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      Tragedia della funivia, una famiglia di Diamante tra le 14 vittime

       

       

      Tragedia della funivia, una famiglia di Diamante tra le 14 vittime

      23 mag 21 C'era anche una famiglia cosentina di Diamante tra le 14 vittime nella tragedia della funivia di Mottarone che ha distrutto, in pratica, cinque famiglie. Si tratta di una coppia redidente a Diamante, lui Shahaisavandi Mohammadreza, nato in Iran il 25 agosto 1998, residente a Diamante (Cosenza) e lei Serena Cosentino, nata a Belvedere Marittimo (Cosenza) il 4 maggio del 1994 e residente a Diamante (Cosenza). Le altre famiglie due sono residenti in Lombardia e una in Emilia Romagna. In particolare, una famiglia residente a Pavia era di origini israeliane. A seguire l'elenco di 12 delle 14 vittime: Biran Amit, nato in Israele il 2 febbraio 1991 e residente a Pavia; Peleg Tal, nata in Israele il 13 agosto 1994 e residente a Pavia; Biran Tom, nato a Pavia il 16 marzo 2019 e residente a Pavia; Cohen Konisky Barbara, nata in Israele l' 11 febbraio del 1950; Cohen Itshak, nato in Israele il 17 novembre 1939; Shahaisavandi Mohammadreza, nato in Iran il 25 agosto 1998, residente a Diamante (Cosenza); Cosentino Serena, nata a Belvedere Marittimo (Cosenza) il 4 maggio del 1994 e residente a Diamante (Cosenza); Malnati Silvia, nata a Varese il 7 luglio del 1994, residente a Varese; Merlo Alessandro, nato a Varese il 13 aprile del 1992, residente a Varese; Zorloni Vittorio nato a Seregno, Milano, l'8 settembre del 1966, residente a Vedano Olona (Varese); Gasparro Angelo Vito, nato a Bari il 24 aprile 1976, residente a Castel San Giovanni (Piacenza); Pistolato Roberta, nata a Bari il 23 maggio del 1981, residente a Castel San Giovanni (Piacenza). C’è poi un bambino di 9 anni, di cui non sono ancora state rese note le generalità, deceduto in un secondo tempo in ospedale.

      Serena Cosentino, la ragazza di 27 anni, di Diamante, morta nell'incidente della funivia Stresa-Mottarone, da alcuni mesi si era trasferita a Verbania dove aveva vinto un concorso come borsista di ricerca al Cnr Istituto di Ricerca sulle Acque prendendo servizio il 15 marzo. In precedenza aveva studiato alla Sapienza di Roma. Nell'incidente è morto anche il fidanzato Mohammadreza Shahaisavandi (23), iraniano. Anche lui risulta residente a Diamante, ma viveva a Roma dove studiava. Il ragazzo era andato a trovare la fidanza a Verbania e insieme erano andati a fare una gita sul Mottarone. Serena aveva compiuto gli anni il 4 maggio.

      Erano andati a trascorrere una domenica spensierata approfittando dell'allentamento delle restrizioni per il Covid e della domenica che doveva essere della ripartenza ed hanno trovato una morte assurda, precipitati al suolo dentro la cabina della funivia Stresa-Mottarone. Serena Cosentino, di 27 anni, ed il fidanzato Mohammadreza Shahaisavandi (23), iraniano, erano residenti a Diamante, una conosciuta località sul Tirreno Cosentino, ma entrambi vivevano fuori dalla Calabria. Lei da alcuni anni si era trasferita, prima a Roma all'Università e poi, recentemente, a Verbania. Dal 15 marzo scorso faceva la borsista di ricerca al Cnr - Istituto di Ricerca sulle Acque nella località piemontese. Probabilmente il coronamento di un sogno dopo gli studi alla Sapienza di Roma. Soltanto poche settimane fa aveva festeggiato il compleanno. Era nata il 4 maggio. Anche lui era uno studente e frequentava l'università a Roma e nella Capitale lavorava anche in un bar per pagarsi gli studi. Mohammadreza era andato a Verbania a trovare la fidanzata ed insieme hanno deciso di andare ad ammirare uno dei panorami più belli al mondo trovando la morte con un'escursione sul monte che si affaccia sui laghi Maggiore e d'Orta. Appena la notizia della tragedia si è diffusa, su Diamante è sceso lo sgomento ed il dolore. Il sindaco Ernesto Magorno si è subito recato a casa della ragazza a cercare di portare conforto alla famiglia. Il padre fa il tecnico delle televisioni e la madre è casalinga. Serena aveva un fratello e due sorelle gemelle. Mohammadreza era da solo in Italia, o almeno non risulta alcun parente conosciuto. Da quello che risulta, la madre e una sorella vivono in Iran. I carabinieri stanno cercando di rintracciarle per comunicare loro la terribile notizia. "A nome di tutta l'Amministrazione Comunale e dell'intera comunità - ha detto il sindaco - ci stringiamo, sconvolti da quanto accaduto, al dolore delle famiglie che immaginiamo, in questi momenti, devastate da un dolore inenarrabile". Magorno si è anche attivato per essere vicino ai familiari nei contatti con le autorità di Stresa, dove si è verificata la tragedia. Il cordoglio suo, e del Consiglio regionale calabrese per l'"immane tragedia" è stato espresso dal presidente dell'Assemblea Giovanni Arruzzolo.

