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    "Il Mondo di Mezzo" il film di Scaglione debutta nella sua Calabria

    Scaglione con i protagonisti Lena Forgia e Matteo Branciamore

     

    "Il Mondo di Mezzo" il film di Scaglione debutta nella sua Calabria

    05 mag 17 C'è il mondo di sopra, il potere, quello che conta, e c'è il mondo di sotto, il malaffare gli intrallazi e le mafie. Tra i due c'è il mondo di mezzo. Il collante. Il mondo che unisce potere e mafie. E il mondo di mezzo è la storia ispirata dall'inchiesta Mafia Capitale portata sul grande schermo da Massimo Scaglione, regista, con tanto di curriculum di sinistra, cosentino di Acri. Coraggio a due mani e oltre un anno e mezzo di fatica tra Roma e Cosenza. "Qui è casa mia, il film è stato girato in gran parte nella mia terra e quindi mi sembrava giusto rendere omaggio alla Calabria con la mia presenza e parte del cast alla prima nazionale" ha detto nella sala di un affollatissimo cinema Garden a Rende. Presentato il 27 aprile, con tanto di proiezione in Campidoglio ed in prima nazionale il 2 maggio al Barberini di Roma, l'ultimo lavoro di Scaglione è in distribuzione nazionale dal 4 maggio. E lui ha voluto sottolineare la sua calabresità il suo essere cosentino presenziando a Rende assieme all'attore protagonista, Matteo Branciamore.

    Tony Sperandeo e Massimo Bonetti

    "Nel mio film lo evidenzio ma è un dato di fatto, in Italia ci sono più arrestati in politica che nella mafia" tiene a sottolineare Scaglione parlando della politica che nel suo lavoro è messa a nudo, con tanto di riferimenti allo scandalo "Mafia Capitale" scoppiato a Roma. La trama ripercorre i traffici dell'imprenditoria romana in materia di edilizia tra gli anni 70 e i giorni nostri. L’epopea del mattone a Roma e i disastrosi risultati della cementificazione lungo la cintura periferica, procurati dalla connivenza tra politica e palazzinari alleati in nome della corruzione e del danaro. Al fianco di Matteo Branciamore, nei panni di Tommaso figlio del palazzinaro Gaetano Mariotti, interpretato da Tony Sperandeo, che poi prenderà le redini dell'azienda, la bellissima Laura Forgia che interpreta il ruolo di Gaia prima amante, poi sposa e poi ex di Tommaso. Nathalie Caldonazzo invece è Stella la moglie di Gaetano. Il tutto avvolto dagli intrallazzi del capo di gabineto Lucio Oldani, interpreato da Massimo Bonetti. Scaglione respinge l'aggettivo di coraggioso e svela qualche episodio presente nel film quando il capo di gabinetto fa l'elenco della spesa al costruttore a cui chiede un attico ed un superattico. "Questo episodio mi è stato suggerito, in tempi non sospetti, proprio da Marra. Io non volevo crederci, mi sembrava una panzana e poi invece l'ho messo. Fu proprio Marra a suggerirlo. Un anno e mezzo fa io girai questa scena." Marra pochi mesi fa è stato arrestato. "Un esempio che dovunque vai -spiega Scaglione- trovi dappertuto. Tanto loro sono oltre ogni immaginazione". E il passaggio sulla legalità, che Scaglione sottolinea più volte ed il film evidenzia come traccia portante, è il messaggio che la pellicola fa trasparire. "Voglio chiedere il patrocinio al Presidente della Repubblica ed il permesso di proiettare il film al Quirinale perchè questo è un film sulla legalità".

    Ass. Roaria Succuro con Marco Ambrogio

    Alla presentazione oltre a parte del cast e delle comparse che hanno lavorato nelle scene cosentine, diversi episodi sono stati girati in città, nel palazzo della Provincia, a Cirella e a Cetraro, era presente l'assesssore del Comune di Cosenza Rosaria Succurro a rappresentare il Sindaco Occhiuto che ha messo a disposizione sedi istituzionali per diverse scene. "A Roma avevamo richiesto l'utilizzo di alcuni ambienti in originale per cercare di ricreare alcune situazioni come quelle che raccontano le cronache ma ci è stato fatto capire che non c'era aria, poi noi abbiamo virato verso Cosenza dove il Sindaco Mario Occhiuto, che ringrazio, ci ha accolto aprendoci le porte di palazzi del Governo ed altri immobili dove abbiamo potuto ricostruire alcune scene del film".

    Silvano Agosti

    "Un atto di cronaca. Il film è erede de 'le mani sula città' anzi, le mani sotto la città". Lo descrive così Silvano Agosti regista sessantottino cresciuto con Bellocchio noto per aver ispiarato Pianeta Azzurro di Franco Piavoli e poi programmato per anni in una sala, Azzurro Scipioni nel quartiere Prati, che lo stesso Agosti ha rilevato a Roma dopo che gli esercenti gli hanno sempre negato la distribuzione. "Un film che mette a nudo la mediocrità, sottolinea Agosti, senza che il film diventi mediocre. La cosa che viene descritta è come la truffa diventi la borma e che costoro non avevano mai timre di essere scoperti da nessuno. E' il potere che quando non riesce a credere alal propria esistenza attacca se stesso. Lo attacca nelle fasce più indifese. le fasce che hanno eseguito il crimine. mancano i mandati. Sempre assenti. mandanti che include anche il popolo di Roma. Si piò dire - e conclude- che questo è il film più silenziosamente censurato del momento. Un film clandestino".

    Ingresso in sala al Garden di Rende

    Il film, da vedere assolutamente, dura 90 minuti e fa rflettere su come il mondo di mezzo abbia messo in ginocchio l'Italia, è prodotto e distribuito da Red Moon Films, con il riconoscimento dell'interesse culturale del Mibact, oltre che del contributo Regione Lazio, del patrocinio del Comune di Cosenza e della Presidenza dell'Assemblea capitolina. Nel film sono presenti anche delle scene di repertorio girate in Campidoglio a Roma, grazie al lavoro di Massimo Scaglione che fu consulente per l'immagine dell'ex sindaco Walter Veltroni.

    --- Video Il Mondo di Mezzo, Massimo Scaglione (VIDEO)

    --- Video Il Mondo di Mezzo, Silvano Agosti (VIDEO)

    --- Video Il Mondo di Mezzo, dibattito in sala (VIDEO)

     

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