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    Giornata di sbarchi oggi in Calabria, sono 5, oltre 2000 i migranti

     

    Giornata di sbarchi oggi in Calabria, sono 5, oltre 2000 i migranti

    26 mag 17 Cinque sbarchi di migranti sono previsti nella giornata di oggi in Calabria. Praticamente quasi tutti i porti sono impegnati. Uno sbarco è attraccato al porto di Corigliano, uno al porto di Vibo, due al porto di Crotone ed uno al porto di Reggio Calabria. Quelo che è più atroce la presenza di 34 cadaveri in uno dei due sbarchi al porto di Crotone. Alfa e Omega, inizio e fine. E si perchè oltre alla terra promessa su una delle navi, quella che sbarca a Reggio è nata una bimba. Oltre 2000 persone che le varie prefetture dovranno gestire.

    A Corigliano sbarcano in 635. E' giunta nel porto di Corigliano Calabro la nave "Vos Hestia" di Save the Children con a bordo 635 migranti. In totale sulla nave ci sono 577 uomini, 58 donne, di cui sei in stato di gravidanza, 71 sono minori, dei quali 67 non accompagnati. Diverse le nazionalità di provenienza dei migranti: i gruppi più numerosi sono quelli di Costa d'Avorio, Guinea, Nigeria, Ghana e Bangladesh. Dai primi accertamenti medici effettuati non sono segnalati casi di patolkogie gravi. Al porto è attiva la macchina organizzativa comunale, i rappresentanti della Prefettura di Cosenza che coordinano le operazioni, le autorità portuali e le forze dell'ordine. Non appena saranno concluse le fasi di sbarco e gli screening sanitari i migranti verranno trasferiti secondo il Piano di riparto nazionale mentre i minori non accompagnati resteranno in loco e saranno ospitati nei centri di accoglienza della zona.

    A Crotone sbarcano 280 migranti ne pomeriggio altri 600. Il pattugliatore della Marina militare inglese, il "Protector" con a bordo 280 migranti, è arrivato stamani nel porto di Crotone. L'imbarcazione della Marina inglese era diretta al porto di Brindisi ma è stata fatta approdare a Crotone a causa delle condizioni meteo marine avverse. E' previsto per il tardo pomeriggio, invece, l'arrivo della nave "Phoenix" della ong Moas con oltre 600 migranti e 34 cadaveri.
    Spostato a domani arrivo nave con cadaveri. E' slittato a domattina l'arrivo a Crotone, previsto inizialmente per oggi, della nave Phoenix, del Moas, con a bordo 650 migranti e i cadaveri di 32 vittime di naufragi accaduti negli ultimi giorni nelle vicinanze delle coste della Libia. In vista dello sbarco di domani, il prefetto di Crotone Vincenzo De Vivo ha indetto una riunione con la partecipazione delle forze di polizia, del Suem 118 e del sindaco al fine di fare il punto sulla gestione dell'evento e coordinare le misure organizzative soprattutto in ordine alla ricognizione delle località dove poter seppellire le salme. La macchina dei soccorsi e dell'assistenza è in attività anche oggi a seguito dello sbarco di 250 migranti a bordo del pattugliatore della Marina militare inglese "Protector" inizialmente diretto a Brindisi e poi dirottato nello scalo calabrese a causa delle condizioni meteo marine avverse. In queste ore si stanno svolgendo le attività di screening sanitario e di foto identificazione dei migranti.

    Su nave verso Reggio nasce bimba. E' nata una bambina a bordo della Nave Libra durante un'operazione di salvataggio di migranti. La mamma e la bimba - riferisce la Marina Militare - sono state assistite dal personale sanitario di bordo, della Croce Rossa Italiana e della fondazione Rava. Alle 7.30 di questa mattina a bordo del pattugliatore Libra, della Marina Militare, inserito nell'attività di Vigilanza Pesca (VIPE), è nata Maria Luisa, figlia di una migrante di nazionalità somala soccorsa dall'equipaggio. La bambina è in buona salute ed è in corso il trasferimento, insieme alla madre, presso una struttura medica a terra con un mezzo navale messo a disposizione della capitaneria di Porto di Catania. La madre ha chiamato la bambina con il nome della Dottoressa della fondazione Rava che l'ha fatta nascere, Maria Luisa Melzi. Il pattugliatore Libra, che durante le operazioni odierne ha salvato in totale 472 migranti ed una neonata, dirigerà verso Reggio Calabria.
    E' giunta nel porto di Reggio Calabria in serata la nave "Libra", pattugliatore d'altura della Marina Militare con bordo 472 migranti. Lo sbarco è il quarto e ultimo della giornata in Calabria e riguarda 456 uomini, dieci donne e sei minori provenienti da Pakistan, Somalia, Eritrea, Nigeria, Sudan, Libia, Bangladesh, Ciad, Guinea, Algeria, Egitto, Zambia, Mali, Costa D'Avorio, Liberia. Le operazioni di primo soccorso e assistenza, coordinate dalla Prefettura, sono prestate dal personale della Polizia di Stato, dei carabinieri, della Guardia di finanza, del Comune di Reggio Calabria, della Polizia provinciale, della Capitaneria di Porto, dell'Usmaf, del Suem 118 e dell'Azienda Ospedaliera, della Croce Rossa Italiana, del Coordinamento ecclesiale Migranti della Caritas e da varie altre Associazioni di volontariato. Sulla nave, nella prima mattinata, ha visto la luce Maria Luisa, una bimba figlia di una donna di nazionalità somala che è stata trasferita a terra, in Sicilia. Appena la nave è attraccata a Reggio Calabria sono stati fatti scendere tre feriti, uno che presenta una fortissima anemia e due con fratture al femore, che sono stati accompagnati in ospedale per le cure del caso. I migranti saranno trasferiti secondo il Piano di riparto predisposto dal Ministero dell'Interno.

