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    Oltre 2000 profughi arrivati oggi in Calabria, a Corigliano e Reggio, sistema al limite

     

    Oltre 2000 profughi arrivati oggi in Calabria, a Corigliano e Reggio, sistema al limite

    29 giu 17 Sono arrivati questa mattina oltre 2000 profughi in Calabria a bordo di due navi sbarcate a Corigliano e Reggio Calabria, la Calabria, che ultimamente registra 2500 profughi residenti, per molti di loro sarà territorio di transito ma il sistema di accoglienza sta cominciando a mostrare le sue crepe perchè oltre a tutti i campi saturi il volontariato sta cercando di reggere ad un impatto che non è per niente di poco conto. Mentre il Presidente Gentiloni minaccia di chiudere i porti in Consiglio regionale si discute proprio di quetsa emergenza più rande ancora di quella che la Calabria vive di suo.

    E' arrivata nel porto di Corigliano Calabro la nave "Aquarius" con a bordo 1.032 migranti. Gli uomini sono 933, mentre le donne 99, 11 delle in stato di gravidanza. I minori sono 200, non si sa quanti non accompagnati, anche se il dato potrebbe variare quando termineranno le operazioni di sbarco che saranno effettuate, per l'elevato numero di migranti, in due fasi diverse. Una parte dei migranti, infatti, sbarcherà entro oggi, la rimanente domani. Diverse le nazionalità dei profughi quasi tutti sub sahariani. Sul posto sono presenti le autorità portuali, le forze dell'ordine, personale medico e rappresentanti della Prefettura di Cosenza che coordinano le operazioni. Garantita la massima collaborazione da parte degli amministratori comunali di Corigliano, i quali dovranno occuparsi della sistemazione in centri di accoglienza dei minori non accompagnati. I migranti saranno successivamente trasferiti in diverse Regioni secondo quanto previsto dal Piano nazionale di accoglienza.

    Sono 1.066 i migranti arrivati stamani nel porto di Reggio Calabria a bordo della nave della Ong "Save the Children" "Vos Hestia". Il gruppo è composto da 835 uomini, 231 donne. Tra loro 296 minori, 55 dei quali accompagnati. Al momento, tra i profughi, vengono segnalati sei casi di varicella. Il timore è che possano infettati anche altri profughi, soprattutto le donne in stato di gravidanza ed i bambini. Segnalati 250 casi di scabbia, e una ventina di disturbi intestinali. Sei donne sono in stato di gravidanza. Tutte primigravide, e non è escluso siano state oggetto di violenza durante il lungo viaggio, per alcune durato oltre tre mesi, o in territorio libico. Per una donna somala, all'ottavo mese di gravidanza con flebite, edema bilaterale alle caviglie e ferita infetta alla mano destra, si è reso necessario il trasbordo su un'altra nave per il necessario ricovero in ospedale. I 1.066 migranti, provengono in massima parte dall'Eritrea, dal Bangladesh, dalla Somalia e da diverse nazioni delle regioni sub sahariane. Attenzione rivolta a quattro minori: un neonato di 4 giorni, apparentemente in buona salute e un bambino libico di 10 mesi affetto da danno cerebrale ipossico postpartum, in condizioni stabili, un altro neonato di un mese e mezzo, ed un bambino eritreo di tre anni con esiti di frattura, non trattata, della gamba destra con esiti deformanti. A terra, già dal primo mattino è risultato operativo il sistema di accoglienza e di primo soccorso che vede impegnati, Prefettura di Reggio Calabria, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Comune di Reggio Calabria, Polizia Provinciale, Capitaneria di Porto, Usmaf, 118 Azienda Ospedaliera, Croce Rossa Italiana, Coordinamento ecclesiale Migranti della Caritas e da varie altre associazioni di volontariato. Per i casi di scabbia, la Protezione civile regionale ha allestito il sistema di docce pressurizzate per il trattamento dermatologico. Pronto il Piano di riparto che prevede, per la prima volta, il trasferimento di un gruppo di 100 migranti in Sicilia, 50 ad Agrigento, 25 ad Enna e 25 a Messina.

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