Giovani Diabetici a Gangemi: gravi difficoltà per piccoli diabetici all’Annunziata - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Giovani Diabetici a Gangemi: gravi difficoltà per piccoli diabetici all’Annunziata

15 lug 10 Elvira Maddaloni, presidente dell’Associazione Giovani Diabetici di Cosenza, ha inviato una lettera al neo commissario dell’azienda ospedaliera di Cosenza Paolo Maria Gangemi per informarlo delle gravi difficoltà che devono affrontare i bambini affetti da patologia diabetica in cura presso il reparto di pediatria dell’ospedale dell’Annunziata. "Nonostante i grandi sforzi di medici, infermieri ed ausiliari, i bambini affetti da diabete e le loro famiglie – scrive la Maddaloni - non ricevono assistenza adeguata sia per la mancanza di personale che per carenze di tipo strutturali. Sono circa 150 i pazienti, provenienti da tutta la provincia, che si rivolgono a questo reparto, nel quale però opera un solo medico preposto alla cura del diabete, ma che ha anche la responsabilità di gestire il pronto soccorso pediatrico ed i pazienti affetti da altre patologie. Inoltre sono stati sospesi gli ambulatori della specialistica pediatrica. La conseguenza è che non si può più accedere al servizio day hospital che consentiva ai piccoli pazienti diabetici di effettuare i controlli periodici cui devono sottoporsi per evitare complicanze future. In tali condizioni le famiglie che si recano in reparto per le cosiddette operazioni di aggiornamento del diario glicemico, per verificare l’andamento dei valori glicemici nel sangue, si trovano in difficoltà poiché il personale è spesso impegnato in situazioni di emergenza. Inoltre devo segnalarle che, nonostante l’ospedale disponga di un lettore di emoglobina di ultima generazione, dono questo dell’Associazione Giovani Diabetici di Cosenza, che consente il prelievo del sangue senza traumi per i bambini, lo stesso da tempo non viene utilizzato per mancanza di strisce reattive, del cui acquisto, una spesa assolutamente irrisoria rispetto a quelle quotidianamente affrontate dall’Azienda ospedaliera, nessuno si preoccupa. Lei sicuramente conosce i benefici della prevenzione, sia in termini di risparmio economico che a livello di ricaduta sulla comunità. E la nostra associazione lavora per la prevenzione del diabete, vera e propria piaga sociale ancora troppo sottovalutata. Per questo – conclude la Maddaloni – auspichiamo di poterla incontrare all’indomani del suo insediamento per concordare una efficace sinergia tra l’Associazione e l’istituzione da lei guidata, che peraltro è già stata avviata con i medici ospedalieri che ringrazio sempre per la professionalità e sensibilità con cui partecipano alle nostre iniziative".