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    Truffe alle assicurazioni, la Polstrada arresta tre avvocati a Cosenza

     

     

    Truffe alle assicurazioni, la Polstrada arresta tre avvocati a Cosenza

    13 dic 10 Personale della Polizia di Stato della Sezione della Stradale di Cosenza, - ad esito di complesse indagini - nelle prime ore di oggi , ha rintracciato e tratto in arresto tre avvocati del Foro di Cosenza, per associazione per delinquere, corruzione, truffa ed evasione fiscale. Si tratta dell'avv. G.M, 69 anni, agli arresti in carceredella figlia di 34 anni, ai domiciliari e della collaboratrice C.R., 43 anni, ai domiciliari. L'operazione e' stata denominata "Number One" e si e' occupata delle truffe alle compagnie di assicurazioni. L'operazione di oggi segue quelle denominate "All Included" ed "Ippocrate", che hanno coinvolto anche diversi medici del cosentino.L'operazione e' stata denominata "Number One" perché G.M. si vantava, secondo quanto sarebbe stato intercettato, di essere il miglior avvocato al mondo.

    Secondo quanto riferito in conferenza stampa dal comandante provinciale della Polstrada, Antonio Provenzano, e dall'ispettore Catello Cozza, oggi in pensione ma che aveva iniziato questa indagine, lo studio legale si occupava principalmente di truffe assicurative, avendo ideato un perfetto sistema di reperimento di falsi testimoni. Nell'inchiesta, condotta dal pubblico ministero Giuseppe Cozzolino, sono indagate altre 37 persone, tra cui molti medici. Enorme il numero di intercettazioni che sono state realizzate e che comproverebbero senza dubbi le azioni dei tre avvocati. "Le truffe assicurative perpetrate nel cosentino le pagano gli automobilisti", e' stato precisato dagli inquirenti nel corso dell'incontro con i giornalisti, considerato che le polizze nel comprensorio registrano aumenti anche del 10%.

     

    Gli avvocati arrestati dalla Polizia stradale nell'operazione ''Number One'' operavano per far ottenere falsi rimborsi ai loro assistiti dalle assicurazioni nelle pratiche di incidenti stradali. Riuscivano, facendo procurare ai clienti falsa documentazione, ad alterare il giudizio del tribunale. In una delle intercettazioni si sente infatti un legale che dice ''io il bianco lo faccio diventare nero e il nero lo faccio diventare bianco'' e ''il giusto lo faccio diventare ingiusto e l'ingiusto lo faccio diventare giusto'', palesando secondo gli investigatori la capacita' di alterare la realta' e trarre in inganno l'organo giudicante. Uno degli avvocati coinvolti nell'inchiesta e' dello studio legale di Cosenza. Secondo l'accusa, i legali (che agivano in collegamento tra di loro) istruivano i clienti sulla sintomatologia da riferire per ottenere i certificati medici ''giusti'' e addestravano i testimoni nelle deposizioni in tribunale. Sono migliaia, riferiscono gli investigatori, i casi riscontrati. Incameravano inoltre proventi non registrati, realizzando cosi' profitti che si sottraevano all'imposizione fiscale, per cui e' stata contestata anche l'evasione.

    E' stato trovato un vero e proprio arsenale di armi questa mattina durante le perquisizioni eseguite dalla Polizia stradale durante l'operazione 'Number One', che ha portato all'arresto di tre avvocati cosentini. Si tratta di 11 fucili e 40 pistole, sulla cui detenzione pero' gli investigatori mantengono ancora riserbo. Sono in corso accertamenti per verificare se sono tutte regolari.

    Nelle dispobibilita' dei legale sono state trovate ingentissime somme di denaro in contanti. Le armi sequestrate, per precauzione, risulterebbero invece legalmente detenute. Tra queste un Whinchester d'oro, realizzato solo in tre esemplari al mondo per le celebrazioni dei 100 anni della storica fabbrica americana. Ma c'e' anche una pistola d'oro e numerose armi rarissime. In totale si tratta di 11 fucili e 40 pistole, sulla cui detenzione pero' gli investigatori mantengono ancora riserbo. Sono in corso accertamenti per verificare se sono tutte regolari. Lo studio legale non e' stato sequestrato.

    Parte dell'arsenale

     

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