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    Rapporto Bankitalia: Calabria al rallentatore, cala edilizia, bene export. Cresce disoccupazione

     

    Rapporto Bankitalia: Calabria al rallentatore, calano costruzioni, bene export. Cresce disoccupazione

    13 giu 17 La crescita dell'attività economica in Calabria nel 2016 si è affievolita rispetto al 2015, quando l'andamento del Pil aveva beneficiato dell'annata particolarmente positiva del settore agricolo e dell'afflusso di fondi pubblici connesso alla chiusura del ciclo di programmazione comunitaria 2007-2013. È quanto emerge dal rapporto sull'Economia della Calabria presentato in anteprima alla stampa dalla Banca d'Italia a Catanzaro. L'attività industriale complessivamente - è stato detto - rimane stagnante. Indicazioni più favorevoli arrivano dalle imprese di maggiori dimensioni e da quelle esportatrici. Prosegue, inoltre, il calo nel settore delle costruzioni. I servizi registrano una debole crescita, specie quelli turistici nei mesi estivi. Continua il lento miglioramento del reddito delle imprese che però non si traduce in una ripartenza degli investimenti. I prestiti alle imprese mostrano una lieve ripresa, riflettendo un modesto aumento della domanda di finanziamenti. Nel mercato del lavoro, da quanto viene fuori dal rapporto, si sono esauriti nel corso dell'anno i segnali di recupero che si erano registrati dalla metà del 2015. Questa dinamica è legata anche alla riduzione degli sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato. È tornata a ridursi la quota dei nuovi contratti stabili; è aumentata l'incidenza dei lavoratori a tempo parziale. Nell'insieme, queste difficoltà incidono in particolare sulla condizione occupazionale dei giovani e delle donne. Dal 2015 il reddito e i consumi familiari sono tornati ad aumentare, dopo le forti contrazioni degli anni precedenti. Tra le principali voci di spesa, crescono ancora nel 2016 gli acquisti di beni durevoli, che di frequente erano stati rimandati durante la crisi. Si registra una ripresa anche per le transazioni di immobili residenziali. La percezione delle famiglie circa la propria situazione economica rimane comunque peggiore di quella media italiana. Ad incidere è la maggiore quota di famiglie in condizioni di disagio economico. I prestiti erogati alle famiglie continuano a crescere, riflettendo in prevalenza la domanda di finanziamenti in espansione. Bankitalia, infine, ha registrato un parziale recupero del traffico di container nel porto di Gioia Tauro anche se i volumi rimangono lontani dai livelli di pre-crisi.

    Cresce la disoccupazione. Nel 2016 si sono registrati lievi segnali di recupero dell'occupazione in Calabria. E' quanto emerge dal rapporto "L'economia della Calabria" di Bankitalia. Il miglioramento, è stato spiegato, si è concentrato nella prima metà dell'anno, riflettendo almeno in parte l'incremento delle assunzioni a tempo indeterminato realizzate a fine 2015, in connessione con la prevista riduzione degli sgravi contributivi. Negli ultimi due trimestri, le condizioni del mercato del lavoro sono tornate stagnanti, in particolare gli occupati sono variati del 3,7% e del -0,5% nel primo e nel secondo semestre del 2016 rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. L'incremento degli addetti si è concentrato prevalentemente nei servizi e nell'agricoltura. Gli occupati si sono invece contratti nell'industria in senso stretto. Permane, nell'occupazione, il divario di genere su livelli superiori alla media nazionale. Tra gli occupati è tornato a calare il ricorso a contratti stabili. Dopo la riduzione degli sgravi contributivi si è infatti interrotta la crescita delle nuove posizioni a tempo indeterminato che si sono ridotte, nei settori non agricoli, del 37%. Cresce l'offerta di lavoro. Aumentano in maniera più che proporzionale le persone in cerca di un'occupazione. Conseguenza: il tasso di disoccupazione è cresciuto dello 0,3% raggiungendo in Calabria il 23,2%. La quota dei Neet calabresi, giovani che non studiano e non lavorano, è pari al 41,9% rispetto alla media italiana pari al 26%. Il tasso di disoccupazione di lunga durata, cioè persone disoccupate da più di un anno sul totale della forza lavoro, rileva Bankitalia, è leggermente sceso.

