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    Per la giornata della memoria a Reggio mostra sulla presenza ebraica

     

     

    Per la giornata della memoria a Reggio mostra sulla presenza ebraica

    25 gen 17 Il "giorno della memoria" è stato celebrata a Reggio Calabria, città scelta quest'anno per una serie di eventi promossi dal Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoà, del Ministero dell'interno. Con un seminario di formazione sul tema, al Museo Nazionale si è aperta la mostra documentale e fotografica sulla presenza ebraica in Calabria. Una presenza importante, come testimoniano preziosi ed antichissimi documenti dell'Archivio di Stato e della Biblioteca comunale "De Nava" e reperti storici individuati nella nostra regione, come un candelabro ebraico ritrovato a Lazzàro di Motta San Giovanni e la Sinagoga portata alla luce in contrada San Pasquale di Bova Marina. "La persecuzione degli ebrei in Italia - 1938-1945. Documenti per una Storia" è stata inaugurata alla presenza dal prefetto Michele Di Bari, dal prefetto Giovanna Jurato, direttore centrale degli affari dei culti del Ministero dell'Interno assieme al Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. Un allestimento composto da 24 pannelli che comprendono quattro periodi storici. "Una mostra che è il risultato di una grande sinergia istituzionale" ha sottolineato il Prefetto Michele di Bari, che assieme alla collega Giovanna Iurato ed ai responsabili scientifici dell'iniziativa hanno illustrato il percorso della mostra che rimarrà aperta fino al 12 febbraio, nella piazza "Paolo Orsi" del Museo Nazionale. La presenza ebraica in Italia è stata, in origine, interamente meridionale, almeno fino all'Editto di espulsione del 1511 emanato dalla corona spagnola. "Bisogna avere sempre consapevolezza che quello che è accaduto nel passato, che diventa memoriA, deve diventare memoria di ciascuno di noi - ha affermato Di Bari -. L'uomo è fatto di tante storie. La memoria è questo filo conduttore che lega, memoria, ricordo, al presente, e perché ciascuno attraverso questa consapevolezza abbia anche la certezza che attraverso gli strumenti culturali si possa comprendere meglio ciò che è accaduto e possa impegnarsi perché non accada più. Quando la memoria si caratterizza per questo: diventa forza viva di ogni uomo e della sua dignità, allora abbiamo fatto un grosso passo in avanti, di crescita, di sviluppo e di dignità per l'uomo". In serata, al teatro "Cilea" il concerto dedicato alla Shoà, a cura dei maestri solisti dell'Orchestra del Conservatorio di musica "Francesco Cilea" di Reggio Calabria, diretti dal Prof. Ottavio Marino.

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