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    Faceva proselitismo ISIS in centro Sprar, iracheno arrestato a Crotone

     

    Faceva proselitismo ISIS in centro Sprar, iracheno arrestato a Crotone

    19 giu 17 Un richiedente asilo iracheno di 29 anni è stato arrestato dalla Polizia per terrorismo. L'uomo, secondo le indagini, avrebbe fatto propaganda per l'Isis istigando alcuni inquilini del centro Sprar di Crotone a entrare a far parte del sedicente Stato islamico e a compiere atti violenti. Le indagini, coordinate dalla Dda di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri, sono state condotte dai poliziotti della Digos di Crotone. L'Iracheno, considerato dagli investigatori persona violenta, è accusato di associazione con finalità di terrorismo internazionale e istigazione a delinquere. Dall'inchiesta è emerso che l'uomo - che aveva esultato in occasione dell'attentato di Manchester - svolgeva l'attività di proselitismo nei confronti dei migranti ospitati nel Centro Sprar di Crotone fornendo notizie, chiarimenti e materiali dello Stato Islamico.

    ".. ho controllo di una moschea". "...Qui ho il controllo di una moschea, parlo davanti ad altre persone...". Così, in una intercettazione, il 29enne iracheno Hussien Abss Hamyar, arrestato oggi dalla Digos si Crotone, si vantava della sua capacità di fare proselitismo a favore dell'Isis nell'lslamic Culture Center di Crotone. Nella stessa conversazione, l'indagato riferisce di aver parlato all'interno della moschea specificando di aver "parlato bene" dello Stato Islamico, vantando il fatto che, alla sua predica, sarebbero stati presenti l'Imam ed un gruppo di fedeli che sono rimasti ad ascoltarlo sino al termine del suo intervento. In più occasioni il 29enne iracheno fa riferimento al suo peso all'interno della moschea di Crotone, nella quale è solito recarsi con frequenza settimanale, in occasione della preghiera del venerdì. Hussien non manca di evidenziare il suo dissenso nei confronti dell'imam della città calabrese colpevole, a suo parere, di essere troppo moderato. Durante un colloquio con un altro ospite del centro Sprar di San Nicola dell'Alto, il 29enne racconta di uno scontro verbale avuto con l'imam e in particolare come quest'ultimo lo avesse apostrofato come un pazzo, contestandogli di avere dei problemi psicologici per il solo fatto di essere un fervido osservante dell'ideologia mussulmana. Per gli inquirenti l'attività di proselitismo è da ritenere "concretamente pericolosa, perché in grado realmente di sollecitare nei destinatari l'adesione all'associazione terroristica, attraverso il passaggio dalle intenzioni alla reale condivisione".

    Gratteri:Era pronto ad attacco. "Siamo dovuti intervenire perché abbiamo ritenuto concreto il rischio di una fuga. Temevamo, come è già successo, che il soggetto lasciasse la Calabria per compiere un attacco terroristico". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri incontrando i giornalisti dopo l'arresto del 29enne iracheno Hussien Abss Hamyar. "È un'indagine importante - ha aggiunto Gratteri - frutto del lavoro incessante e attento della Digos di Crotone, del procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri e del pm Paolo Petrolo. Abbiamo monitorato costantemente i suoi spostamenti e i suoi contatti, lo abbiamo visto esultare per l'attentato di Manchester il 22 maggio. La sua radicalizzazione era diventata sempre più pericolosa". Di comportamenti allarmanti ha parlato il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri. "Gli elementi raccolti - ha detto - mostrano che l'indagato faceva propaganda per l'Isis non solo all'interno del centro Sprar che lo ospitava ma anche tentando di infiltrarsi nella moschea di Crotone". Hussien Abss Hamyar, ha spigato Bombardieri, era entrato in Europa nel 2008, prima in Norvegia, poi Finlandia, Germania e Danimarca. Nel 2012 infine era sbarcato in Italia, sulle coste pugliesi, e aveva fatto richiesta di asilo. Bombardieri ha ricordato due episodi inquietanti. Il primo riguarda un viaggio a Roma, effettuato nel marzo scorso. "Per verificare il grado di allarme che era capace di scatenare - ha spiegato - ha volutamente provato a saggiare la reazione delle forze dell'ordine andando in giro con un sacchetto bianco". L'altro riguarda il materiale che gli è stato rinvenuto sul telefono cellulare. In particolare conservava "fotografie della Questura di Crotone e di alcuni funzionari della polizia". Un "pericoloso dossieraggio" lo ha definito il questore di Crotone Claudio Sanfilippo che ha sottolineato "l'enorme lavoro di intelligence che quotidianamente svolge la sezione antiterrorismo di Crotone". Per il commissario capo Francesco Meduri, capo della Digos crotonese, Hussien Abss Hamyar è un soggetto altamente pericoloso e violento, "portava sempre con sé un taglierino e in alcune occasioni è arrivato a minacciare gli altri ospiti dello Sprar di San Nicola dell'Alto perché secondo lui non seguivano i precetti dell'Islam".

    Ministro Minniti: Sistema prevenzione funziona. "La nostra Polizia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ha svolto un ottimo lavoro a conferma che il sistema di prevenzione e sicurezza sta funzionando. Si tratta di un successo investigativo molto importante, che fa seguito a un lungo lavoro di indagine condotto con grande professionalità". Lo afferma il ministro dell'Interno, Marco Minniti, congratulandosi con il capo della Polizia, Franco Gabrielli, per l'arresto da parte della Digos di Crotone dell'iracheno accusato di associazione con finalità di terrorismo internazionale ed istigazione a delinquere.

    Non c'è bisogno di andare in Iraq o in Siria per fare il jihad: si può anche rimanere in Italia, "per redimere gli infedeli", ai quali va "tagliata la gola". E' quanto ha affermato il richiedente asilo di origine irachene arrestato oggi dalla Polizia, in una conversazione intercettata con la sorella. Alla donna l'uomo riferisce infatti che nonostante qualcuno gli avesse chiesto di tornare nel suo paese per prendere parte alla guerra santa dell'Isis, proprio la condivisione dei principi del jihad lo avrebbero invece spinto a rimanere in Italia per "redimere gli infedeli". "A queste persone - ha detto alla sorella - dovrebbe essere tagliata la gola".

    Foto della Questura e di dirigenti PS. Fotografie della Questura di Crotone e di alcuni funzionari di polizia sono state trovate sul telefono cellulare dell'iracheno arrestato stamani per terrorismo, Hussein Abs Hamir, di 29 anni. Lo hanno riferito inquirenti ed investigatori incontrando i giornalisti. L'uomo, inoltre, alcuni mesi fa, ha compiuto un viaggio a Roma per testare il livello di allarme che poteva creare, cioè, per accertare se era controllato e se sarebbe stato fermato dalla polizia nel corso del viaggio.

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