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    Catturato dai CC a Platì il boss Rocco Barbaro, tra i 30 latitanti più pericolosi

     

    Catturato dai CC a Platì il boss Rocco Barbaro, tra i 30 latitanti più pericolosi

    08 mag 17 I Carabinieri del Gruppo di Locri (Rc), hanno arrestato a Platì in un’abitazione di una della figlie, Rocco Barbaro 52 anni, alias “U Sparitu”, latitante dal 2015, già proposto per l’inserimento nell’elenco dei “30”. Lo stesso irreperibile ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione mafiosa ed intestazione fittizia di beni emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Milano, su richiesta di quella DDA. Lo stesso, già per ben due volte latitante, è ritenuto elemento di vertice dell’omonima ndrina operante a Platì ed in Lombardia, egemone nel traffico di cocaina.

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    Aveva interessi commerciali a Milano Rocco Barbaro, il latitante di 'ndrangheta arrestato dai carabinieri a Platì. In particolare, secondo quanto riferito dai carabinieri, Barbaro avrebbe fatto da intermediario nella cessione della proprietà di un bar, sito nei pressi di Milano, per l'intestazione "fittizia" ad una terza persona, in quanto la precedente gestione aveva contratto numerosi debiti in particolare con i Monopoli dello Stato. I particolari sull'arresto di Rocco Barbaro sono stati forniti nel corso di un incontro con i giornalisti cui ha partecipato il comandante del Gruppo dei carabinieri di Locri, tenente colonnello Pasqualino Toscani. Oltre alla compravendita del bar, a cui avrebbe partecipato attivamente, Barbaro avrebbe anche gestito il locale in modo occulto, controllando l'operato del nuovo titolare, anch'egli originario di Platì. Rocco Barbaro, tra l'altro, è figlio di Francesco Barbaro alias “Cicciu U Castanu”, di 90 anni, capo dell'omonima cosca e che sta scontando in carcere, dove é tuttora detenuto malgrado l'età avanzata, una condanna all'ergastolo per l'omicidio del brigadiere Antonino Marino, avvenuto a Bovalino nel 1990. Inoltre, Rocco Barbaro è il cognato di Giuseppe Pelle, quest’ultimo figlio del defunto Antonio Pelle alias “U Gambazza”, capo dell’omonima cosca operante nel territorio di San Luca. L’arrestato è già noto alle forze dell'oedine, in quanto latitante dal 1997 al 2003, implicato in una indagine per reati in materia di stupefacenti. L’uomo, espletate le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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