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    25 aprile: Cosenza dedica una piazza ai Partigiani. Iniziative e dichiarazioni in Calabria

     

     

    25 aprile: Cosenza dedica una piazza ai Partigiani. Iniziative e dichiarazioni

    25 apr 10 «Vogliamo ricordare e riaffermare per l’oggi e per il futuro i valori che hanno portato alla liberazione del nostro Paese e che sono stati trascritti nella Costituzione», ha detto il Sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, prima di scoprire la targa che denomina “Largo dei Partigiani” l’area di fronte al Palazzo Arnone. Nel 65° anniversario della Liberazione, molte persone hanno partecipato alla cerimonia con la quale l’Amministrazione Comunale di Cosenza ha dato corso alla delibera della Giunta in cui, su proposta dell’Assessore alla Toponomastica Damiano Covelli e con l’immediata condivisione dell’intero esecutivo municipale, è stato deciso di ricordare coloro che diedero la vita per la libertà del nostro Paese, tra cui molti cosentini, calabresi e meridionali. Insieme alla Giunta e a diversi Consiglieri Comunali, al Capo di Gabinetto del Prefetto Dott. Osvaldo Caccuri, erano presenti il Segretario Nazionale dell’ANPI Sen. Umberto Carpi, la Segretaria nazionale confederale della CGIL Susanna Camusso, il Segretario regionale Sergio Genco, in città per prendere parte ad un dibattito organizzato dall’ANPI e dalla CGIL. Prendendo la parola, l’Assessore Covelli ha ricordato il valore della giornata del 25 aprile, sottolineando come il progetto toponomastico “Consentia” che l’Amministrazione Comunale sta via via realizzando abbia lo scopo di mantenere viva la memoria e l’identità della città. Non poteva perciò mancare il ricordo dei martiri della guerra di liberazione. «Ci riconosciamo – ha detto ancora Covelli – nelle parole del Presidente Napolitano che ha legato la festa della Liberazione all’Unità del Paese e rivendichiamo, al contrario del Presidente della Provincia di Salerno, la tradizione di democrazia, solidarietà e partecipazione che caratterizza la nostra città, una tradizione che questa Amministrazione Comunale intende richiamare e tutelare. È stato invitato al microfono il Segretario Nazionale dell’ANPI, Sen. Umberto Carpi, il quale ha evidenziato come le conquiste fondamentali della libertà e della democrazia che il 25 aprile vengono ricordate debbano essere «quotidianamente riconquistate e non possano essere date per scontate, perché ogni giorno sono messe a rischio. La Resistenza non fu una guerra civile –, ha poi affermato con forza –, ma un elemento di unificazione tra gli italiani che si è tradotto nella Carta Costituzionale. Dobbiamo contrastare le interpretazioni riduttive e negative della Resistenza, come quella del Presidente della Provincia di Salerno, per preservare i valori della Costituzione e ringraziamo l’Amministrazione Comunale di Cosenza perché dà oggi a tutto il Paese un bel segnale in questa direzione».

    Anche la Segretaria nazionale della CGIL Susanno Camusso ha volentieri accettato di portare il proprio saluto. «Le parole libertà, democrazia, Costituzione, unità del Paese – ha detto – sono legate da un filo che ci è stato consegnato dalla Resistenza. Ad esse si unisce la parola lavoro, che la Carta Costituzionale pone a fondamento della Repubblica per sottolineare che il contributo di ognuno è condizione per conservare la libertà e la democrazia. Perciò il lavoro va difeso. È importante, dunque, riprendere il filo della memoria e la decisione dell’Amministrazione Comunale di Cosenza è una decisione felice – ha concluso Susanna Camusso – perché spingerà chiunque passerà di qui a domandarsi il perché di un luogo intitolato ai Partigiani». «Abbiamo scelto questo posto – ha detto il Sindaco Perugini, ringraziando tutti presenti per la loro partecipazione – perché è suggestivo è molto frequentato: c’è la cultura rappresentata da Palazzo Arnone, sede della Soprintendenza, c’è una scuola superiore, tanta gente potrà vedere la targa e ricordare i Partigiani. Dobbiamo chiederci tutti – ha proseguito Perugini – se ancora oggi noi riusciamo a far capire, soprattutto ai più giovani, che i valori della libertà e della democrazia tradotti della Costituzione rappresentato la testimonianza del valore della persona e dei suoi diritti fondamentali, una testimonianza che dobbiamo incarnare nella quotidianità delle azioni e degli impegni di ciascuno di noi. Ringrazio, dunque, l’Assessore Covelli e tutta la Giunta per la prontezza nel proporre e deliberare l’intitolazione di questo “largo”. C’è una storia – ha proseguito il Sindaco – che la nostra città deve ricordare e che ci deve servire per costruire il futuro su basi solide. Siamo grati, perciò, al Presidente Napolitano perché nel suo intervento ha indicato un percorso lungo il quale il nostro Paese potrà crescere e guardare avanti con fiducia». Sulle note dell’inno nazionale, eseguito dalla banda della Provincia di Cosenza, il Sindaco ha levato il drappo che ricopriva la targa di “Largo dei Partigiani”. La cerimonia si è conclusa mentre la banda suonava “Bella ciao”. Subito dopo, il Sindaco Perugini si è recato, insieme a tutti i presenti, in Via Bendicenti dove – per iniziativa della CGIL e dell’ANPI – è stata deposta una corona in ricordo di Donato Bendicenti, Martire delle Fosse Ardeatine. A questo gesto ha fatto seguito il dibattito su “25 aprile: ancora Resistenza. Con la Costtizuione per la Democrazia, il Lavoro, i Diritti, la Libertà” nella sede dell’Auser.

