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    L’ass. Gentile replica a Mazzuca “Sui contratti di quartiere solo menzogne”

     

     

    L’ass. Gentile replica a Mazzuca “Sui contratti di quartiere solo menzogne e falsificazioni”

    26 lug 10 “Quando la demagogia si connota anche della retorica populista, si verificano quelle condizioni che, con la farcitura di falsità e mistificazioni, fanno emergere i reali protagonisti del degrado e del malgoverno della città, i veri nemici di Cosenza, ossia parte dell’attuale maggioranza al governo cittadino”. Inizia così la dura replica dell’ass. regionale ai Lavori pubblici Pino Gentile alla nota del capogruppo del Pd di Cosenza sui finanziamenti alla città dei Bruzi. “A proposito della nota del capogruppo del PD al Comune di Cosenza, -spiega Gentile- secondo il quale la Regione avrebbe abrogato i contratti di quartiere, revocando un finanziamento di 10 Ml alla Città, è necessario ripristinare la verità dei fatti, svelando bugie e nefandezze di una classe politica ormai al lumicino. La Regione ha, allo stato, semplicemente comunicato ai Comuni destinatari dei contributi per i contratti di Quartiere, la necessità di sospendere le procedure di gara, atteso che il mutuo di c.ca 60 MI, a totale carico della Regione Calabria, è stato contratto il 23/12/2008 e per un periodo di utilizzo entro il 30/12/2011, termine entro il quale i Comuni non sarebbero stati in grado di completare le opere, definendo un quadro entro cui si sarebbe verificata una mancanza di copertura finanziaria. Al fine di prevenire tale eventualità la Regione sta predisponendo atti e procedure di proroga sia del mutuo che delle convenzioni ed a tal fine ha chiesto di sospendere le gare. Tuttavia vi è da dire che la responsabilità di tale disdicevole circostanza è esclusivamente del Comune di Cosenza, il quale, ad oggi, non ha ancora completato le procedure nei termini previsti dalla convenzione. La domanda da porsi è: come mai il C. di Q. del Comune di Cosenza non è stato finanziato dal Ministero delle Infrastrutture con i fondi ex Gescal a destinazione specifica, così come è avvenuto nella stessa provincia per Rossano e, parzialmente, per Cassano, obbligando la Regione a contrarre mutuo? Probabilmente il piano non aveva i contenuti minimi previsti per essere finanziato. Ma qui una verità il capogruppo del PD la dice, infatti specifica che il piano è stato “bocciato dalla commissione ministeriale prima e dal TAR dopo”. L’altra domanda da porsi è: in che misura la Città di Cosenza contribuisce a finanziare il C. di Q.? Zero. Non contribuisce affatto, infatti chiede alla Regione di contrarre un mutuo al 100%. E’ ora di finirla con le menzogne e le mistificazioni e smetterla con questa continua giaculatoria che vede questa Città, dall’illustre passato, ormai ridotta alla stregua di un elemosiniere che sbraita solo per mascherare la propria incapacità nel programmare veri processi di sviluppo urbano. Riteniamo sia diritto-dovere del nuovo governo regionale verificare la correttezza delle procedure e dei programmi, i quali, molte volte, rappresentano scatole vuote nate per scopi clientelari o per tutelare interessi particolari”.

     

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