NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Dietro sbarco a Corigliano organizzazione, 3 scafisti arrestati dalla Mobile di Cosenza

     

    Dietro sbarco a Corigliano organizzazione, 3 scafisti arrestati dalla Mobile di Cosenza

    31 mag 17 Facevano parte dell'organizzazione criminale che gestiva il traffico di esseri umani verso l'Italia i due siriani ed il libico sottoposti a fermo perché ritenuti gli scafisti dell'imbarcazione soccorsa nel canale di Sicilia carica di migranti giunti poi nel porto di Corigliano Calabro. Lo hanno riferito gli investigatori ed il procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla incontrando i giornalisti. In particolare, dalle indagini, che si sono avvalse della collaborazione di un migrante senegalese, è emerso come i tre - i siriani Khaled Thaled, 24 anni, e Ahmad Dej (24) e il libico Siraj Alakari (21) - fossero coloro che a Sabrata (Libia) facevano parte dell'organizzazione. I fermati avrebbero avuto il compito di assicurare la guardia armata all'interno del campo ove erano tenuti nascosti i migranti. Quindi, il 23 maggio scorso, dopo avere lasciato a terra i fucili, si sono imbarcati su un gommone che hanno materialmente condotto nel Canale di Sicilia. I tre sono stati trovati in possesso di diversi telefoni cellulari, di denaro contante e di supporti informatici. "Gli operatori - ha detto Facciolla - si sono rapportati con i migranti e hanno individuato tre persone che avevano un ruolo attivo nell'organizzazione criminale. Ora dobbiamo capire perché queste tre persone sono rimaste a bordo". "Non si tratta di semplici scafisti - ha detto Fabio Catalano dirigente della Squadra mobile di Cosenza - ma abbiamo accertato che facevano parte attiva del gruppo criminoso. Le dichiarazione dei migranti hanno contribuito a ricostruire il quadro generale. Ci hanno raccontato con dovizia di particolari tutto il viaggio e le violenze subite". Altro dato emerso durante la conferenza stampa è la "sparizione" dei minori non accompagnati. Si tratta di giovani migranti che senza denaro né documenti lasciano i centri d'accoglienza per andare altrove, non si conosce dove. "Il mio ufficio - ha detto Facciolla - ha contato la scomparsa di 50 minori. E' un dato allarmante delle vicende post sbarchi, un flusso in aumento che aggrava la situazione".

    Nel dettaglio, le indagini effettuate, che si sono avvalse della precisa collaborazione di un migrante senegalese, hanno consentito di accertare come gli individui posti in stato di fermo fossero coloro che in località Sabrata (Libia) facevano parte dell’organizzazione criminale che gestiva il traffico di esseri umani verso le coste italiane, in particolare assicurando la guardia armata all’interno del campo ove erano tenuti nascosti i migranti, per poi imbarcarsi essi stessi, la mattina del 23 maggio scorso dalla spiaggia della medesima località, non prima però di aver lasciato a riva i fucili di cui erano muniti. Gli stessi erano stati poi coloro che avevano materialmente condotto il gommone con i migranti poi soccorso nel Canale di Sicilia. I tre individui, dopo la loro indivudazione, venivano trovati in possesso di diversi telefoni cellulari, di denaro contante e di supporti informatici, che venivano posti sotto sequestro, in attesa dell’effettuazione di un’accurata analisi e dell’estrapolazione dei dati in essi contenuti. I soggetti fermati sono stati poi associati alla Casa Circondariale di Castrovillari (CS). Infine, nella giornata del 29 maggio scorso, il G.I.P. del Tribunale di Castrovillari, concordando pienamente con le risultanze probatorie acquisite, accoglieva la richiesta di convalida del fermo fatta da questa Procura della Repubblica, disponendo la custodia cautelare in carcere a carico di tutti e tre i soggetti fermati.

    L'operazione, lo ricodiamo, è avvenuta nella tarda serata del 26 maggio 2017, al termine di una serrata attività di indagine avviata in seguito allo sbarco di nr. 635 migranti di varie nazionalità avvenuto la mattina precedente presso il porto di Corigliano Calabro dalla nave VOS HESTIA noleggiata dalla O.N.G. Save The Children, la task force investigativa appositamente formata per far fronte al fenomeno degli sbarchi di migranti in quel porto, composta da personale della Squadra Mobile della Questura di Cosenza, da militari della Sezione Operativa Navale G.d.F. di Corigliano Calabro e da quelli della Capitaneria di Porto del medesimo centro, con il coordinamento del Sost. Proc. Dott. Antonino Iannotta della Procura della Repubblica di Castrovillari, guidata dal Procuratore Eugenio Facciolla.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità


    Facebook
 Ultimi Video

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore