Baglioni jr in concerto il 15 agosto a Gerace - Nuova Cosenza Quotidiano Digitale

Baglioni jr in concerto il 15 agosto a Gerace

14 lug 10 ''L'ispirazione non sai mai quando arriva o perche'. A volte semplicemente una frase musicale si mette nelle tue mani e vuoi andare a vedere dove ti porta''. Ha solo 28 anni, ma parla e suona come un chitarrista d'annata, Giovanni Baglioni, un cognome importante e un talento prezioso, che da domani sara' impegnato in 'Un tour differente', dodici tappe per dodici borghi storici d'Italia, con partenza da Asolo (Treviso) e con appuntamenti anche a Fagagna (Udine), dopodomani, il 15 agosto a Gerace (Reggio Calabria), il 3 settembre a Castel Gandolfo (Roma) fino alla chiusura il 18 settembre a Castellabate (Salerno). ''In realta' io dentro sono vecchio, ho almeno 75 anni'', scherza Baglioni junior al concerto-stampa organizzato nell'agenzia pubblicitaria McCann Ericksson, a poche ore da un altro concerto, questa volta come ospite di Mario Biondi alla cavea dell'Auditorium Parco della Musica. Solo sul palco con la sua Martin J-41 Special, i capelli biondi raccolti sulla nuca, Giovanni Baglioni offre un assaggio di quello che sara' il suo tour: un mix di cover dei suoi ''maestri'', il chitarrista finger styl australiano Tommy Emmanuel (''grazie a lui ho scoperto le risorse che puo' offrire una chitarra sola'', dice) e Michael Edges (''mio punto di riferimento tecnico''). Ma soprattutto i brani da lui composti e raccolti nel 2009 nel suo primo album 'Anima meccanica', che spaziando tra tecniche raffinate come il tapping, accordi artificiali e l'uso della mano sinistra, condisce di aneddoti personali, le uniche parole che ascoltiamo nel suo concerto. ''Alla base di ogni brano - spiega - ci deve essere una storia o una sensazione. A volte quando ho finito di suonare e' quasi una liberazione, non di un peso ma da un impegno''. Scorrono cosi' la ballata dai ritmi indiani 'Toro seduto', la travagliata 'Insonne', l'energica 'Get up', la romantica 'Quando cade una stella'. ''Devi suonare prima di tutto per te stesso - prosegue - i concerti non si fanno per sport, ovviamente. Ma se cominci pensando al pubblico, secondo rischi di perdere un po' l'anima''. Dopo il tour, promosso da Bcc nell'ambito di una serie di progetti dedicati ai giovani, Baglioni pensa ad un secondo album, si vede in una carriera da solista, ma tornera' anche a studiare in un seminario del chitarrista francese Pierre Bensusan. Inevitabile, in ultima battuta, una domanda su suo padre Claudio Baglioni e su quel cognome tanto ingombrante nel mondo della musica. ''All'origine era piu' difficoltoso - risponde -. Sentivo che quel cognome oscurava la mia identita', ma perche' in realta' ancora non ne avevo davvero una. Adesso va molto meglio, perche' mi sento io piu' delineato''