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    Confiscato al Vescovo di Locri un bene confiscato

     

     

    Confiscato al Vescovo di Locri un bene confiscato

    25 ott 16 Il Prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari si è recato ad Africo per partecipare alla cerimonia di consegna da parte della Commissione straordinaria del Comune di un bene confiscato alla criminalità organizzata al Vescovo di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva. Lo rende noto un comunicato della Prefettura. All'iniziativa, che ha registrato una numerosa partecipazione della collettività locale, erano presenti, tra gli altri, il presidente della Regione, Mario Oliverio; il questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi; il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Alessandro Barbera; il comandante del Gruppo Carabinieri di Locri Pasqualino Toscani; il Procuratore generale di Reggio Calabria, Salvatore Di Landro; il presidente della Sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, Ornella Pastore, ed il presidente del Parco nazionale dell'Aspromonte, Giuseppe Bombino, nonchè rappresentanti della società civile. L'immobile, una villetta situata in pieno centro abitato circondata da giardino di circa 300 mq, ospiterà un centro di aggregazione per i giovani e per le loro famiglie con l'obiettivo di farne punto di riferimento per lo svolgimento di attività ricreative e sociali, formative, di accoglienza e di solidarietà. Il progetto per la ristrutturazione, messo a punto dalla Diocesi per farne un oratorio, è stato finanziato dalla Regione con fondi del POR-FESR 2007/2013 per circa 600 mila euro. Il prefetto di Bari, nel suo intervento, ha sottolineato "l'importanza di questa cerimonia come espressione della riaffermazione della legalità in un territorio che 18 mesi fa è stato sciolto per infiltrazioni mafiose". A tale riguardo, il Prefetto ha ricordato che "il bene è stato confiscato al pregiudicato Domenico Antonio Mollica, elemento contiguo alla cosca 'Morabito-Bruzzaniti-Palamara', e assegnato dall'Agenzia del Demanio di Reggio Calabria al Comune, che ne ha individuato la destinazione a Centro giovanile, previa assegnazione alla Chiesa Cattolica". "La realizzazione e attivazione del centro giovanile ad Africo - ha sottolineato il Prefetto - rappresenta il risultato della fattiva sinergia istituzionale fra Ministero dell'Interno, Regione, Comune di Africo e Diocesi di Locri-Gerace non solo nella lotta alla criminalità organizzata 'ndranghetista, ma anche per guardare ai giovani di Africo e al loro futuro. Lo Stato è presente in ogni parte del territorio. Poi tocca a ciascuno, istituzioni e cittadini, svolgere il proprio ruolo nell'affermazione e nel rispetto dei diritti". Al termine degli interventi è stata visitata la mostra fotografica che il Comune ha allestito sugli altri beni confiscati (due terreni e due fabbricati) recuperati nei due anni di gestione commissariale. "A tale riguardo - é detto nel comunicato della Prefettura - si fa presente che oggi scade il termine di presentazione per le domande per l'assegnazione di un fabbricato confiscato al latitante Morabito, mentre i due terreni sono amministrati direttamente dal Comune essendo andate deserte le gare per l'assegnazione".

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