Operazione anti-ndrangheta dei CC in Piemonte, arresti anche a Cosenza e Reggio

29 giu 17 Undici ordinanza di custodia cautelare in carcere sono state eseguite dai carabinieri nei confronti di altrettante persone ritenute affiliate alla 'Ndrangheta. Associazione a delinquere di stampo mafioso, tentato omicidio, usura, estorsione, rapina, danneggiamento, incendio, detenzione illegale di armi e munizioni i reati contestati nei loro confronti a vario titolo. L'operazione, condotta dai militari della Stazione di Chivasso (Torino) nelle province di Torino, Varese, Reggio Calabria, Cosenza e Vercelli, in collaborazione con i reparti competenti per territorio. Sequestrati beni immobili, società e attività commerciali, polizze vita, conti correnti, autovetture di grossa cilindrata, cassette di sicurezza, gioielli e orologi di lusso, e contanti.

Volevano uccidere per riaffermare il controllo sul territorio piemontese, dopo le operazioni antimafia del 2011 e 2012. E' quanto emerso dalle indagini dei carabinieri sugli agguati avvenuti nel Torinese nell'estate del 2012 che in queste ore hanno portato all'arresto di undici persone, sette delle quali ritenute affiliate alla 'Ndrangheta. L'inchiesta, coordinata dal pm Monica Abbatecola, è scattata proprio dagli agguati dell'estate 2012, a Settimo e a Chivasso, nei confronti di alcuni pregiudicati che gli arrestati ritenevano un ostacolo ai loro affari. "Le indagini sono state condotte senza la collaborazione delle persone offese, che non hanno nemmeno sporto denuncia", spiega il pm Abbatecola. "Noi siamo qui per lanciare un segnale positivo alla cittadinanza - aggiunge -. Questa è una 'ndrina con fortissima carica di intimidazione, che agisce tramite avvertimenti ed estorsioni". Il Gip ha accolto anche le richieste di sequestro preventivo di alcune ditte, tra cui carrozzerie ed autolavaggi.(