NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Comunità Isola C.R. attonita: il parroco dall'antiviolenza a fermo

     

     

    Comunità Isola C.R. attonita: il parroco dall'antiviolenza a fermo

    15 mag 17 Un paese frastornato, attonito: è quello che appare Isola Capo Rizzuto, a poche ore dal fermo di 68 persone disposto dalla Dda di Catanzaro nell'ambito di una indagine contro la cosca Arena accusata di aver messo le mani sulla gestione del centro di accoglienza per migranti di Sant'Anna, struttura capace di ospitare fino a 1.600 persone, che occupa la parte dismessa della base aeronautica, di fonte all'omonimo aeroporto. Un paese frastornato per il coinvolgimento di Leonardo Sacco, capo della Misericordia di Isola Capo Rizzuto a cui è affidato il funzionamento del Centro di accoglienza richiedenti asilo (Cara), e del parroco don Edoardo Scordio, che della Misericordia di Isola è correttore spirituale, entrambi figure molto note e non solo nel crotonese. Ottenere un qualche commento non è affatto facile: anche la richiesta di parlare telefonicamente con il sindaco si infrange nella risposta "non è ancora arrivato in ufficio". La parrocchia di Isola Capo Rizzuto è diventata, nei decenni, un luogo di straordinario attivismo e la stessa Misericordia, nata al suo interno, è cresciuta a mano a mano che l'associazione ha assunto la gestione del centro di accoglienza per migranti, dando uno sbocco occupazionale a tante persone impegnate nella prestazione di servizi al suo interno. Una importanza sottolineata dal fatto che Leonardo Sacco ha ricoperto anche la carica di vice presidente nazionale della storica Confraternita che a Isola Capo Rizzuto dispone di mezzi di protezione civile che hanno operato anche fuori regione in occasione di calamità nazionali. Altrettanto nota la figura di don Edoardo Scordio, rosminiano, sacerdote che negli anni Ottanta/Novanta, quando a Isola imperversava la guerra di mafia tra opposte fazioni, organizzò marce per la vita, presidi in piazza e assemblee. Un clima di reazione che portò a Isola Capo Rizzuto persino la troupe di "Il coraggio di parlare", film diretto da Leandro Catellani, tratto da un libro della scrittrice Gina Basso, imperniato su una storia di riscatto dal giogo mafioso. Molti ricordano anche, in occasioni di funerali di vittime di mafie, le omelie di fuoco di don Edoardo Scordi contro la violenza. Per questo, e non soltanto a Isola Capo Rizzuto, oggi, il coinvolgimento nell'inchiesta di don Scordio e di Sacco, suscita un giustificato disorientamento, anche al di là delle stesse inchieste giornalistiche che nei mesi scorsi avevano acceso i riflettori su quanto avveniva nel centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto ed intorno ad esso.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità


    Facebook
 Ultimi Video

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore