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    Società che gestisce squadra calcio Isola C.R. cassaforte del clan Arena

     

    Società che gestisce squadra calcio Isola C.R. cassaforte del clan Arena

    16 mag 17 La società che gestisce la squadra di calcio di Isola Capo Rizzuto, la Miser Icr, era una "cassaforte" dei proventi illeciti derivanti dalla gestione dei servizi forniti al Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Isola. Tanto che, nel solo triennio 2012-2014, la Fraternita di Misericordia destina alla Miser 7.150.671,41. Lo scrivono i magistrati nel decreto di fermo che ha portato in carcere il governatore della locale Misericordia Leonardo Sacco ed il parroco don Edoardo Scordio con l'accusa di associazione mafiosa. La Miser, scrivono i pm, è stata costituita, sotto forma di società a socio unico, in data 22 dicembre 2008 dalla Confraternita di Misericordia di Isola Capo Rizzuto con la piena proprietà di quote nominali pari a 20.000 euro. E' una impresa sociale che ha una partecipazione al 50% della Polisportiva Isola Capo Rizzuto, che è partecipata per il restante 50% dalla Fraternita di Misericordia di Isola. La Polisportiva ha come presidente del consiglio di amministrazione Leonardo Sacco e, come consiglieri, alcuni soggetti che sono membri del "Magistrato" della stessa Fraternita di Misericordia, anche se, secondo i magistrati, la gestione era di fatto affidata a don Scordio. "L'osservazione sui dati di natura patrimoniale iscritti in bilancio, in uno con le movimentazioni finanziarie analizzate nell'informativa di riferimento del Nucleo Pt di Crotone riepilogate per il solo anno di costituzione (2010) - è scritto nel decreto di fermo - dimostra in modo inequivocabile che l'incremento patrimoniale dell'attivo della società altro non rappresenti che i proventi che sono stati immessi nella stessa dagli attori gerenti l'appalto Cda/Cara, in special modo dalla Fraternita di Misericordia, per contanti e per il disinvestimento di polizze precedentemente sottoscritte. Ancora si dimostra il connubio ed il legame fra Sacco e Scordio rispetto alla direzionalità ed al ruolo di veri e propri domini dell'appalto dei servizi per il Cara, laddove infatti si registra tale evidente distrazione in uno con la creazione di società 'alimentate' dal flusso di danaro che andava correttamente impiegato nelle finalità pubbliche e sociali a cui era destinato". "La società - sottolineato i magistrati - è l'esempio ulteriore dei connotati e dei connubi criminali intrapresi fra Sacco e Scordio i quali, lungi dal condurre 'enti sociali', per il mezzo di numerose distrazioni, finanziano, ideano, organizzano società dal puro schema commerciale".

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