NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Imprenditore reggino confiscato: Beni sono frutto del mio lavoro

     

     

    Imprenditore reggino confiscato: Beni sono frutto del mio lavoro

    22 mar 17 "Non faccio parte di alcun ghota nonostante mi ritrovi in attesa di essere giudicato con rito abbreviato nell'ambito dell'inchiesta denominata Fata Morgana, laddove rispondo per una interposizione fittizia che non ho mai commesso e ciò risulta da una copiosa documentazione prodotta dai miei difensori nel processo che comincerà il prossimo 29 marzo". Lo afferma l'imprenditore reggino Michele Serra, al quale nei giorni scorsi la Dia ha sequestrato beni per 25 milioni di euro, in una nota diffusa dai suoi legali di fiducia, Corrado Politi e Antonino Curatola. "All'interno di Center Fruit srl - prosegue l'imprenditore - non si nasconde nessuna organizzazione criminale (Tegano) né direttamente né indirettamente! L'azienda, una commerciale che compra e vende dai più importanti produttori e fornitori di caratura nazionale ed internazionale, non si è mai occupata del settore ortofrutticolo almeno da quando è sotto la mia gestione ne mai ha dato ospitalità a chicchessia. Anzi, preciso che per mia cultura imprenditoriale ho sempre realizzato delle attività con taglio squisitamente familiare: nelle mie aziende ci sono i miei sudori e quelli di mia moglie che unitamente allo scrivente lavora oltre 12 ore al giorno. Il patrimonio posto sotto sequestro quantificato in '25 milioni di euro', non corrisponde ai beni ed i mezzi complessivamente utilizzati per l'esercizio dell'impresa. Il patrimonio immobiliare aziendale e personale non supera i tre milioni di euro e trattasi di un patrimonio conseguito lecitamente ed ancora gravato da mutui ipotecari; il capannone con insegna Center Stock di viale Calabria, punto vendita centrale del gruppo, è in proprietà alla Unicredit Leasing e non ancora riscattato; uniche società attive sono la ditta individuale di mia moglie, Center Stock di Albani Patrizia, e la Ms Trade Srl che opera in fitto d'azienda con contratto stipulato con Center Stock Srl. I conti correnti di cui si parla sono conti di servizio alimentati dall'incasso giornaliero e da nessun'altra fonte se non dal lavoro duro prestato dallo scrivente e dalla moglie. Vivo, unitamente a mia moglie e mia figlia, in un normalissimo appartamento sul quale grava a tutt'oggi un mutuo ipotecario. I miei unici finanziatori sono i mie fornitori che da oltre trent'anni nel settore non alimentare mi concedono credito e si tratta di fornitori stanziati fuori dalla Calabria: mi concedono credito nel senso che mi forniscono le merci consentendomi di pagarle dopo averle vendute. Non ho mai posseduto ville o panfili. Non ho mai fatto lussi. Chi mi conosce bene sa che sin da piccolo conciliavo lo studio con il lavoro di commerciante presso la locale piazza del popolo essendo mio padre un commerciante. La mia vita imprenditoriale e la cosiddetta escalation sarà oggetto di una rigorosa ricostruzione patrimoniale che verrà posta al vaglio della magistratura nei cui confronti nutro rispetto affidando con fiducia le mie sorti processuali". "Il collaboratore di giustizia De Rosa - conclude Serra - non è soggetto che conosco e chi gli avrebbe riferito della mia vicinanza alle cosche di 'ndrangheta Labate ha senza ombra di dubbio detto solo menzogne. La signora Latella, oggi testimone di giustizia, non l'ho mai conosciuta".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità


    Facebook
 Ultimi Video

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore