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    Una piccola ape furibonda: Giovanni Nuti canta Alda Merini

     

     

    Una piccola ape furibonda: Giovanni Nuti canta Alda Merini

    16 lug 10 Un'estate torrida e notti senza vento: era il solstizio d'estate, solo pochi giorni fa, e Giovanni Nuti usciva col suo ultimo lavoro "Una piccola ape furibonda", un prezioso disco che contiene 11 brani, scritti da Alda Merini e musicati dal Maestro Nuti: 8 testi sono poesie inedite dettate dalla grande Poetessa, scomparsa lo scorso 1 novembre, a colui al quale, nella sua ultima telefonata disse:"Ricordati che sei stato la mia Musica". Un sodalizio artistico ed umano che ha legato i due artisti per tredici anni e che ha visto Giovanni Nuti consacrare la sua musica esclusivamente alla poesia di Alda Merini: del 2005 è il Poema della Croce, il 2007 è la volta di Rasoi di Seta. Una piccola ape furibonda è un disco di grande valore, fortemente voluto dalla poetessa: così Alda Merini soleva definirsi e così ama ricordarla Giovanni Nuti, che con un sorriso genuino e con parole d'amore per la poetessa dice:"Rideva molto di sè stessa, di tutto quanto; aveva una grande ironia, l'ironia della poesia che aiuta a ribaltare la realtà, anche quella più dura e a trasfigurarla. Lei aveva questa grande capacità di trasformare la realtà con la poesia". Se gli si chiede di parlare del suo primo incontro con Alda Merini, Giovanni Nuti si abbandona al ricordo: "Il nostro incontro è stato, tra virgolette, straordinario, magico, di quegli incontri che capitano una volta, perchè sono veramente irripetibili. Entrai in una libreria e guardavo i libri, ne aprii a caso uno, c'era I sandali. Appena lessi questa poesia di Alda Merini, rimasi folgorato e sentii dentro di me un qualcosa di veramente speciale, un richiamo: non mi era mai successo; ho proprio sentito un'urgenza di andare a casa, mettermi al pianoforte e musicare questa poesia. I termini usati da Alda Merini in questa poesia hanno fatto da cassa di risonanza dentro di me e ho capito come il poeta riesca a non avere censure, a non avere nessun blocco e questo mi fece capire che dovevo conoscere l'autore. Una volta musicata, le scrissi una lettera e lei mi telefonò lasciandomi un messaggio in segreteria, di notte...in cui mi diceva di andarla a trovare: da lì è nata la nostra collaborazione, che poi Alda ha definito Matrimonio Artistico." Comunicazione tra due esseri umani che si nutrono d'arte dunque, che comunicano attraverso la "fonte creativa", unico linguaggio di verità che ad entrambi appartiene; la morte di Alda Merini non ha separato il loro sentire l'arte. A Giovanni Nuti piace ricordarla quando le chiedeva di uscire e si incantavano dinanzi alle vetrine dei negozi di giocattoli. E giocattoli regalava Alda a Giovanni, poichè lei amava essere la poetessa della Gioia, non del dolore, che lei aveva conosciuto e persino gustato, come amava sottolineare.  E il musicista ricorda le sue risate: nell'album ci sono appunto poesie molto ironiche, come Il gas o Il depresso, nelle quali guarda con gli occhi dell'ironia e dell'autoironia anche a drammi particolarmente incisivi nella vita quotidiana. L'album si apre con la canzone che da il titolo all'intero cd: Una piccola ape furibonda, che è un florilegio di aforismi di Alda Merini, messi insieme e cantati al ritmo di una musica travolgente, da tormentone estivo; come ritmo ritroviamo nella canzone Il gas. E il gas, tolto ad Alda Merini, diventa metafora della mancanza e del delirio, dell'attaccamento alla vita, nonostante tutto. E non c'è tristezza, ma movimento, groviglio e vorticoso moto di parole e note.  Si passa poi alle grandi liriche in cui a dominare è l'"Amore irripetibile", nelle sue forme più varie: si va da Paura dei tuoi occhi a Mare e terra, fino A mio figlio e ad Amore irripetibile, appunto. Un disco da ascoltare, che scarnifica, colpisce, fa tremare, ma allo stesso tempo fa guarire. E' partito il tour estivo di Giovanni Nuti: il prossimo 31 luglio sarà a Porto Cervo (Olbia) con il recital Una piccola ape furibonda, accompagnato da Lucia Bosè, con la regia di Marco Rampoldi. Auspichiamo naturalmente in date in Calabria, che al momento non sono ancora in programma.  Sono inoltre nati su facebook ben 18 gruppi “Giovanni Nuti Alda Merini: Una piccola ape furibonda”, tra cui anche il gruppo Calabria, che hanno come scopo proprio il sostegno e la diffusione dell'arte di questi due artisti. Siamo in una terra, la Calabria, che è terra d'amore e di poesia per eccellenza, troppo spesso dimenticata, altrettanto spesso bistrattata, che uccide i sogni di figli che sono costretti ad andar via pur volendo rimanere. Proprio a questa terra allora è da indirizzare la Poesia, affinchè non sia il disincanto a farla da padrone, ma il Sogno e la Speranza, il Coraggio di credere ancora che la Calabria possa risorgere. Chiedo a Giovanni Nuti un pensiero sul nostro Sud: “Ho avuto l’occasione di visitare più volte la vostra bellissima terra: l’ultima volta insieme a Milva per un concerto a Reggio Calabria in riva al vostro splendido e risonante mare. Ho potuto apprezzare il senso antico di ospitalità della gente di Calabria, la sensibilità e competenza delle vostre giovani menti e dei vostri giovani cuori. I tempi grami e cupi non ci devono far dimenticare che, oltre alle difficoltà e alle necessità materiali, esiste anche un’insopprimibile “fame” di bellezza, onestà e civiltà che nessuno ci può togliere. La Calabria è ricchissima di storia ed energie spirituali. I suoi giovani soprattutto non devono dimenticare che nella cultura c’è sempre possibilità di speranza e di riscatto”. Non ci sono parole migliori di auspicio e di fede nel riscatto di tutti i nostri figli. (Francesca Aurelio)

     

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