    A Vibo arrivano in 282. Sono 282 i migranti giunti stamane al porto di Vibo Valentia Marina a bordo della nave Fiorillo della Guardia costiera. E' il terzo sbarco nello scalo vibonese nel giro di sette giorni, il quarto nel solo mese di maggio e, al momento, anche il terzo della giornata in Calabria. A bordo della nave ci sono migranti di varia nazionalità, provenienti per lo più dall'Africa subsahariana. Si tratta per la maggior parte di nuclei familiari con bimbi piccoli al seguito. Sono 51, infatti, i bambini al di sotto dei 5 anni e tre le donne incinte. Accertati, sul piano delle condizioni sanitarie, almeno 60 casi di scabbia e diversi casi di pediculosi. C'è anche un caso di edema polmonare per il quale si è reso necessario il ricovero in ospedale. Tre, infine, sono i feriti da contusioni, riportate durante la traversata, mentre un giovane migrante ha denunciato di aver subito torture.

    Volontari CRI all'opera nei porti. Oltre 250 volontari e operatori della Croce Rossa Italiana sono impegnati dall'alba in sei porti della Puglia, Calabria e Campania, nelle attività di accoglienza e assistenza delle circa 4 mila persone che in queste ore stanno raggiungendo le coste italiane a bordo delle navi che li hanno tratti in salvo al largo del Mediterraneo. Lo rende noto la Cri. A Salerno, dove ha attraccato la nave Aquarius con 1.004 migranti, la Cri ha predisposto due Posti Medici Avanzati, per consentire a medici e infermieri di effettuare i primi screening sanitari. Terminata questa prima fase dell'accoglienza, le persone appena sbarcate sono state indirizzate nel Centro di emergenza Cri di Salerno dove, oltre ad eseguire visite mediche approfondite per i casi più delicati, i volontari stanno garantendo a tutti acqua, cibo e vestiti. Sono in fase di allestimento, inoltre, alcune tende con posti letto per eventuali necessità. In piena operatività anche il servizio di Restoring Family Links della Croce Rossa per favorire il ricongiungimento delle famiglie. Sono numerosi, infatti, i nuclei familiari che, al momento della partenza dalla Libia o durante il salvataggio in mare, sono stati costretti a dividersi. Una volta giunti separati nei porti del Sud Italia, si sta lavorando per riallacciare i contatti perduti. Il primo sbarco dell'intensa giornata, con 466 nuovi arrivi, tra cui dieci donne incinte e cinque neonati immediatamente assistiti, si è avuto a Taranto, mentre In Calabria i volontari Cri stanno prestando la loro opera nei porti di Vibo Valentia, Crotone, Corigliano Calabro e Reggio. Proprio nel capoluogo di regione, tra i 472 arrivi previsti ci sarà anche la piccola Maria Luisa, nata a bordo della nave militare Libra durante il tragitto verso il porto.

    "Si fa fatica a ricordare i lutti, questa sequenza continua di morti. Ci sono le stragi del terrorismo, ci sono i morti in mare: dovremmo riuscire a sentire lo stesso dolore per gli uni e per gli altri. Invece c'è chi si commuove in modo selettivo, c'è chi dà un ordine di commozione a scopo di consenso politico, abituando le persone alla disumanità. Perché questo è il tentativo: diventare disumani per essere più felici. Delegittimando le ong, che salvano le vite in mare, così nessuno ci farà sapere quanti sono i morti e giù la campagna di fango contro le ong. Tutto questo è molto inquietante". Così la presidente della Camera, Laura Boldrini, parlando di sicurezza, accoglienza e cittadinanza durante un incontro a Montecitorio per i 60 anni dell'Arci. La presidente ha puntualizzato che "l'integrazione non è il regalo che il Paese fa generosamente a chi arriva. E' un percorso a doppio senso, in cui chi arriva deve rispettare le leggi, i principi costituzionali, deve imparare la lingua e fare tante alte cose, ma da dall'altra parte ci devono essere lo Stato e la società in grado di assorbire tutto questo e di offrire una prospettiva di vita. L'integrazione è uno scambio reciproco a vantaggio di tutti". E per quanto riguarda infine la legge sulla cittadinanza, ha concluso, "mi auguro che questa legislatura non si chiuda senza la sua approvazione. Non è la migliore delle leggi, ma è un passaggio determinate. Vi invito a continuare il vostro sforzo - ha detto rivolgendosi ai soci Arci - perché lo sforzo che si fa fuori da questo palazzo arriva all'interno".

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