    Mario OliverioOliverio “Una giornata importante”: “Quella odierna è una giornata importante perché ripropone valori ed ideali di cui una società che vuole essere veramente libera e democratica ha continuamente bisogno di ricordare”. E’ quanto ha affermato il presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, impossibilitato ad intervenire alla manifestazione in programma nel pomeriggio di oggi a Ferramonti di Tarsia, commentando il significato del 25 Aprile. “Questa data – prosegue Oliverio- rappresenta l’inizio del nostro riscatto. E’ la storia di uomini e donne amanti della libertà, assetati di giustizia, bisognosi di democrazia che, rischiando la propria vita, hanno lottato per noi, per la dignità di un popolo. Cattolici, anarchici, socialisti, comunisti, monarchici, azionisti, ecc., si sono uniti per raggiungere un medesimo obiettivo: la riappropriazione di uno Stato da parte di un popolo”. “In questi giorni –continua il Presidente della Provincia di Cosenza- abbiamo assistito a dichiarazioni farneticanti in merito a questa ricorrenza. C’è stato addirittura chi, come il Presidente della Provincia di Salerno, che nei manifesti per l’anniversario del 25 aprile ha cancellato la parola “Resistenza” e il concetto sacrosanto di “lotta di liberazione dall’occupazione nazifascista”. Questi tentativi di revisionismo devono preoccuparci e spingerci a vigilare contro ogni tentativo di falsare la storia, dividere il Paese e creare contrapposizioni pericolose e laceranti”. “Ha ragione –conclude Oliverio- il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: il 25 aprile non è solo Festa della Liberazione: è Festa della riunificazione d'Italia, una storica giornata di riscatto nazionale, al di là di ogni caratterizzazione di parte e 'le condizioni sono ormai mature per sbarazzare il campo dalle divisioni e incomprensioni a lungo protrattesi sulla scelta e sul valore della Resistenza, per ritrovarci in una comune consapevolezza storica della sua eredità più condivisa e duratura''.

    Carlo GuccioneGuccione a Ferramonti. Il Segretario regionale del Pd, on. Carlo Guccione, ha festeggiato la Festa della Liberazione a Ferramonti di Tarsia dove la Fondazione Museo Internazionale della Memoria “Ferramonti di Tarsia” ha organizzato la giornata “Il 25 aprile a Ferramonti, l'Impegno della memoria” - Ricordare sempre... Ripetere mai!. L’iniziativa, realizzata con la collaborazione della Provincia di Cosenza e del Comune di Tarsia, ha avuto inizio alle ore 16 con la deposizione della corona al monumento dedicato agli ex internati. Subito dopo è stato proiettato un video curato dal Prof. Francesco Folino, sul tema: “Gli Antifascisti di Ferramonti”, Dopo i saluti del Sindaco di Tarsia, Antonio Scaglione e dell’On. Umberto Carpi, ex partigiano, sono seguite una serie di riflessioni sulla Giornata con gli interventi di Francesco Panebianco, presidente della Fondazione Museo della Memoria “Ferramonti di Tarsia”, dell' On. Costantino Fittante; dello storico Francesco Folino; del Segretario Regionale del Pd, On. Carlo Guccione; del sindaco di Lamezia, Gianni Speranza. L’incontro è stato preceduto dall’esibizione del Gruppo degli Organetti del Maestro Biagio Leporace, mentre per tutta la giornata è stato possibile visitare il Museo della Memoria e la Mostra sull’antifascismo. “Quest’anno –ha detto, tra l’altro, Guccione nel corso del suo intervento- ci ritroviamo qui, a Ferramonti di Tarsia, per riaffermare il grande valore della memoria, della libertà e della solidarietà umana. Questo luogo rappresenta, infatti, il luogo della memoria per eccellenza, dove rimane immutato e solenne il senso della storia che non deve essere mai dimenticata o accantonata. Non si possono dimenticare né, tanto meno, cercare di offuscare, così come è avvenuto in questi giorni in alcuni comuni del nostro Paese, i valori del 25 Aprile che sono valori scritti nella nostra Costituzione e della Resistenza, che rappresentano un patto tra uomini e donne di idee e convincimenti anche profondamente diversi tra loro, che li vide uniti dall’idea di disegnare un futuro comune e libero per tutti. A noi spetta il compito che questi valori abbiano sempre più visibilità e, soprattutto, che vengano trasmessi alle nuove generazioni per riattualizzarli e riproporli in una società come la nostra che ne ha sempre maggiore bisogno”.

