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    Blitz della PS alla cosca Pesce, 11 arresti

     

    Blitz della PS alla cosca Pesce, 11 arresti

    04 apr 17 E' stata appena conclusa una operazione condotta dalla Squadra mobile di Reggio Calabria che riguarda la cosca Pesce. I poliziotti stanno eseguendo, in particolare, 11 provvedimenti di fermo emessi dalla Dda di Reggio Calabria nei confronti di elementi di vertice, affiliati e prestanome del gruppo criminale di Rosarno. L'indagine della Polizia avrebbe consentito di fare luce sulle dinamiche economiche legate al trasporto su gomma nella piana di Gioia Tauro. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, illecita concorrenza con minaccia o violenza, intestazione fittizia di beni e favoreggiamento personale nei confronti del boss latitante Marcello Pesce, arrestato dalla polizia il primo dicembre del 2016, nonché di traffico e cessione di sostanze stupefacenti. L'operazione condotta dalla Squadra mobile di Reggio Calabria é stata denominata "Recherche". Le indagini, condotte dalla stessa Squadra mobile e dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, oltre che portare nel dicembre scorso alla cattura del latitante Marcello Pesce, hanno consentito di individuare la rete dei soggetti che per anni ha protetto la sua latitanza, permettendogli di svolgere un ruolo molto importante nel panorama 'ndranghetistico della fascia tirrenica della provincia di Reggio Calabria, ma anche di ricostruire l'operatività di gran parte del gruppo di soggetti a lui facenti capo e le numerose attività economiche riconducibili alla cosca.

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    In manette sono finiti: Rocco PESCE, nato a Polistena (RC) il 17 marzo 1988; Savino PESCE, nato a Cinquefrondi (RC) il 27 luglio 1989; Filippo SCORDINO, nato a Rosarno (RC) il 23 agosto 1975; Bruno STILO, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 21 aprile 1966; Carmelo GARRUZZO, nato a Rosarno (RC) il 1 gennaio 1971; Michelangelo RASO, nato a Gioia Tauro (RC) il 19 dicembre 1981; Rosario AMELI, nato a Cinquefrondi (RC) il 12 maggio 1983; Michelino MANGIARUGA, nato a Taurianova (RC) il 26 aprile 1979; Giosafatte Giuseppe ELIA, nato a Rosarno (RC) il 19 maggio 1974; Consolato Salvatore COPPOLA, nato a Paternò (CT) il 19 maggio 1968; Antonio CIMATO, nato a Cinquefrondi (RC) il 26 luglio 1984. Un dodicesimo Antonino Pesce, nato a Cinquefrondi (RC) il 14 aprile 1992, è attualmente ricercato.

    Gli arrestati sono elementi di vertice, affiliati e prestanome della cosca Pesce, da sempre una delle più potenti della 'ndrangheta. Fra gli 11 arrestati nell'operazione figura il figlio di Marcello Pesce, Rocco, che, seguendo le direttive del padre, si occupava del controllo e del coordinamento delle attività criminali, teneva i rapporti con gli altri affiliati e con gli esponenti di vertice di altre cosche, gestiva alcune aziende agricole ed un centro scommesse intestati a prestanome e un fiorente traffico di sostanze stupefacenti. La cosca Pesce, inoltre, avrebbe avuto il monopolio del settore del trasporto merci su gomma di prodotti ortofrutticoli per conto terzi. Nell'ambito della stessa operazione sono stati sequestrati beni per un valore di circa dieci milioni di euro, tra cui 44 trattori stradali, rimorchi e semirimorchi utilizzati dalla cosca per il trasporto di agrumi e kiwi da Rosarno al centro e nord Italia.

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