      "Una notizia che non avrei ma voluto dare alla nostra comunità. Purtroppo, nel tragico incidente della funivia di Stresa hanno perso la vita due ragazzi di Diamante: Serena Cosentino e Shahaisavandi Mohammandreza. A nome di tutta l'Amministrazione Comunale e dell' intera comunità ci stringiamo, sconvolti da quanto accaduto, al dolore delle famiglie che immaginiamo, in questi momenti, devastate da un dolore inenarrabile. Ci siamo immediatamente attivati per essere loro vicini in questi difficili momenti e nei contatti con le autorità del luogo dove si è svolto il tragico incidente. Chiedo a tutti di rivolgere una preghiera alla nostra Immacolata per i due giovani concittadini scomparsi e per le loro famiglie alle quali la cittadinanza di Diamante è vicina in un abbraccio commosso e fraterno". Così il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno.

      Cinque famiglie devastate dall'incidente di Stresa: tre residenti in Lombardia, una in Emilia Romagna e una in Calabria. Una delle famiglie lombarde, quella residente a Pavia, era di origini israeliane. Una delle passeggere aveva mandato poco prima della partenza un ultimo messaggio alla sorella che oggi ha un sapore tragico: «Stiamo salendo in funivia». A scriverlo era stata Roberta Pistolato, che proprio ieri aveva compiuto quaranta anni. Insieme al marito, Angelo Vito Gasparro, risiedevano nel Piacentino ma erano entrambi originari di Bari. La coppia si trovava in gita al lago Maggiore proprio per festeggiare il compleanno di lei. La famiglia in Puglia però non ha più avuto sue notizie dalle 11, quando la donna ha inviato alla sorella l'ultimo sms: «Stiamo salendo in funivia». Roberta era fresca di studi in Medicina e lavorava come guardia medica alla Asl di Piacenza. Nell'elenco delle vittime c'è poi Serena Cosentino, 27 anni, di Diamante (Cosenza): da alcuni mesi si era trasferita a Verbania dove aveva vinto un concorso come borsista di ricerca al Cnr Istituto di Ricerca sulle Acque. Nell'incidente è morto anche il fidanzato Mohammadreza Shahaisavandi (23), iraniano. Anche lui risultava residente a Diamante, ma viveva a Roma dove studiava. Il ragazzo era andato a trovare la fidanzata a Verbania e insieme erano andati a fare una gita sul Mottarone. Serena aveva compiuto gli anni il 4 maggio. Scorrendo l'elenco delle vittime c'è poi la famiglia di origini israeliane: Amit Biran, del 1991, residente a Pavia; Tal Peleg, del 1994, anche lei residente a Pavia. Nell'elenco delle vittime c'è anche il figlioletto Tom Biran, nato a Pavia nel 2019. La coppia aveva un altro figlio, di cinque anni, portato d'urgenza all'ospedale di Torino e sopravvissuto allo schianto. La famiglia si era recata ieri mattina nella località del Lago Maggiore per una gita. Con loro c'erano anche i più anziani Barbara Cohen Konisky del 1950 e Itshak Cohen del 1939, nonni materni arrivati da Israele per passare le vacanze con la loro famiglia. Silvia Malnati, 27 anni e Alessandro Merlo, di 29 erano due fidanzati di Varese. Silvia era impiegata nel negozio di cosmetica «Kiko» a Milano. Appassionati di natura, mare e montagna, erano partiti insieme per una gita e avevano scelto la montagna che si erge tra il Lago Maggiore e il Lago d'Orta. La quinta famiglia è quella di Vittorio Zorloni, del '66, residente a Vedano Olona (Varese). A bordo della funivia c'era anche Elisabetta Persanini, nata nel 1983, e il loro piccolo figlio di 5 anni, che è morto dopo essere stato trasportato a Torino.

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