Vecchioni (Confagri) "Agricoltura una priorità" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Vecchioni (Confagri) "Agricoltura una priorità"

16 giu 10 “La manovra economica varata dal Governo dovrà considerare la priorità costituita dal settore agricolo, che attraversa la sua più pesante crisi dal dopoguerra”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, nel suo intervento al convegno a Cosenza sul tema “Il valore economico e sociale dell’impresa agricola”, organizzato da Confagricoltura Calabria. Secondo Vecchioni, “ridurre i costi è essenziale e su questo capitolo il ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan, ha ben chiara l’esigenza di erogare i fondi per la bieticoltura e le risorse per stabilizzare le agevolazioni previdenziali alle aree montane e svantaggiate, che scadono a luglio. E serve anche l’impegno a Bruxelles per risolvere la questione dell’ammissibilità dell’agevolazione per il gasolio utilizzato nelle serre, così come per far andare in porto la vertenza che può sbloccare il regime di aiuto per i tabacchicoltori già da quest’anno”. Vecchioni ha sottolineato anche “la necessità di ridurre e semplificare in maniera drastica i troppi adempimenti burocratici che gravano sull’agricoltura vanno ridotti, partendo da quelli relativi alla gestione degli occupati, alle normative ambientali, sino ai controlli sulla qualità dei prodotti, che possono essere limitati all’essenziale, evitando quelli non espressamente richiesti da Bruxelles, e ricorrendo per quanto possibile alle autocertificazioni, come già è stato fatto in Francia. In ogni impresa agricola si devono spendere 110 giornate di lavoro all’anno per smaltire pratiche ed adempimenti burocratici. È prima di tutto una questione di competitività considerato che in Italia, nel 2009, il reddito per addetto in agricoltura è calato, rispetto all’anno precedente, del 21% circa e, nell’ultimo decennio, le imprese agricole registrate presso le Camere di Commercio sono diminuite del 20%, ovvero da oltre un milione a circa 840 mila. Una situazione emblematica della difficoltà che vive da alcuni anni tutta l’agricoltura italiana”.