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Vescovi calabresi: Dove c'è il Vangelo non ci possono essere interessi criminaliSacco e don Scordio coinvolti nell'inchiesta Jonny
Vescovi calabresi: Dove c'è il Vangelo non ci possono essere interessi criminali 16 mag 17 "Siamo addolorati per questa vicenda che racconta di una speculazione sulla pelle dei più deboli. Attendiamo fiduciosi gli approfondimenti della magistratura, alla quale confermiamo stima e massima disponibilità alla collaborazione, ma non abbiamo bisogno di aspettare le sentenze per ribadire quella che già da tempo è la posizione della Chiesa calabrese nei riguardi delle mafie: nessuna possibilità di confusione, ma al contrario netta e radicale antitesi". E' quanto afferma, in una nota, mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro e presidente della Conferenza episcopale calabra. "Insomma, dove c'è Vangelo - prosegue mons. Bertolone - non possono esservi mafiosi o interessi comunque criminali. Una diversità netta, palese, incarnata fino al martirio da un prete da prendere a riferimento: padre Pino Puglisi. Un modello di vita e di comportamento pastorale, di cui fra qualche giorno si celebrerà l'anniversario della beatificazione e che in quest'ora particolare sta ad indicare, in particolare ai sacerdoti, anche se non solo a loro, quale debba essere la strada da seguire. La strada della coerenza, dell'umiltà, dell'onestà, della pastorale evangelica. Una strada dalla quale, per quanto ci riguarda, non intendiamo e non vogliamo deviare"
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |