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    Droga dall'Albania in gommone, operazione della Gdf nello Ionio: 7 arresti, droga per 10 mln

     

    Droga dall'Albania in gommone, operazione della Gdf nello Ionio: 7 arresti, droga per 10 mln

    12 apr 17 La Guardia di finanza ha condotto un'operazione aeronavale nel Mar Ionio, in cooperazione con la Guardia costiera greca e con aerei di Spagna e Portogallo impegnati nel Mediterraneo nel dispositivo antimmigrazione Frontex. L'operazione ha consentito di individuare nelle immediate adiacenze della costa ionica calabrese un potente gommone che aveva appena trasportato un grosso quantitativo di marijuana dall'Albania alla Locride. L'operazione è scattata quando il Nucleo di Frontiera Marittima delle fiamme gialle in Albania, in contatto con la divisione Antidroga e Antiterrorismo ellenica, ha dato l'allarme. Mentre il Gruppo della Guardia di Finanza di Locri riusciva ad individuare a terra il luogo dello sbarco ed a sequestrare 1.500 chilogrammi di marijuana, iniziava in mare l'inseguimento aeronavale del gommone che terminava il giorno successivo, quando la Guardia costiera ellenica lo ha fermato, arrestando tre scafisti. In manette anche i quattro responsabili a terra del traffico di droga.

    guarda il video --- Video Video operazione ROAN Gdf

    la droga sequestrata

    Droga per 10 mln di euro. Avrebbero prodotto un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro i 1.500 chilogrammi circa di marijuana individuati e sequestrati dalla Guardia di finanza nell'ambito dell'operazione aeronavale nel Mar Ionio condotta in cooperazione con la Guardia costiera greca e con aerei di Spagna e Portogallo impegnati nel Mediterraneo nel dispositivo antimmigrazione Frontex. Il luogo dello sbarco della tonnellata e mezzo di droga in una spiaggia della fascia costiera del reggino è stato individuato, con notevoli difficoltà, dai finanzieri di Locri impegnati nell'immediatezza in un dispositivo di "rastrellamento" che ha riguardato diversi chilometri della costa ricadente tra i comuni di Bianco e Africo. Trovato e sequestrato, oltre al gommone con due motori da 350 cavalli usato dagli scafisti finiti in manette per tentare la fuga, anche un furgone telonato utilizzato dall'organizzazione per il trasporto e per il successivo smistamento della sostanza stupefacente.

    L'operazione è scattata nella serata di giovedì 6 aprile quando il Nucleo di Frontiera Marittima della Guardia di Finanza in Albania, in contatto con la Divisione Antidroga e Antiterrorismo ellenica, è venuto a conoscenza di un possibile traffico di stupefacenti dall'Albania alle coste calabresi. Fondamentale è stata la sua opera di intelligence e di continuo collegamento info operativo. Immediatamente le unità navali del Reparto Operativo Aeronavale delle Guardia di Finanza di Vibo Valentia hanno iniziato un inseguimento che ha dell'incredibile: il gommone, che al sopraggiungere delle unità navali del Corpo si è dato alla fuga, è stato inseguito ininterrottamente dalle coste calabresi fino a quelle del Peloponneso, dove alle ore 16.43 del giorno seguente, a Nord Ovest di Creta, acque territoriali Greche, la Guardia Costiera ellenica con l'assistenza di un aereo della Guardia di Finanza ivi rischierato nell’ambito dell’operazione Poseidon, sempre sotto egida Frontex, ha fermato il gommone ed arrestato gli scafisti. Nell'immediatezza dello sbarco sono intervenuti sul litorale i finanzieri di Locri, che a terra riuscivano ad individuare e raggiungere, con notevoli difficoltà, il luogo dello sbarco, ponendo in essere un dispositivo volto al “rastrellamento” di diversi chilometri della costa ricadente tra i comuni di Bianco e Africo, rinvenendo e sequestrando quasi 1500 kg di marijuana. Dalle successive ricerche esperite veniva individuato e sottoposto a sequestro il mezzo (un grosso furgone telonato) che l’organizzazione avrebbe impiegato per lo smistamento dell’ingente quantitativo di sostanza stupefacente. L'inseguimento, iniziato con i mezzi navali delle Fiamme Gialle di Vibo Valentia la sera del giorno 6, si è protratto senza soluzione di continuità fino alle 16:43 del giorno 7, con l'avvicendamento di aerei ed elicotteri, guardacoste e vedette veloci della Guardia di Finanza, della Guardia Costiera greca ed aerei C295 di Spagna e Portogallo rischierati su Catania per l'operazione Triton, costantemente coordinati dall'ICC (International Coordination Centre) di Frontex di Pratica di Mare, che hanno operato come un unico grande Team. Il gommone è stato alla fine fermato e gli scafisti tratti in arresto, grazie all'impiego di un elicottero e di un’unità navale della Guardia Costiera ellenica, che hanno intimato l'alt sparando alcuni colpi di avvertimento. Gli scafisti, ormai allo stremo delle forze, si sono arresi. L'operazione ha visto il coinvolgimento di reparti ed assetti aereonavali di quattro diverse nazioni: Grecia, Spagna, Portogallo ed Italia. 

    le forze di polizia dei Paesi comunitari, ormai costantemente impegnate nel Mediterraneo a tutela degli interessi e dei confini dell’Unione Europea, sotto la supervisione ed il coordinamento dell’Agenzia FRONTEX.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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