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    Collaboratore: Cara controllato da Cosca Arena tramite Sacco

    Sacco e Don Scordio

     

    Collaboratore: Cara controllato da Cosca Arena tramite Sacco

    16 mag 17 "Gentile Fiore fu molto chiaro nel dirci che la famiglia Arena controllava il Cara Sant'Anna per il tramite di Leonardo Sacco". A dirlo è stato il collaboratore di giustizia Francesco Oliverio, ex capo del "locale" di Belvedere Spinello (Crotone), interrogato il 3 dicembre 2015 dai pm della Dda di Catanzaro nell'ambito dell'inchiesta Jonny. Il collaboratore aveva poi aggiunto che Sacco, tramite la Misericordia, garantiva alla famiglia Arena moltissimi posti di lavoro e di avere conosciuto Sacco perché presentatogli da Pasquale Arena. "In riscontro alle dichiarazioni di Oliverio - scrivono i pm - si è accertato che Sacco aveva partecipato al matrimonio celebrato nel 2007 tra Teresa Lequoque e Fiore Gentile, figlio di Francesco alias 'Franco' e aveva fatto da 'padrino' in occasione del battesimo di Francesco Gentile, figlio dei predetti. L'evento veniva eloquentemente documentato da alcune fotografie in cui erano effigiati il sacerdote, Sacco, Fiore Gentile e Teresa Lequoque". Gli Arena, ha riferito Oliverio, "potevano contare su un personaggio che si chiama Leonardo Sacco, che io conoscevo anche con il soprannome di 'gabibbo', il quale, a sua volta, era molto legato ad un prete che io non ho mai conosciuto ma del quale mi ha parlato Pasquale Arena ed il di lui fratello Pino". La circostanza è stata riferita anche da un altro collaboratore, Vincenzo Marino, che, interrogato il 9 novembre scorso, ha riferito di aver saputo dal boss Paolo Lentini che la cosca Arena aveva la gestione del centro profughi per il tramite di Sacco il quale "aveva agganci con il comune di Isola di Capo Rizzuto". Un altro collaboratore, Giuseppe Giglio, il 27 ottobre scorso, ha detto che l'affare del Centro migranti "era stato proposto a Pino e Pasquale Arena da parte del parroco di Isola di Capo Rizzuto. Quando c'è stata la necessità di partecipare ad una gara per organizzare i pasti, è stata preposta una persona che Pasquale Riillo mi ha indicato come Leonardo figlio del prete", sostenendo addirittura che don Scordio sia il padre biologico di Sacco. "Pasquale Riillo - ha detto il collaboratore - in relazione a questa persona, mi diceva che non era vero quanto si diceva in giro e cioè che era persona che il prete aveva cresciuto, ma diceva che era effettivamente figlio del parroco di Isola".

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