    Povertà in aumento. Il reddito delle famiglie calabresi nel 2016, secondo il rapporto "L'Economia della Calabria" di Bankitalia, è tornato a crescere dopo le forti contrazioni degli anni precedenti, anche se in maniera ridotta rispetto alla media nazionale. I redditi da lavoro dipendente avrebbero beneficiato della lieve crescita delle retribuzioni orarie nette, che in termini reali sono aumentate del 2% rispetto all'anno precedente. I segnali di recupero nel reddito disponibile non si sono però ancora riflessi in misura significativa sulla valutazione espressa dalle famiglie in merito alla propria valutazione economica. Per quanto concerne i consumi, nel 2016 si è registrato un incremento in regione specie relativamente ai beni durevoli. Dato legato in parte alla tendenza delle famiglie a rimandarne la sostituzione negli anni della crisi. L'incremento più rilevante ha interessato il mercato delle automobili, soprattutto nel segmento del nuovo. In Calabria circa un quinto delle famiglie è classificabile come a basso reddito, circa il 6,6% del reddito della regione. Le famiglie ad alto reddito sono il 2,5% della popolazione totale. E' cresciuta anche la quota di famiglie in povertà assoluta che nel 2015 si attestava intorno al 12,4%.

    Mercato immobiliare in recupero. Nel 2016 si sono intensificati i segnali di recupero del mercato immobiliare residenziale. Secondo il rapporto "L'economia della Calabria" di Bankitalia, infatti, le compravendite hanno registrato una ripresa, pur rimanendo al di sotto del livello degli anni precedenti la crisi finanziaria e la dinamica dei prezzi si è stabilizzata. Il mercato degli immobili residenziali - è scritto - si caratterizza non solo per il valore dei prezzi, ma anche per quello delle locazioni. Nel 2016, infatti, il canone mensile di affitto in Calabria risultava nettamente inferiore rispetto alla media italiana.

    Si riduce valore aggiunto agricoltura. Dopo il significativo aumento registrato nel 2015, il valore aggiunto dell'agricoltura in Calabria nel 2016 sarebbe leggermente sceso, in linea con il dato nazionale, anche se il peso del settore primario rimane significativamente superiore al resto del Paese. Ad evidenziare il dato è la Banca d'Italia nel rapporto annuale sull'economia della Calabria. In continua espansione il settore dell'export delle aziende calabresi. Nel 2016 le esportazioni di merci sono aumentate del 10,4%. Il trend positivo ha riguardato tutti i principali settori, tra cui l'agroalimentare che da solo pesa più del 30% del totale. Quanto ai mercati di sbocco sono aumentate le esportazioni nei Paesi di Euro Zona, ma anche nel resto d'Europa e degli Stati Uniti. Nelle imprese, il settore che ha registrato un maggiore incremento è stato il comparto turistico. Nel 2016, infatti, le presenze in esercizi ricettivi sono cresciute. L'andamento ha interessato tutte le province ad eccezione di Crotone. L'incremento ha riguardato sia turisti italiani che stranieri, anche se la quota relativa ai turisti stranieri rimane molto al di sotto della media nazionale e concentrata per oltre la metà nella provincia di Vibo Valentia. Per quanto concerne gli aeroporti, il numero di passeggeri è cresciuto anche nel 2016 nonostante la chiusura dello scalo di Crotone dal mese di novembre scorso. L'incremento, da attribuire all'aeroporto di Lamezia Terme, ha riguardato sia i passeggeri su voli nazionali sia quelli su voli internazionali.

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