    Giovani Udc “25 aprile per ripartire”. 'Si riparta anche dal 25 Aprile, e da cio' che questa data rappresenta per la storia dell'Italia Democratica, per ricondurre la politica al centro delle discussioni e del confronto e, soprattutto, per riappropriarci di un clima di fiducia e di conciliazione di cui la Nazione, e gli italiani, hanno bisogno''. E' quanto sostengono, in una nota, i Giovani Udc della Calabria che ''sottoscrivono, con convinzione, l'appello che il segretario del partito, Lorenzo Cesa, rivolto, in occasione del 65ø Anniversario della Liberazione d'Italia, al mondo politico ed istituzionale''. ''Rivolgiamo, quindi, - affermano i Giovani Udc - un appello al mondo politico e istituzionale: bisogna ricucire il rapporto tra l'Italia e gli italiani. E' l'unico modo per dimostrare ai nostri cittadini che la politica e' attenta alle loro esigenze reali. Solo partendo da ricorrenze come quella del 25 Aprile e lavorando con autentico spirito di conciliazione nazionale si possono superare i gravi problemi che affliggono l'Italia. Un monito essenziale e basilare affinche', come giustamente sottolineato anche dal nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, 'l'unita' nazionale sia un punto di forza e leva essenziale, attorno alla quale costruire un grande sforzo collettivo, una comune assunzione di responsabilita' per uscire dalla spirale di contrapposizioni indiscriminate che blocca il riconoscimento di temi e impegni di piu' alto interesse nazionale'''. Secondo i Giovani dell'Udc Calabria ''urge, dunque, un'assunzione di responsabilita'. E serve dare una scossa e ripartire da quei Valori e da quegli Ideali che hanno fatto 'Grande' questa Nazione. In tutto cio', un ruolo fondamentale puo' e deve essere svolto dai giovani, senza distinzioni partitiche o di appartenenza politica. Le ragazze ed i ragazzi italiani devono pretendere, dalle istituzioni tutte, un impegno serio e costante allo scopo di ristabilire un clima di sereno e pacato confronto, nel solo interesse dello sviluppo del Paese''.

    Le iniziative della CGIL. L’intitolazione di Largo dei Partigiani dello spazio antistante a Palazzo Arnone e la consegna della bandiera del dopoguerra dell’Associazione partigiani di Cosenza, guidata all’epoca da Umberto Macchione, alla rinata Anpi provinciale sono stati i momenti più emozionanti delle celebrazioni del 25 aprile organizzate su iniziativa della Cgil di Cosenza, dello Spi Cgil di Cosenza e dell’Anpi provinciale. Un 25 aprile ricco di appuntamenti iniziato con una “pedalata della resistenza” e la deposizione di una corona di alloro sul ponte Mario Martire e in via Bendicenti, per ricordare il sacrificio dei due antifascisti cosentini. Una Festa della liberazione proseguita con l’intitolazione di Largo dei Partigiani e con il convegno sul tema “Con la Costituzione, per la democrazia, il lavoro, i diritti, la libertà”. E conclusa con canti e balli nel centro polifunzionale Auser del centro storico. La manifestazione è stata arricchita dalla presenza della Banda della Provincia diretta dal Maestro Luigi Guglielmelli e dalla raccolta di firme da parte del comitato per l’acqua pubblica. “Erano moltissimi anni che a Cosenza non si ricordava la liberazione e la grande partecipazione di oggi dimostra che la nostra gente vuole difendere e tramandare i valori dei padri fondatori della Repubblica e della Costituzione” ha detto Giovanni Donato, segretario della Cgil cosentina, consegnando la storica bandiera dell’Anpi nella mani di Giuseppe Pierino che è tra i promotori della ricostituita Associazione nazionale partigiani d’Italia della provincia bruzia. “La nostra associazione deve essere in grado di parlare con i giovani, di entrare nelle scuole, per creare una forte coscienza democratica tra le nuove generazioni” ha aggiunto Pierino. Il sindaco di Cosenza Salvatore Perugini e l’assessore alla Toponomastica Damiano Covelli, dal canto loro, hanno spiegato le ragioni che hanno spinto l’amministrazione a intitolare uno spazio ai Partigiani. “Creare dei luoghi della memoria è importante – ha detto Perugini -. E lo è a maggior ragione se servono a ricordare i valori della resistenza”. Secondo Umberto Carpi, dirigente dell’Anpi nazionale, “le conquiste di libertà e democrazia legate al 25 aprile sono state fondamentali, ma vanno riconquistate ogni giorno perché sono costantemente a rischio”. “C’è un filo che unisce libertà, democrazia, Costituzione e unità nazionale, un filo tessuto dai partigiani – ha sostenuto Susanna Camusso, segretaria nazionale della Cgil -. A questi valori il nostro sindacato lega anche il lavoro, diritto riconosciuto dalla Costituzione e condizione essenziale di libertà e democrazia reali”.

     

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