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    Regione esclude pregiudicati da graduatorie bandi occupazione, protesta a San Giovanni in Fiore

     

     

    Regione esclude pregiudicati da graduatorie bandi occupazione, protesta a San Giovanni in Fiore

    12 set 16 Un gruppo di disoccupati e precari ha inscenato una manifestazione a San Giovanni in Fiore in segno di protesta contro la decisione della Regione Calabria di escludere quanti hanno precedenti penali e carichi pendenti dai bandi destinati all'occupazione di persone senza lavoro. Per alcuni minuti i promotori della protesta hanno anche bloccato la statale 107 "Silana-Crotonese", provocando pesanti ripercussioni per la viabilità. Informata della protesta, l'assessore al Lavoro e alle Politiche sociali della Regione Calabria, Federica Roccisano, ha detto, a margine di una conferenza stampa, che "l'assenza di precedenti penali e carichi pendenti, è uno dei requisiti per lavorare nella pubblica amministrazione. L'ho già chiarito - ha aggiunto l'assessore - ad alcuni lavoratori che mi hanno scritto, ribadendo che, come previsto dalla legge nell'utilizzo dei fondi pubblici, per lavorare nelle scuole, nel settore dei beni culturali di proprietà del ministero e negli uffici giudiziari, non devono esserci carichi pendenti o condanne penali in corso. In caso contrario scatta l'esclusione dalla graduatoria".

    La Federazione Provinciale del Fronte Nazionale di Cosenza -è scritto in una nota a firma di Marcello Morrone- esprime la più totale solidarietà ai manifestanti che questa mattina, con un sit-in di protesta, hanno bloccato la strada statale 107, nei pressi di San Giovanni in Fiore. Una protesta scaturita della sempre più grave situazione occupazionale in cui versano molti residenti di questo grosso centro silano e dei paesi limitrofi. La protesta dei disoccupati di San Giovanni in Fiore, per quanto appreso, sarebbe riconducibile ad una graduatoria di immissione in ruolo emanata dalla Regione Calabria, che escluderebbe alcune persone con precedenti penali. Se così fosse sarebbe davvero grave che questa Regione rifiuti aiuto a chi ha avuto problemi con la Giustizia. E riteniamo la cosa ancor più nauseante se pensiamo che questa è la terra che ha dato i natali al Governatore Regionale, (OGM) Oliverio Gerardo Mario. Evidentemente, lui e gli altri componenti della Giunta Regionale Calabra, non hanno mai letto la parabola della pecorella smarrita. Dovrebbe essere uno dei punti cardini dei governanti quello di la mano a chi ne ha bisogno per mettersi sulla retta via. E poi c’è la Costituzione, quella Costituzione che recita che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e non sulla discriminazione! Ed allora perché non si aiutano anche i più disperati che vorrebbero mettere la testa a posto?

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