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    A Catanzaro la mostra "Giardino delle muse silenti" di Meggiato

     

     

    A Catanzaro la mostra "Giardino delle muse silenti" di Meggiato

    11 giu 17 Non solo una mostra ma anche una riflessione di carattere sociale che non si ferma a forma e bellezza. E' la mostra il "Giardino delle Muse silenti" di Gianfranco Meggiato, grande installazione ospitata in più siti di Catanzaro, a disposizione del pubblico fino al prossimo 1 ottobre. Lo scultore veneziano si confronta in questo nuovo progetto "site specific", che coinvolge i più importanti spazi espositivi della città e dell'immediato hinterland (dal Parco della Biodiversità Mediterranea al Museo Marca, dal Parco archeologico di Scolacium al Musmi - Museo Storico Militare) con argomenti di forte rilevanza, come quello estremamente attuale della guerra e delle sofferenze che colpiscono la popolazione civile. Il fulcro della mostra, curata da Luca Beatrice e organizzata dalla Fondazione Rocco Guglielmo e dall'Amministrazione Provinciale di Catanzaro, in collaborazione con Arte Elite, ruota attorno al "Giardino delle Muse silenti", ovvero la grande installazione ospitata dal Parco della Biodiversità Mediterranea, all'interno del Parco Internazionale della Scultura che accoglie i protagonisti della scultura internazionale come Dennis Oppenheim, Tony Cragg, Jan Fabre, Mimmo Paladino, Antony Gormley, Wim Delvoye, Marc Quinn, Stephan Balkenhol, Michelangelo Pistoletto, Mauro Staccioli, Daniel Buren e H.H. Lim. "L'opera - è spiegato dagli organizzatori - segna una svolta nella produzione plastica di Gianfranco Meggiato. Il Giardino delle Muse silenti è infatti un labirinto che occupa un diametro di 20 metri. Il tema del labirinto, che costituisce una delle cifre stilistiche della ricerca plastica di Meggiato, è stato fin dall'antichità classica, soprattutto mediterranea, metafora della condizione umana e della sua ricerca interiore e si associa con la tecnica scultorea, da sempre considerata l'espressione più matura della civiltà del Mediterraneo. Il labirinto è costruito utilizzando i sacchi di iuta riempiti di sabbia, come quelli che che si usano nelle zone di guerra per proteggersi dai proiettili delle armi da fuoco o dalle schegge delle bombe. Sette sculture nere, le Muse silenti, accompagnano il visitatore al centro dell'installazione. Qui come ideale punto di arrivo, s'incontra una ottava scultura, l'unica dal colore bianco, intitolata Il Mio Pensiero Libero". "Queste sculture monumentali - afferma Meggiato - stanno a indicare che solo l'arte, il libero pensiero e l'acquisizione di consapevolezza e non le armi, possono salvare l'uomo da se stesso. L'uomo non ha bisogno di sovrastrutture ma direttamente dovrà percorrere con l'umiltà dell'apprendista il proprio individuale labirinto per arrivare alla conoscenza, per compiere la propria esperienza del finito". "Il complesso progetto del maestro Meggiato - afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno - testimonia, ancora una volta, la vitalità e il protagonismo della città che, grazie alla riuscita collaborazione con la Fondazione Guglielmo, è diventato uno dei poli di riferimento culturali più significatici dell'arte contemporanea"

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