53 “Eroica”
    Il brano, composto nel 1842, venne pubblicato a Lipsia nel 1843 e tre anni dopo a Londra. Noto col sottotitolo esplicativo di “Eroica”, l’opera 53 rappresenta il modello più avvincente di polacca. Non a caso è l’opera più eseguita della serie.
    È una pagina di musica veemente e tumultuosa, soprattutto nel marziale episodio centrale scandito dall’ostinato delle veloci ottave di semicrome affidate alla mano sinistra ( in compositore indica “sempre staccato, pianissimo e senza accelerare”) che evoca una trionfale marcia tragica e prepara l’atmosfera al ritorno del maestoso frontespizio d’avvio.

     

    R. Schumann  Quintetto in Mi bemolle maggiore op. 44 per pianoforte e archi
    Con dedica a Clara, fu pubblicato da Breitkopf & Hartel già l'anno successivo alla sua composizione, avvenuta tra il settembre e il novembre del 1842. Il Quintetto in mi bemolle maggiore op. 44, l'unico che riunisca il pianoforte e la classica formazione del quartetto per archi, si erge come un lavoro superbamente riuscito, tanto spontaneo e toccante nell'emozione quanto equilibrato e chiaro nella sua estensione ed articolazione. Clara, dedicataria e prima interprete, lo giudicava a ragione «magnifico, pieno di forza e di freschezza».  
    Il primo movimento è un "Allegro brillante" che presenta un tema colmo di impeto affidato ai cinque strumenti, ed un secondo tema -poeticamente amoroso ed esposto in un “piano”- che si presta a un'espressione in forma di dialogo.

     

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