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      Secondo stima, picco raggiunto il 25, discesa in aprile

       

       

      Secondo stima, picco raggiunto il 25, discesa in aprile

      31 mar 20 E' stato raggiunto fra il 23 e il 27 marzo, più probabilmente intorno al 25, il picco dei casi di malattia da coronavirus diagnosticati ogni giorno e la discesa dovrebbe raggiungere meno di 100 nuovi casi al giorno fra il 17 e il 27 aprile. E' quanto indica la simulazione pubblicata sul sito MedRXiv dall'ingegnere Antonio Paolozzi, dell'Università Sapienza di Roma, e dal fisico Ignazio Ciufolini, dell'Università del Salento. La simulazione si è basata sui dati relativi ai casi di Covid-19 in Italia forniti da ministero della Salute, Protezione Civile, Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e dal sito di statistiche Worldometer. L'andamento dei casi italiano è stato poi messo a confronto con i dati dell'epidemia in Cina per verificarne la capacità predittiva. Una volta validato sui casi cinesi, il modello è stato applicato alla situazione italiane e le previsioni statistiche indicano che "il picco dei casi giornalieri è stato previsto circa dieci giorni fa essere compreso tra il 23 e il 27 marzo e poi confermato con i dati di ieri, mentre la sostanziale riduzione dei casi giornalieri a meno di 100 al giorno dovrebbe essere il 22 aprile con una forchetta di più o meno 5 giorni", rilevano gli autori della ricerca. Per quanto riguarda l'analisi dei dati relativi ai deceduti, la simulazione indica "uno spostamento in avanti di circa 4 giorni delle due date, ovvero il picco dei casi giornalieri è compreso tra il 23 e il 27 marzo mentre la sostanziale riduzione dei casi giornalieri dei deceduti dovrebbe essere il 26 aprile con una forchetta di più o meno 5 giorni". Uno slittamento, osservano i ricercatori, che "si può spiegare con un ritardo medio tra la data della diagnosi e quella dell'eventuale decesso". Una parte importante del lavoro, osservano, "è stata quella di stimare dei margini di variabilità alle due date previste, quello che spesso viene chiamato 'forchetta' nelle proiezioni elettorali. Abbiamo derivato questi margini mediante un elevato numero di simulazioni con un metodo chiamato Monte Carlo", sviluppato dal fisico Enrico Fermi negli anni 30-40 e chiamato in seguito Monte Carlo in riferimento allo studio delle probabilità nei giochi dei casinò.

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